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La propaganda al tempo di Obama

di Gabriele Zamparini - 23/12/2008

 

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21 dicembre 2008

Dozzine di siti web progressisti ed alternativi hanno ripubblicato il terrificante articolo di Patrick Cockburn originariamente apparso su Counterpunch pochi giorni fa. Come l'articolo di Jonathan Steele sul Guardian qualche settimana fa, questo articolo di Cockburn è così estremo che ci si chiede se quei siti web alternativi siano diventati alternativi alla realtà.

Dopo avere venduto Obama come l'Anti-Bush e l'Uomo del Cambiamento, l'intelligentsia della sinistra liberal ora è all'opera per presentare la nuova fase programmata del progetto imperiale in Medio Oriente ed oltre come una fuga precipitosa. Ci viene chiesto di credere che l'America corporativa si stia ritirando dall'Iraq o - per usare le parole di Cockburn - che "il peso degli USA in Iraq sta arrivando alla fine".

Per ragioni geostrategiche che a questo punto dovrebbero essere ovvie a chiunque, Washington ha bisogno di restare e consolidare la sua presenza in quella regione chiamata così vagamente Medio Oriente. L'egemonia dell'America corporativa e la sua sopravvivenza dipendono dal controllo diretto di questa parte del mondo, avendo in mente l'ascesa sulla scena internazionale di altre grandi potenze, particolarmente la Cina, la Russia e l'Unione Europea.

Ovviamente i pianificatori USA non hanno mai preteso occupare l'Iraq con tutte le loro truppe per sempre, tutto quello di cui avevano bisogno era installare un governo fantoccio, distruggere la nazione irachena, schiacciare qualsiasi autentica resistenza nazionale e preparare la presenza permanente USA nel paese.

Il governo fantoccio è stato installato attraverso quella farsa chiamata "processo politico". Ci siamo persino abituati a quella ridicola espressione, Zona Verde, il nascondiglio del governo Quisling.

La nazione irachena è stata distrutta attraverso il settarismo e la guerra civile che ha messo iracheni contro iracheni. Dall'invasione, gli iracheni sono stati chiamati sciiti o sunniti, arabi o curdi, musulmani o cristiani. Più di un milione e duecentomila iracheni sono stati massacrati ed oltre 5 milioni hanno lasciato le loro case e sono diventati profughi.

Lo stato iracheno, uno degli stati più avanzati della regione, è stato disintegrato attraverso l'infame debaathificazione ed altre pratiche settarie. Dopo una massiccia campagna di propaganda mirata al suo linciaggio morale, il governo legittimo della Repubblica dell'Iraq è stato linciato dagli invasori e dai loro collaborazionisti. In occidente, famigerate organizzazioni per i diritti umani, l'intelligentsia della sinistra liberal ed il politburo del movimento pacifista hanno contribuito a quella propaganda.

La resistenza nazionale irachena è stata schiacciata dall'occupazione militare e dalle milizie settarie che operano indisturbate da molti anni sotto gli occhi dell'occupazione, quando non in operazioni congiunte con gli invasori. L'Iraq brulica di prigioni, dirette dagli occupanti USA o dal governo Quisling settario, dove diverse migliaia di combattenti per la libertà e di iracheni comuni vengono torturati, abusati sessualmente ed uccisi; tra loro donne e bambini.

Nel frattempo, i pianificatori USA lavorano per stabilire in Iraq la loro presenza permanente: costruiscono diverse basi militari permanenti insieme alla più grande ambasciata al mondo. Come ho scritto in un mio precedente blog, lo stesso giorno che Counterpunch pubblicava l'articolo di P. Cockburn, la Reuters riferiva che ""Ali al-Dabbagh, portavoce del governo del primo ministro Nuri al-Maliki, ha dichiarato che alcune forze USA potrebbero essere necessarie per 10 anni":

Ad una intervista al Pentagono, Dabbagh ha dichiarato che "Comprendiamo che le forze armate irachene non saranno formate in tre anni. Abbiamo bisogno di molti più anni. Potrebbero essere 10 anni".

Ma, a oltre a ciò che potrebbero affermare questo o quel fantoccio, occorre solamente fermare il flusso della propaganda e pensare; se gli USA non hanno rispettato la Carta dell'ONU ed il diritto internazionale quando hanno invaso l'Iraq, non rispetteranno certamente nessun accordo senza senso firmato dal loro governo Quisling. Puntare sul SOFA è soltanto un'altra diversione; il piano USA, lungi dall'essere una "sconfitta totale", come scrive Cockburn, è stato completamente coronato da successo. Missione compiuta.

L'intelligentsia della sinistra liberal ufficiale deve continuare il suo vero compito come guardiana del dissenso; il suo pubblico, per la maggior parte consapevole, attivo e disposto a fermare i suoi governi dal continuare a perpetrare crimini contro l'umanità nell'interesse del profitto e del potere delle elite, deve essere controllato attraverso la propaganda "cordiale". Quando la macchina bellica di Obama si prepara ad utilizzare tutta la sua bestiale potenza contro i popoli dell'Afghanistan e del Pakistan e con una crisi economica e finanziaria senza precedenti che colpisce milioni di persone, l'opinione pubblica in occidente ha bisogno di essere addomesticata ancora una volta.

Gli eunuchi hanno di buon grado rinunciato ai loro organi in cambio di un piccolo posto al tavolo degli dei, o forse sono felici solamente per alcune briciole cadenti.



Articolo originale http://www.thecatsdream.com/blog/2008/12/propaganda-in-time-
of-obama.htm