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Moody's comunista (?)

di Galapagos - 08/02/2006

Fonte: ilmanifesto.it

A dimostrazione della confusione dei tempi, o forse della chiarezza dei suoi limiti, rilanciamo questo trafiletto editoriale pubblicato su Il Manifesto, noto quotidiano di critica sociale e pure "comunista", ove ci si felicita per la scelta di campo della multinazionale statunitense Moody's nel nauseante confronto politico in atto in Italia tra i potentati oligarchici di destra e sinistra. E' Prodi il più adatto a omogeneizzare il paese al mercato capitalistico internazionale. Complimenti Galapagos... un vero rivoluzionario in doppio petto... parti in commedia compresa. NdR

 

 
Moody's, multinazionale statunitense del rating, fa il tifo per Prodi. Presentando il tradizionale rapporto sull'Italia - la cui economia non va affatto bene sia per livello di crescita sia sul versante dei conti pubblici - Sara Bertin, responsabile dell'agenzia per il nostro paese, ha affermato: «gli osservatori in generale concordano sul fatto che le riforme strutturali siano più probabili sotto un governo di centro sinistra, a causa dell'esperienza di Romano Prodi alla commissione europea e come presidente del consiglio quando l'Italia si preparava all'ingresso nell'euro». Applausi, ovvi, dal centro sinistra, mentre il centro destra l'ha presa male. A nome di quasi tutti ha parlato (contro la signora Bertin) il mitico sottosegretario Sacconi: «Prodi farà solo controriforme». C'è da sperarlo: viste le riforme di Berlusconi, fare peggio è praticamente impossibile. In ogni caso non è la prima volta che la Bertin è nel mirino del centro destra: a luglio del `2004 aveva «osato» criticare la riforma fiscale di Tremonti, sostenendo che non era automatico che desse un impulso ai consumi. I fatti gli hanno dato ragione: ma tra gli ascari di Berlusconi nessuno lo ricorda. Però, ora, nella casa della libertà si insinua il sospetto che anche Moody's sia un covo di comunisti.