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Marco Ferrando Ministro della Difesa!

di Nikola Tempo - 27/02/2006

Fonte: Comedonchisciotte

 

 
Marco Ferrando Ministro della Difesa! Frana e fine della pagliacciata bertinottiana.

La verità é rivoluzionaria, e nessuno più di Bertinotti e della sua coorte di corte le aborrisce: la rivoluzione e la verità! Marco Ferrando, leader della minoranza trotzkista (da non confondere con i debosciati pseudotrotskoidi di Moscato e compagnia canterina) di Rifondazione Comunista, per una volta ha detto la verità, e giù un diluvio di insulti e minacce. Aver detto che i diciannove carabinieri uccisi a Nassariya, sono morti stando di guardia alla concessione petrolifera magnanimamente concessa dagli USA alla premiata ditta umanitaria a sei zampe, cioè l'ENI, risulta insopportabile a questo sistema autoproclamatosi democratico e pluralista. Affermazione intollerabile e criminale, hanno ululato i manichini del teatrino elettorale italiota. Sì! I manichini (dell'ENI) si sono agitati, spaventati. Ferrando, con l'affermazione che i carabinieri erano presenti a Nassiriya su ordine del signor Mincato, amministratore delegato dell'ENI, ha svelato il volto del vero potere agente in Italia: dopo la CIA e il Vaticano, e prima delle banche anglo-statunitensi (come Goldmann-Sachs) l'ENI si pone tra i manovratori dei manichini italioti. Tutti i partiti, a partire dal partito-bertinotti, per finire nell'AN-Alessandra 'Sociale' Mussolini-MSIFT-Pino Rauti ricevono danari dall'ENI, compresi Verdi e Legambiente. E non s'adontino mammolette e anime candide. Questa storia è vera e vecchia, e vecchia quanto il cucco.

Le affermazioni di Ferrando hanno anche ricordato il servilismo della Prode Mortadella, che un dì del 1992 assieme al Drago del momento, un tal Mario, all'Amato e con la benedizione di Carlo 'Vegliardone' Azeglio, salivano a bordo della regale bagnarola di sua maestà britannica, ove miliardari in bombetta e miliardari che in testa non avevano la bombetta, ma idee presunte filantropi, dettavano il futuro infelice dell'Italia 'felix' di Bettino e Giulio: niente più poli industriali strategici (Chimica, Siderurgia, Meccanica, Elettronica, ecc, insomma le Partecipazioni Statali), niente più politica economica indipendente (lo statalismo e altre mostruosità, insomma le Partecipazioni Statali), niente più diritti garantiti per posti di lavoro fissi garantiti, ma solo flessibilità a 90-180-270 e 360 gradi. E questo col nobile scopo di battere la burocrazia e la 'rigidità' (insomma le Partecipazioni Statali…). Le partecipazioni private, in effetti ci hanno dato tanto: Colannino, Tronchetti-Provera (Tronchetto dell'infelicità), Tanzi, Cragnotti, Gaucci, Testa di chicco, Ricucci, Fiorani e consorte, ecc. ecc. Fazio non ce lo metto per un altro discorso. Il sant'uomo è stato una delle ultime vittime del Partito Amerikano, che dopo aver testato la bassa affidabilità del barzellettiere di Arcore (la premiata coppia Ruggero-Siniscalco, caduti sul fronte padano), e memore delle intimazioni del Crosetto sulla famigerata banda bassotti internazionale di marca anglosionstatunitense, anzi ebraico-amerikana, (ma Forza Italia non è grata all''America' per averci liberati dai suoi, di Forza Italia, attuali alleati?) ha deciso di ri-puntare la posta su suoi vecchi, ma affidabili, arnesi. Mortadella, Cicogna e Rospo, dopo aver preso mazzette dall'affare Telecom Italia-Telekom Serbia (con tanto di Slobo che li apostrofa con un inequivocabile: 'Mafiosi'!), così commettendo un appena accennato sgarbo al padrone, cercarono di porvi una pezza: lo straccio Dalemiano poté bastare per sollevare la caffettiera sbroccata di centrosinistra, soprattutto se servì a versare Uranio Esaurito sul paese con cui poco prima si facevano 'affari'. Con il sorprendente effetto 'collaterale' di calmare il padrone, che vedeva riacquisire fiducia nei confronti dei suoi alleati felloni di centrosinistra, cioè quelli allegati alla loggia Fabiana, alla 'sinistra' dell'Internazionale Sinarchista.

