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E' ora che i cittadini si riuniscano

di Ralph Nader - 03/11/2009


Proprio quando le condizioni parevano mature per un movimento politico progressista, la probabilità svanisce veloce. Il potere aziendale concentrato sulla nostra economia politica e il suo controllo sulle vite della gente ha pochi limiti.
Come espose Robert Monks, il capo difensore degli investitori repubblicani: "Gli USA sono uno stato aziendalista. Questo significa che gli individui sono largamente esclusi sia dalle sfere politiche che aziendali".
I dominatori aziendali non hanno mostrato rimorsi dallo scorso anno quando ci fu il collasso miliardario auto inflitto da Wall Street. Sono divenuti più aggressivi: bloccano le riforme regolamentari; versano donazioni elettorali nei forzieri dei Democratici governativi; e, senza pudore richiedono più salvataggi, sussidi e riduzioni fiscali.
Continuano anche a bloccare gli accessi per la giustizia imparziale alla gente offesa, sia che siano dei consumatori o investitori frodati o lesi ingiustamente, o lavoratori abbandonati e pensionati non pagati.
Il problema: le grandi multinazionali hanno troppo potere strutturale sulla cittadinanza.
Queste "persone artificiali" hanno avuto i diritti costituzionali dati in origine, nel 1787, solo alle "persone naturali".
Di fatto, le multinazionali hanno privilegi e immunità molto più grandi rispetto alla gente stessa a causa del loro controllo globale sui politici, il capitale, il lavoro e la tecnologia.
Le sanzioni normali non trattengono in modo adeguato le imprese multinazionali che possono oscurare la loro colpevolezza, fuggire alle autorità o crearsi le sue società materne (imprese di controllo) e progenie senza fine (succursali) per evadere o evitare la responsabilità.
Persino i progressisti più ardenti del Congresso e i gruppi riformatori più organizzati, non possono iniziare ad occuparsi di simili disparità gigantesche.
Decenni fa, ci fu un maggiore dibattito sulla necessità di differenti "regole di condotta" tra le imprese e i bisogni umani, per usare la frase del conservatore Frederick A. Hayek.
Il membro della Corte Suprema L. Brandeis ammonì sulle imprese mutate in "Frankensteins".
I presidenti Teddy Roosevelt e William Howard Taft volevano sostituire le leggi statutarie statali permissive con altre federali dure per regolare le grandi multinazionali.
Per due generazioni lo stato superiore e sempre in espansione delle multinazionali è stato indiscutibile nel regno politico.
Durante quel periodo, le multinazionali e i loro avvocati calpestarono con facilità il preambolo della Costituzione il "noi la gente".
Il nostro statuto di governo non menziona mai la parola "società per azioni".
Implacabile, la diffusione del crimine multinazionale continua.
I re del benessere globale ingrassano di più, la disparità di potere cresce tra le grandi imprese mentre indebolisce le unioni, e le pressioni distruttive, nate dal moto internazionale di lavoro e industrie per dominare i paesi stranieri, logorano di più le opportunità di lavoro in USA.
Gran parte del governo, pure le funzioni militari, è stato privatizzato nonostante le relazioni ricorrenti sulla crescita di sprechi, frodi e abusi.
Il bilancio del governo federale per uditori, investigatori, ispettori e pubblici ministeri è risibile, vista la scala dei saccheggi: la frode di medicare; gli abusi sui contratti del Pentagono; la raccolta dei minerali sui terreni pubblici; e la rivelazione della ricerca e dello sviluppo governativo per favorire le imprese.
I profitti delle super imprese salgono, salvo nei periodi del salvataggio, mentre gli standard di vita degli americani declinano. La nostra nazione, così piena di soluzioni non applicate, è paralizzata - bloccata nel traffico.
I livelli record di povertà, di disoccupazione, di confische di case, di debito del consumatore e le bancarotte, e la mancanza della tutela sanitaria persistono: ancora il potere politico aziendalista non è declinato. Un cattivo segno.
In realtà, esso è incrementato, malgrado che la grande maggioranza degli Americani denuncino il troppo controllo multinazionale sulle loro vite.
Il lascialo all'ideologia di mercato del Grande Affare, con il suo patriottismo, hanno perso credibilità in questa era globalizzata. Per ora, il mito vive sul fatto che il socialismo periodicamente salva il grande capitalismo dalla sua avarizia.
Cosa possono fare i progressisti attivi?
Al Congresso, nel mezzo ai Repubblicani e ai Democratici aziendalisti, il piccolo comitato progressista di 83 membri genera un piccolo impatto politico.
Con ironia, molti di quei progressisti sono pronti a sintonizzarsi per la stessa campagna di finanziamenti commerciali.
Fuori del Congresso, i gruppi progressisti sono stati sulla difensiva per così tanti anni che hanno poche strategie politiche offensive.
I due partiti sono nei canali più retrogradi della propria perpetuazione.
Essi discriminano i loro avversari nei distretti di un partito e insieme producono una matrice di ostacoli per tenere a bada la competizione con i partiti terzi.
Entrambi i partiti danno l'accesso preferenziale alle orde di lobbisti del farmaco, del carbone, delle banche e di altre industrie, i quali possono di fatto scegliere molti dei nominati che guidano i ministeri del governo, come quello della Difesa e del Tesoro.
Molti abusi sono stati documentati.
Molto potere è stato concentrato per stracciare i nostri processi democratici e le istituzioni.
E' l'ora di spostare con decisione il potere dai pochi ai molti.
Il potere democratico è l'essenza della filosofia politica progressista, e la pre - condizione per far emergere una società giusta nutrita dalle speranze pubbliche più alte.
Come cominciare?
I progressisti - eletti, civici, lavoratori e volontari - devono trovarsi in un'assemblea nazionale per unire le forze esistenti per il cambiamento.
Tale assemblea potrebbe creare un visione chiara del bene comune per frantumare il cinismo pubblico debilitante e la passività.
Sarebbe d'aiuto una vasta gamma di organizzatori di comunità decisi, pensatori, i progressisti super ricchi generosi e seri e i modelli eroici che superano le loro sofferenze per agire per la "libertà e la giustizia per tutti".
C'è un ampio precedente storico sull'effetto galvanizzante del fondare un'assemblea per la giustizia sociale.
Questa convocazione proposta necessita di un'azione politica e civica a livelli senza precedenti, alimentata con forza da risorse responsabili e strategie per costruire istituzioni democratiche durevoli.
Una conoscenza non usata, molti modelli di lavoro delle economie di comunità, avanzamenti ambientali e una qualità educativa esistono per incoraggiare la dinamica progressista più grande. Una volta Lincoln osservò l'importanza cruciale del "sentimento pubblico" per migliorare la società. Quel "sentimento pubblico" è qui, profondo, diffuso e pronto per "gli obiettivi" spiegati in modo chiaro.
Se un mantra è necessario per la sala della convenzione usate le parole eterne del Romano, Marco Cicerone e fatele vedere a tutti: "La libertà è partecipazione al potere".
Per questa aspirazione piazzate la responsabilità dove essa deve risiedere sempre: sulle spalle, nelle menti, e nei cuori di un popolo americano che si riprende il suo potere.


Ralph Nader è l'autore di Only the Super Rich Can Save Us! Per maggiori informazione guardate OnlytheSuperRich.Org
Tradotto da F. Allegri il 02/11/2009