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In merito ai due marò

di Fabio Falchi - 19/01/2014

 

Sulla vicenda dei due marò ho già espresso la mia opinione facendomi come al solito molti nemici (quindi molto onore). La riassumo brevemente tenendo conto degli ultimi sviluppi
1) Errori gravissimi sono stati compiuti dall'Italia. In primo luogo perché non si mettono dei militari su navi mercantili senza stabilire una catena di comando che preveda che i mercantili su cui vengono imbarcati i soldati dipendano dalla Marina Militare e non dall'armatore in caso di necessità; poi perché si devono stabilire accordi con quei Paesi con cui possono accadere spiacevoli incidenti. Inoltre l'intera vicenda è stata gestita in modo grottesco dalla diplomazia italiana. Del resto, né la stampa né l'opinione pubblica si rendono conto che l'India è una potenza nucleare e che in generale vi è un intero continente che ormai mette in discussione l'immagine occidentale (in realtà angloamericana) del mondo. Infine, il fatto che in Italia si continui a ragionare come se si fosse al tempo delle cannoniere, tra l'altro non avendole, è indice dell'immaturità e dell'infantilismo degli italiani che hanno fatto sì che chiunque abbia sempre potuto prendere a calci in bocca l'Italia.
2) L'India certo non si è comportata meglio. Affermare che rivendica la sovranità sulla cosiddetta "fascia contigua" significa che può rivendicarla pure sul Mar Baltico! Non è stato ancora stabilito un capo d'imputazione e un giorno sì e un giorno no gli indiani minacciano di morte i marò. Insomma, li usano sia per motivi di politica interna che per motivi di politica estera (anche per prestigio internazionale, quasi che non gli inglesi ma gli italiani avessero colonizzato l'India e massacrato la popolazione indiana nella metà del XIX secolo!).
Gli unici che si comportano bene sono i marò sottoposti (loro e le loro famiglie) a una pressione terribile: mai una parola fuori posto, mai un gesto di troppo. Io non so se siano o no colpevoli. Ma mi pare evidente che la migliore soluzione sarebbe stata quella di ricorrere ad un arbitrato internazionale. Comunque sia a quelli che gridano che si dovrebbe riprenderli qualcuno dovrebbe chiedere: Come? Ci si può fare poco e le minacce di rappresaglia rischiano di essere dannose non solo per il nostro Paese ma soprattutto per i marò che sono nelle mani degli indiani e nessuno li può andare a prendere. Inutile illudersi. Mi auguro comunque che questo governo di farabutti come gli altri che lo hanno preceduto, di destra e di sinistra, trovi il modo di evitare che questa vicenda finisca in tragedia. Per la farsa bastano come al solito gli "italioti".
Anche i marò possono avere sbagliato - e se fosse così sarebbe grave e sarebbe da stolti negarlo - ma certo "itaiioti" non lo sono. E di questi tempi non è poco.