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Nell'anno domini del centro-sinistra

di Gianfranco la Grassa - 04/09/2006

 

Siamo alle solite, come già nel 1999 contro la Jugoslavia. Adesso, in Libano, la situazione è un po’ più truccata, apparentemente non ci si schiera, ma di fatto si mandano truppe; e, come sempre nella storia, si grida alla pace preparando la guerra (si vedano le poesie di Brecht che ho inviate poco tempo fa). Vorrei fosse chiaro che non sono un pacifista a tutto tondo; solo non amo l’ipocrisia. Già nel 1999, la sinistra andò in guerra giustificando il “suo” Governo. Allora c’era almeno l’eccezione di Rifondazione; ora nemmeno questo. Alla marcia della pace di Assisi c’era uno striscione “Forza ONU”; come non si sapesse che l’ONU copre anche l’aggressione in Afghanistan e, sia pure in modo contorto e in ritardo, ha infine coperto anche quella in Irak. Sempre con ipocrisia, tale organismo tuona al seguito degli USA contro l’Iran e minaccia sanzioni, come se Israele, Pakistan, India (tutti paesi pro-Usa) non avessero già l’atomica. Solo Iran e Corea del Nord sono Stati canaglia; per l’ONU tutti gli altri Stati “atomici” sono affidabili e pacifici. Quindi, la sinistra fa schifo quanto la destra; e anzi se si dovesse indicare il “meno peggio”, non vi è alcun dubbio che gli ipocriti sono i più pericolosi di fronte a quelli apertamente schierati. Parlando sotto metafora, sono meno dannosi i Totò Riina che coloro che gridano alla necessità di preservare la moralità (anzi, l’eticità) e poi inchiappettano bambini.

Ma non abbiamo la sola politica estera. Fassino afferma che si va alla deriva se non si rivedono le pensioni; e intanto propone un innalzamento dell’età pensionabile. Per quanto mi riguarda, non credo sia scandaloso proporlo; ma è scandaloso che, quando lo proponeva la destra, gli ipocriti di sinistra, per pura propaganda elettorale, gridassero alle sevizie contro il popolo e i sindacati organizzassero un monte ore di scioperi che è stato fra i più alti di ogni altra legislatura della Repubblica. E’ scandaloso che si propongano 25 euro di aumento per i dipendenti pubblici (con l’offa di una possibile assunzione dei precari) mentre il precedente Governo ne offriva 90; e manteneva la cadenza biennale del contratto, mentre questi qui vogliono portarla a tre. E i sindacati “brontolano” tiepidamente, sempre considerando questo Governo il “loro”; e non vi è dubbio che lo è, nel senso che i dirigenti sindacali sono una massa di nullafacenti, ignoranti, incapaci, ma con molti privilegi che li rendono servi dei dominanti al fine di tosare una massa di pecoroni senza più difesa alcuna.

Continuiamo. Rutelli dice che le ferie sono troppe e poi concentrate solo nei mesi estivi. Inoltre non si può ammettere che le scuole facciano tre mesi di ferie. Gli insegnanti, questa massa di votanti per il centrosinistra, sono d’accordo con queste dichiarazioni? Se si, auspico che vengano ridotte loro le ferie a 15 giorni, perché sarebbe quello che si meritano. Comunque, silenzio sindacale; o meglio brontolamento moderato per fare vedere che i sindacati (cioè i gruppi dirigenti mascalzoni e venduti) esistono ancora e sono all’opera nel tentativo di mantenere agganciati i loro iscritti onde portarli, alla fine consenzienti, dove vogliono i governanti, che sono “di sinistra”.

Vorrei che si leggesse l’editoriale di Bellone sul n° di settembre de Le scienze. Afferma paradossalmente (ma non irrealisticamente) che è da vedere se per il prossimo anno accademico si potranno o no accendere i termosifoni in molte aule universitarie. Il problema, non paradossale, è però che è stato deciso un taglio del 10% annuo per la ricerca scientifica almeno fino al 2009 (e su questo anche Bellone, di sinistra, sorvola; pur riferendosi evidentemente, con il paradosso di cui sopra, a questo taglio).

La mia opinione è ormai inequivocabile e non più mutabile: la destra è l’infarto, netto, preciso, secco, che non lascia adito a dubbi su come contrastarlo. La sinistra è il cancro, subdolo, infame, con dolori lunghi e striscianti fino alla insostenibilità finale, con l’indispensabile uso di morfina per tirare avanti. Chi sceglie destra o sinistra sceglie la morte; non per tutti, certo, perché piccoli gruppi di furfanti si arricchiranno e si salveranno.

CONTRO DESTRA E SINISTRA PER LA COSTRUZIONE DI UNA NUOVA FORZA. So bene che sarà un processo difficile, di incerta riuscita, ma non impossibile nel medio periodo. Non potrà però avvenire con la vecchia, e ormai paralizzante – anzi produttrice dei “nuovi mostri” destri e sinistri – distinzione tra ideologie precise e rassicuranti. Vi sarà, come in tutti i periodi di nuova gestazione, una grande confusione; ma è “dal caos che nasce una stella”.

3 settembre