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Israele assassino, Occidente vigliacco

di redazionale - 29/12/2008


 
Parroco di Gaza City, è un massacro non un bombardamento
Gaza City - "Quello in corso a Gaza è un massacro non è un bombardamento. E' un crimine di guerra e ancora una volta nessuno lo dice". E' quanto ha dichiarato padre Manuel Musallam, parroco della Santa Famiglia, contattato dalla Misna a Gaza City. "Io sto bene, la chiesa è intatta, ma la scuola delle suore del Rosario è distante solo pochi metri da un edificio centrato da uno dei razzi sparati dagli israeliani - ha raccontato ancora il religioso all'agenzia missionaria - la deflagrazione ha fatto esplodere tutte le finestre delle aule, ancora piene di alunni. Alcuni bambini hanno riportato lievi ferite a causa dei vetri. Subito dopo si sono barricati nei locali del Convento con le suore, finchè non sono arrivati i genitori a riportarli a casa''.
(
Adnkronos del 27.12.2008)

La testimonianza di un giornalista dell’Ansa
"La scorsa notte è stata una delle più fredde che abbiamo avuto finora. Mio figlio di cinque anni Abdelrahman - che noi chiamiamo Abbud - ha voluto dormire con me assieme ai suoi quattro fratelli e sorelle. Hanno paura di restare soli per i continui bombardamenti israeliani. Abdelrahman mi ha chiesto di chiudere le finestre della stanza perché aveva molto freddo. Ma io gli ho spiegato che era meglio tenerle aperte perché il bombardamento potrebbe mandarle in frantumi. Ma non mi ha capito. Per riscaldare i miei figli ho portato loro altre coperte. Sono stato fortunato nel decidere di tenere aperte le finestre perché un aereo israeliano ha colpito molti siti vicino a casa, come prevedevo. Tra questi le emittenti tv di Hamas Al Aqsa e Moschea Al-Shifa, che distano non più di 400 metri da casa.
Il mattino dopo, quando mi sono svegliato, Abbud ha chiesto alla mamma di dargli il latte ma lei gli ha risposto che non ne avevamo. Perché? Ha chiesto meravigliato e lei gli ha risposto che gli israeliani non fanno passare i generi alimentari. Ma lui non ha capito. La madre allora gli ha detto: Perchè non prendi il té? Lui: Sì, il té mi piace. Ma poi mia moglie è venuta da me per dirmi che non c'era l'acqua per il té perché mancava l' elettricità, che a Gaza é necessaria per pompare l'acqua nei cassoni sui tetti delle case. Ho quindi speso molte ore per cercare il gasolio necessario per azionare il generatore per pompare un po' d'acqua nel serbatoio di casa.
Più tardi, mentre ero in strada, un cacciabombardiere F16 israeliano ha attaccato la prigione di Gaza, e le bombe hanno fatto tremare le case tutto attorno. Poco dopo l'eco di una sparatoria di kalashnikov ha rotto il silenzio. Era la sparatoria che accompagnava i funerali delle persone uccise ieri. Vendetta, vendetta o Ezzedin Al Qassam (è il nome del braccio armato di Hamas)', 'Morte all'America, morte a Israele, gridava la folla attorno alle salme ricoperte dalle bandiere palestinesi. Molte salme sono quelle di agenti della polizia di Hamas, uccisi nei raid aerei di ieri.
Quello di Israele, esclamavano molti tra la folla, è stato un vero massacro a sangue freddo. Le strade di Gaza sono anche oggi quasi vuote, ad eccezione dei funerali, delle tende per il lutto dove si ricevono le condoglianze per i parenti uccisi, delle ambulanze che corrono dopo ogni bombardamento seguite dalle auto della stampa.
 La scorsa notte mi ha svegliato il suono del mio telefono cellulare. Era il mio amico Abu Ahmed che aveva molta paura. Ha detto che sua moglie ha ricevuto sul suo cellulare un messaggio registrato dell'intelligence israeliana. Nel messaggio, secondo Abu Ahmed, una voce anonima diceva: alla popolazione civile di Gaza: vi ammoniamo a non portare armi e a non tenerle in casa altrimenti ve la bombarderemo. E aggiungeva: se siete in contatto con terroristi anche voi sarete un obiettivo. Io ho cercato di calmarlo, dicendogli: “non stanno per colpirti e questo messaggio è stato mandato a molta gente”. Ma per tutta la notte Abu Ahmed è stato sveglio per la paura. A Gaza ci sono due stazioni radio popolari, quella di Hamas si chiama Al Aqsa e quella della Jihad Islamica, che si chiama Al Quds. Mentre sentivo il notiziario su Al Quds, improvvisamente si è inserita una strana voce ed è cominciato questo messaggio registrato: 'Questo è l'esercito israeliano. Ammoniamo gli abitanti di Gaza a tenersi lontani dai terroristi altrimenti saranno colpiti.
Gli israeliani hanno aumentato la pressione e oggi hanno cominciato a colpire anche i tunnel usati per contrabbandare merci (anche armi, secondo Israele) dall'Egitto a Gaza. Dopo la decisione israeliana di chiudere i valichi sono rimasti gli unici canali aperti per ricevere cibo e merci. A Gaza molti sono furibondi con l'Egitto. Fawzi Barhum, portavoce di Hamas, ha attaccato il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) e il ministro degli esteri egiziano Ahmed Abul Gheit perché hanno criticato Hamas e lo hanno accusato di essere responsabile di questa crisi. Barhum ha detto che Hamas non si piegherà mai.
Dense nuvole di fumo nero dei bombardamenti oscurano i cieli di Gaza, segnalando che l'offensiva di Israele continua. Nelle vie i passanti circolano portando radioline accese per sentire le ultime notizie, sperando che siano buone”.
(Agenzia Misna del 29.12.2008)