Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Voli e carceri Cia, «14 paesi europei sapevano». Italia compresa

Voli e carceri Cia, «14 paesi europei sapevano». Italia compresa

di redazione - 07/06/2006



L´Europa sapeva. O almeno «tollerava». Anzi di più in alcuni casi, addirittura «collaborava» con la Cia nel trasferimento attraverso il Vecchio Continente di presunti terroristi internazionali. Le 65 pagine del rapporto del parlamentare svizzero del Consiglio d' Europa, Dick Marty, puntano pesantemente il dito contro i governi europei (Italia compresa) nell´affare delle cosiddette "extraordinary renditions" della Cia. Ossia le "consegne speciali", veri e propri sequestri di persona che prevedono prima il trasferimento forzato in aereo e poi la detenzione in carceri segrete di individui semplicemente sospettati di terrorismo. Un caso per tutti: il rapimento dell'ex imam di Milano Abu Omar.

Il documento di Marty è stato diffuso mercoledì durante una conferenza stampa a Parigi e sarà discusso alla sessione plenaria dell´Assemblea parlamentare del Consiglio d´Europa, che riunisce 630 parlamentari provenienti dai 46 Stati membri dell´Organizzazione, a Strasburgo, il 27 giugno. Secondo Marty sono 14 i paesi che hanno più strettamente collaborato nella costruzione di quella che Mary deifnisce la "ragnatela della Cia". Un sistema assolutamente illegale di voli tra Europa e resto del mondo per il trasferimento di presunti terroristi da un paese all'altro. Una ragnatela composta da punti di appoggio e luoghi di detenzioni come nel caso si Polonia e Romania che hanno addirittura ospitato carceri segrete. «Adesso è chiaro, anche se siamo ancora molto lontani dall´aver stabilito l´intera verità, che le autorità di numerosi paesi europei hanno attivamente partecipato con la Cia in queste attività illegali - scrive Marty nel rapporto redatto per il Consiglio d'Europa che ha aperto un´indagine dopo le rivelazioni apparse sul Washington Post e avanzate dall'Organizzazione non governativa Human Rights Watch, nel 2005 – altri erano totalmente all´oscuro o preferivano non sapere».

Segue l´elenco dei paesi più coinvolti. In primis quelli «responsabili di collusione, attiva o passiva, in materia di detenzioni segrete e di trasferimenti illegali fra Stati»: Spagna, Cipro, Irlanda, Portogallo, Grecia. E soprattutto Romania e Polonia che vengono sospettate di aver ospitato centri di detenzione segreti (i cosiddetti "buchi neri"): luoghi stile Guantanamo dove i prigionieri venivano detenuti al di fuori di ogni convenzione e legge internazionale e dove, con molta probabilità, venivano sottoposti a torture. E poi Italia, Svezia, Bosnia-Erzegovina, Gran Bretagna, Macedonia, Germania e Turchia. Questi paesei, spiega Marty, vengono chiamati in causa per «violazione dei diritti della persona» in occasione di trasferimenti illegali.

La relazione di Marty si basa soprattutto sulle registrazioni dei voli fornite dall'Agenzia dell'Unione europea per il traffico aereo, Eurocontrol, e su prove raccolte dai testimoni che dicono di essere stati sequestrati dagli agenti della Cia. Il senatore svizzero dovrà discutere del suo rapporto con il comitato degli Affari legali del Consiglio d'Europa in tarda giornata.

La sua indagine si svolge parallelamente a quella del Parlamento europeo. Secondo quest'ultima i dati dell'Eurocontrol dimostrano che ci sono stati più di mille voli Cia illegali che hanno fatto scalo sul territorio europeo dal dopo 11 Settembre 2001. Secondo i funzionari, tuttavia, non è chiaro se, o quanti, detenuti sono stati «consegnati», e non ha finora fatto luce sulle presunte prigioni segrete.

È stato per primo il Washington Post a novembre scorso a far scoppiare il caso delle «consegne» di presunti terroristi tramite i voli segreti Cia a centri di detenzione europei, tra cui anche carceri in Europa orientale. Più tardi, l'organizzazione Human Rights Watch ha identificato Polonia e Romana come le «possibili località» in cui si trovavano le prigioni segrete, ma entrambi i paesi hanno negato il loro coinvolgimento.