Nell'ambito dello scontro tra Partito Padano, [formato dai Dalemiani (Consorte), berlusco-boys (Livolsi), Catto-meneghini (Fiorani) Catto-cattolici (Fazio e altri fazisti), leghisti vari e in abbondanza (Gnutti)] e Partito Amerikano, [costituito da: Prodi (Goldman-Sachs), Mario Draghi (Goldman-Sachs), Rutelli (Goldman-Sachs), Mario Monti (Goldman-Sachs e Bilderberg)] è stato senz’altro Fazio a lasciarci le penne. E tutto ciò il Partito Americano non l'ha fatto soltanto per garantirsi un domani in tinte uniche rosa 'Goldman-Sachs'; ma anche per avere un oggi garantito. La Prode Mortadella non solo ha avuto la Goldman-Sachs come datore di lavoro, ma anche come datore di fondi elettorali. Effettivamente colei che dirige la campagna elettorale del signor Prodi è, guarda la casualità, anche la consorte del presidente della Goldman-Sachs Italia. Sciocco e inutile pensare a sostanziose iniezioni Goldman-Sachs sui fondi elettorali prodiani; non c'è neanche bisogno di avere simili sospetti… I legami esistenti tra Banche, centrosinistra e centrodestra, hanno una prolunga nel mondo torbido dei servizi segreti, sindacati, ong come interSOS, mercenari, poliziotti neofasci della DSSA e nelle due simone. Sì, in effetti i legami tra Unione e 'Casa delle Libertà' si spingono alla periferia della martoriata Baghdad: tutti ricordiamo le due Simona; Simona Pari e Simona Torretta. Della prima abbiamo saputo essere una esperta di elicotteri da attacco, e con questa qualifica si girava gli show del business militare per conto di quel pacifista del ministro della difesa Minniti; quello che in combutta con Dalema bombardava selvaggiamente e vigliaccamente la Jugoslavia. Il tutto al solo scopo di compiacere il padrone amerikano. Simona Torretta che, al contrario della prima Simona, appare in TV e viene vezzeggiata dai teleconduttori di sinistra, ha impiegato un po’ più di tempo a gettare la maschera. Davanti al bombardiere piangente Fabio Fazio (appunto) ha tessuto sperticate lodi in onore di Iyad Allawi, spacciandolo per il salvatore dell'Iraq laico e democratico. Si dà il caso che il suddetto laico-democratico, nel non lontano tempo di Saddam H., manifestasse il suo pacato dissenso piazzando bombe, comprate e regalate dalla CIA, nei cinema e negli scuolabus. L'infanticida viene acclamato dalle nostrane pacifinte quale baluardo del progresso e della pace? Niente di nuovo. Le pacifiste del 'Ponte per Baghdad' erano ospitate nelle strutture della ONG InterSOS, organizzazione creata e gestita dai sindacati confederati. Scopo dell'ente non è solo quello di piazzare i soliti figli dei soliti dirigenti burocratici confederali, e non è neanche quello di sponsorizzare i viaggi-premio-conferenze di Barbara Contini, che così barbaramente ha non-gestito la città di Nassiryia. InterSOS opera come struttura di copertura dei servizi segreti (Calipari) e delle agenzie di mercenariato ove 'lavorava' tale Simeone. Simeone e consorte erano i superiori sia della banda dei quattro mercenari nazifascisti partiti per l'Iraq per suonare, e che vennero invece suonati. Soprattutto Quattrocchi, beccato con addosso documenti del ministero della difesa israeliano. Ma su questo cala il silenzio. Medaglia al valor civile al morto, prebende, titoli massonici e posti di lavoro parassitari al più lugubre del quartetto: Salvo Stefio. Tra l'altro il fatto che a occupare la sede di InterSOS, e a rapire le due simone, fossero stati, sulla base delle testimonianze avute, non partigiani/resistenti, ma mercenari e agenti pare indicare chiaramente quale fosse la funzione della sede dei presunti cooperanti. Simeone operava come sminatore per conto di InterSOS, poi, chissà perché, è diventato l''agente' di Stefio & Co. Cioè da benefattore a assassinio prezzolato. C'entra per caso la connessione tra Simeone, Stefio e Saya-Savoca, i nazifascisti della PS e fondatori della DSSA? La Dssa è uno strumento con cui si è propalata in Italia il veleno dello 'Scontro di civiltà'. Ed è per questo che venivano utilizzati per intervenire in seminari e conferenze della polizia e delle forze armate, ambiti in cui diffondevano le menzogne sul terrorismo islamista di al-Qaida.

Una strategia della tensione 'parlata' attuata dalla NATO, cioè dagli USA, la cui filiazione del DSSA-Destra nazionale è sempre stata rivendicata dai nazifascisti Saya e Savoca e mai negata dallo SHAPE. Ora Saya e Savoca continuano la loro mansione, per conto del loro superiore Berlusconi (a sua volta arnese della CIA): essi sono la scusa con cui il centro-destra, d'accordo con il centro-sinistra, hanno voluto dare una patina di giustificazione e di legittimazione alla espulsione elettorale di Ferrando. Con una inedita riesumazione del cadavere della teoria degli 'opposti estremisti', Prodi, Dalema, Bertinotti e Rutelli hanno avuto da Berlusconi e soci l'aiuto che li farà uscire dall'imbarazzo di sbarazzarsi del poco allineato Ferrando. E ciò in cambio di cosa? Vedremo. Intanto abbiamo visto come la morte di Calipari abbia molte e ragionate origini. Lo scontro tra servizi segreti, camuffati da rapimento di cooperanti o di giornaliste 'impegnate', rimangono scontri tra servizi segreti e, perciò, tra potenze tese a spartirsi la torta irachena. I miliardi in gioco ben valgono qualche omicidio e qualche rapimento ben orchestrato. Per concludere, iniziando, finiamo al bertinotto. Abbiamo accennato all'Internazionale Sinarchista, meglio nota come Nuova Internazionale Sinarchista. Rifondata nel 2003, essa vede tra i suoi soci fondatori la crème della crème: i Borboni, militaristi sudamericani in rottamazione, nostalgici della Wacl, destre nazifasciste ed élitiste varie e, dulcis in fundo, gli aristocratici in nero, come Alessandra Borghese e il principe Ruspoli. Ruspoli colui con cui il bertinotto ogni tanto, di sera, pasteggia nel di lui regal palazzo romano. Se collegate i puntini, capite perché il bertinotto, amico del sinarchista di destra Ruspoli, abbia cacciato via Marco Ferrando dalle liste elettorali del PRC. Uno che denuncia le complicità del centro-sinistra con le banche internazionali statunitensi, denuncia anche le torbide amicizie sinarchiste del 'comunista' di cartapesta in boa luxuriosa. E così il cerchio si chiude e si capisce anche perché una certa bocca deve essere chiusa. Quindi, in relazione a ciò lancio un appello: 'Non un voto a rifondazione comunista!' 


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18/2/2006