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"Gli ebrei controllano i media" E' bufera su Oliver Stone

di Claudia Morgoglione - 28/07/2010

 
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Il regista, celebre per le sue prese di posizione controverse, duramente sanzionato dalla Lega Antidiffamazione. Lui si scusa, ma non basta. In gennaio aveva definito Hitler "un facile capro espiatorio"

LUI, Oliver Stone, alle polemiche è abituato: autore "contro" per eccellenza, cantore negli ultimi anni delle gesta di leader odiati dall'establishment Usa come Fidel Castro e Hugo Chavez, esploratore dietrologico della storia a stelle e strisce (vedi Jfk), criticato sull'altra sponda per gli eccessi retorici e patriottici del suo World Trade center, è un regista che ha fatto spesso parlare di sé. Ma stavolta è inciampato in un errore più grave. Che gli ha provocato la denuncia - con l'accusa di antisemitismo - della Lega contro la diffamazione degli ebrei.

Pietra dello scandalo, le dichiarazioni rilasciate da Stone al londinese Sunday Times. Pronunciate a proposito del suo futuro progetto cinematografico, legato all'Olocausto. Interpellato sul perché avesse deciso di riprendere proprio quel momento così triste e tragico del Ventesimo secolo, ha risposto in maniera quantomeno tranchant: "Lo faccio a causa dello strapotere ebraico nel mondo dei media". E ha proseguito così: "Loro (gli ebrei, ndr) sono sempre in cima a quasiasi commento, sono la lobby più potente che agisca a Washington. Israele ha fottuto la politica estera americana per anni". Quanto a Hitler, a suo giudizio "ha fatto più male al popolo russo che a quello ebraico".

Affermazioni di questo tenore difficilmente potevano passare inosservate. Soprattutto per quel mix tra lo "strapotere ebraico", caro a tutte le terorie antisemite antiche e moderne, e le critiche, ovviamente legittime, alle strategie di Israele sullo scenario mediorientale. E infatti perfino uno duro e puro come lui ha capito di aver fatto un errore. E ha cercato di rimediare, pubblicando un articolato comunicato di scuse. In cui ha ammesso di essere stato maldestro, e ha ricordato le "atrocità" commesse dai nazisti. Negando anche che gli ebrei "controllino i media o altre industrie".

Un dietrofront che alla centrale americana della Lega Antidiffamazione non è bastata. E così il direttore, Abraham Foxman, ha rilasciato dichiarazioni al vetriolo contro Stone: "Le sue teorie cospirative sono antisemite - ha attaccato - le sue parole alimentano lo stereotipo del potere illegittimo detenuto dagli ebrei".

Insomma, nessuna pacificazione. Anche perché questa non è la prima volta che l'autore di film memorabili come Platoon viene criticato per le sue prese di posizione sul tema. Lo scorso gennaio, nel programma televisivo "Oliver Stone's Secret History of America", definì Hitler "un facile capro espiatorio"