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Sembra Yogurt, ma è un insetto dell'Alabama

di redazione - 17/07/2006

SEMBRA YOGURT, MA È UN INSETTO DELL’ALABAMA

Gusto di rhum? Butirrato di isobutile
Yogurt alla mela? Acetato di cicloesile. 


UN'ALTRA SEGNALAZIONE DELL'ULTIMO LIBRO DI PAOLO C.CONTI


"La leggenda del buon cibo italiano (e altri miti alimentari contemporanei"
Fazi editore 2006
264 pagine, 15 euro

Questo libro, che piacerà a Beppe Grillo, è «un reportage alla vecchia maniera» sul cibo.
Per Paolo C. Conti, che il cibo italiano sia buono, sano e genuino, è solo un luogo comune.
«Gli alimenti di cui ci nutriamo non sono affatto sicuri».
I pesticidi sono un problema irrisolto.
La lista delle sostanze nocive ingerite è impressionante.
Il multimercurio è presente in tonno e pesce spada, soprattutto nel Mediterraneo. E tra ecocibo e tecnocibo, vince il secondo.
Il cibo viene prodotto in serie, trasformato, trattato chimicamente, alterato geneticamente e conservato in atmosfere modificate. Questo produce rischi non svelati al consumatore («ho percepito una specie di ritrosia negli addetti ai lavori a parlare della sicurezza alimentare»).

E l’Italia?
«Da una parte spendiamo cifre crescenti per comprare formaggi di malga, salumi tipici, vegetali biologici. Ma dall’altra accettiamo sempre di più l'industrializzazione dei prodotti alimentari di fascia bassa altamente tecnologici».
Creando ibridi mostruosi, come il würstel italiano, fatto da cotica (pelle di maiale, non carne) proveniente dalla Germania e acqua; per addensarli si usano amidi, caseinati, farina di Guar o caragenine (alghe), potassio nitrato, sodio nitrito, rosso cocciniglia (estratto dal carapace di un parassita degli insetti), antiossidanti, aromi e glutammato monosodico.
Il depauperamento è sanitario, ma anche gustativo.
Gli alimenti vengono trattati così intensamente da perdere sostanze nutritive e sapore.
Da qui l’abuso di aromi, spesso inventati in laboratorio.
Lo chef come il piccolo chimico.
Gusto di rhum? Butirrato di isobutile
Yogurt alla mela? Acetato di cicloesile. 
Yogurt alla banana? Sempre acetato di cicloesile, basta scrivere «gusto di banana» e nessuno noterà la differenza.
Se un vino sa di acacia è perché contiene una sostanza chimica chiamata piperonale.
Solo che quella sostanza è naturale, esiste di per sé nel vino.
Non nel tecnocibo, dove in uno yogurt alla fragola puoi trovare molecole estratte da una patata.
L’importante, per chi vende, «è che lo yogurt sia in grado di trasmettere al mio cervello la sensazione che stia effettivamente mangiando una fragola».
Anche se, in realtà, stai degustando un insetto dell’Alabama.

Vedi anche:


LA LEGGENDA DEL BUON CIBO ITALIANO (E ALTRI MITI ALIMENTARI CONTEMPORANEI)

I nostri prodotti alimentari sono apprezzati nel mondo perché buoni, sani e genuini. Ma è proprio cosi? 
Esce venerdì un libro di Paolo C. Conti che raccoglie i risultati di un’inchiesta giornalistica durata due anni.
...Quello che mangiate è davvero ciò che sembra?
(5 luglio 2007)


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DICE IL DIRETÙR

15 euro ottimamente spesi, raccomandato.
Letto questo, finite l'estate con "Non c'è sull'etichetta (quello che mangiamo senza saperlo" di Felicity Lawrence, Gli struzzi Einaudi, 15 euro, se vi è sfuggito (è della primavera 2005).

Ne abbiamo parlato qui:
NON C'È SULL'ETICHETTA (QUELLO CHE MANGIAMO SENZA SAPERLO)  , qui OLTRE L'ETICHETTA UN MONDO DI VELENI  e qui C'È UN INTRUSO NEL PIATTO .

Ambedue tecnicamente ineccepibili e istruttivi (anche il più smaliziato tecnologo alimentare e il più scafato uomo di mercato troveranno qualcosa di nuovo), ambedue ben scritti e davvero di piacevole lettura.