Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Cernobyl 20 anni dopo… il risparmio energetico come alternativa a nuove centrali nucleari

Cernobyl 20 anni dopo… il risparmio energetico come alternativa a nuove centrali nucleari

di Fare Verde - 26/04/2006

 

 

In Italia il 60/70% delle spese energetiche riguarda il riscaldamento di abitazioni e terziario, ma con l’uso razionale dell’energia, solo nel settore domestico, potremmo risparmiare fino al 27%.

20 anni fa il 26 Aprile alle 1,23 di notte Cernobyl… una esplosione 500 volte più potente di Hiroshima.
Oggi, 26 Aprile dalle ore 17 a Roma - piazza Campo de’ fiori (davanti al cinema Farnese) Fare Verde ricorderà con la proiezione di un filmato il ventesimo anniversario dell’incidente nucleare che ha scosso le nostre coscienze tanto da far abbandonare all’Italia la via nucleare.

Il dibattito sul nucleare sembrava chiuso, purtroppo però negli ultimi anni davanti alle emergenze energetiche molti sostenitori del nucleare non hanno perso la ghiotta occasione per rilanciarlo, forti del fatto che la memoria umana è labile e il diritto al consumo è innegabile.

Ogni scelta energetica presenta pro e contro: si dice che il nucleare di ultima generazione sia più sicuro, ma nessuno può escludere totalmente la possibilità di incidenti altrimenti almeno una Compagnia Assicurativa disposta a stipulare una RC (Responsabilità Civile) per assicurare le centrali nucleari si troverebbe! E il Terrorismo si può controllare?
Si dice, visto che non emette gas serra, che possa essere la fonte energetica alternativa alle energie alternative, perché meno costosa, più facile da realizzare e gestire. E le scorie? Decisamente una bella eredità per le generazioni future…

Secondo uno studio indipendente a parità di servizi finali per l’utenza l’Italia potrebbe ridurre fino al 46% la domanda. Nel settore domestico circa il 27% (un terzo da stand by, un terzo da congelatori e frigo, un quarto illuminazione, solo questi pari a circa 400 MW, una centrale di medie dimensioni, il resto lavatrice). Fermiamoci un attimo, rallentiamo la nostra corsa al consumo e cerchiamo di valutare il primo obiettivo che bisogna perseguire in una politica energetica lungimirante: ossia ridurre i consumi! Allora c’è davvero bisogno del nucleare? Vale la pena di rischiare un’altra Cernobyl?