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I segnali della crisi in Francia

di redazionale - 30/07/2008

 

 

 

Il morale delle famiglie francesi è ancora caduto di 2 punti nel mese di luglio. Raggiunge ormai il suo livello più basso dal 1987. In luglio, l'indice che misura il morale dei francesi è caduto a -48 punti, e firma così il suo settimo record al ribasso in sette mesi. Demoralizzati dall' inflazione, preoccupati dallo sconvolgimento del mercato immobiliare, le famiglie penano a trovare ragioni per sperare. Il morale dei francesi cade ormai al livello più basso dal 1987, in dati corretti delle variazioni stagionali, ha annunciato l' INSEE martedì 29 luglio.

Si tratta del tredicesimo ribasso consecutivo. Ma in realtà, questa tabella piuttosto scura è da sfumare. Infatti, i francesi non percepiscono tutti i versanti della loro vita economica con lo stesso pessimismo. Certamente, sono poco fiduciosi sul livello del tenore di vita in Francia che, secondo loro, continua a deteriorarsi, che si tratti della sua evoluzione rispetto al passato (che passa da -79 a -83) o riguardo al futuro (da -57 a -60). La loro opinione sull'evoluzione passata della loro situazione finanziaria personale si deteriora ugualmente(passando da -35 a -37). Lo stesso per le prospettive d'evoluzione della disoccupazione, la loro situazione finanziaria attuale e l'opportunità di risparmiare. In compenso, le famiglie questo mese sono più ottimiste per quel che riguarda le prospettive di evoluzione della loro situazione finanziaria (da -23 a -21). Sono anche un po' più numerose quelle che si ritengono capaci di risparmiare nei prossimi mesi. La loro opinione non è cambiata per quel che riguarda l'opportunità di fare acquisti importanti. Quest'indice è restato stabile dopo un forte arretramento in giugno, che aveva fatto temere per i saldi d' estate.

 

Quanto ai prezzi, l' opinione delle famiglie sulla loro evoluzione passata resta quasi identica, allora che le anticipazioni per i dodici prossimi mesi migliorano leggermente.

 

I prezzi alla produzione in rialzo dello 0,7% in giugno

 

Secondo l' INSEE, l'Istituto nazionale di statistica e degli studi economici, i prezzi alla produzione nell' industria per il mercato francese sono aumentati dello 0,7% in giugno, dopo il forte aumento confermato dell'1,3% in maggio. In un anno, si è registrato un aumento del 7,3%. Questo aumento dell'1,3% è stato il più forte aumento riscontrato da quando viene calcolato questo indice (1° gennaio 1999), ricorda l'INSEE. Al di là di energia ed industria agroalimentare, i prezzi sono saliti dello 0,4% in giugno (dopo il +0,3% in maggio ed il +0,4% in aprile). In un anno, il loro aumento si è stabilito al +2,4%. I prezzi dei prodotti delle industrie agroalimentari sono cresciuti dello 0,1% in giugno, cioè un aumento del 9,1% in un anno, tirati in particolare dalle carni e dai prodotti a base di carne (+0,5% in giugno, +5,8% in un anno). I prezzi dei prodotti energetici sono aumentati del 2,1% in giugno, un aumento che riflette soprattutto quello dei combustibili e carburanti (TIPP inclusa) del +3,7% in giugno. Quest'aumento prevale sulla stabilizzazione dei prezzi di acqua, gas, elettricità (0%), sottolinea l'INSEE. In un anno, i prezzi dei prodotti energetici sono saliti del 22%, quelli dei combustibili e carburanti del 35,2% e quelli di acqua, gas ed elettricità dell'8,3%. I prezzi dei beni di consumo sono stati stabili in giugno (+0,0%, +0,4% in un anno), così come i prezzi dei beni per la casa. Nell’industria automobilistica, i prezzi sono cresciuti dello 0,3% in giugno, salendo dell'1,4% in un anno.

 

Fonte: La Tribune.fr - 29/07/08 (trad. di G.P.)