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I conti taroccati del Census Bureau

di movisol - 05/09/2006

 
Il Census Bureau, l’ufficio censimenti che è parte del dipartimento del Commercio e raccoglie i principali dati statistici sugli USA, ha prodotto il rapporto più importante dell’anno, sul reddito reale, la povertà, e l’assistenza sanitaria della popolazione USA. L’aggiornamento dei dati, contea per contea, è stato uno dei migliori, ma i criteri di analisi sono tra i più discutibili, a cominciare dall’applicazione dell’Indice dei prezzi al consumo (CPI) e dei criteri superati che definiscono la soglia della povertà. Il quadro economico falsato presentanto dal Census Bureau è stato prontamente sfruttato dai mezzi d’informazione del settore. Il rapporto è stato presentato al pubblico dal Census Bureau con una webcast il 29 agosto.

Persino adottando il Consumer Price Index (CPI) –– concepito appositamente per evadere i problemi –– il reddito derivante al lavoratore medio dall’attività che svolge è diminuito dell’1,8% nel 2005, per il quarto anno consecutivo. Per la lavoratrice media è diminuito dell’1,3%. Considerato che in ogni famiglia sono più di uno a lavorare e che per il 2005 sono state tenute fuori dal computo le entrate diverse dal reddito dell’attività lavorativa (rendite fiananziarie di vario tipo), il reddito familiare medio reale sarebbe aumentato dell’1,1%. A guardar bene però, questo aumento è dovuto al maggiore arricchimento delle fasce superiori di reddito, tanto che il 20% delle famiglie più abbienti nel 2005 ha incassato il 51,4% di tutto il reddito nazionale, una percentuale record. L’aumento è inoltre dovuto esclusivamente alle famiglie in cui il capofamiglia ha più di 65 anni. Tutte le altre famiglie hanno registrato un calo del reddito, in particolare quelle in cui il capofamiglia rientra nella fascia d’età dai 35-44 e 45-54 anni, la componente più essenziale della forza lavoro.

Ancora più esplicita la frode per quanto riguarda i livelli di povertà, che sarebbero rimasti immutati dal 2004, con un totale di 37 milioni. La soglia della povertà è stabilita a 19 mila dollari l’anno per una famiglia di quattro persone. Un esperto del Brookings Institute ha riferito all’EIR che per soddisfare le esigenze primarie, una famiglia di quattro persone dovrebbe disporre di un reddito di almeno 36 mila dollari.

L’aumento della povertà reale tra i bambini, ha aggiunto l’esperto, è aumentata del 10-12% e la ragione principale sta nella perdita di posti di lavoro ben remunerati nell’industria.

Il Census riferisce che nel 2005 la percentuale di coloro che non dispongono di assistenza sanitaria è passata dal 15,6 al 15,9 per cento, ovvero 46,6 milioni.

Si è accentuata la forbice del reddito. L’80% che compone le quattro fasce inferiori del reddito guadagna di meno. La perdita maggiore, dell’1,6%, colpisce la seconda fascia, quella tra il 21 ed il 40 per cento. Il 20% che compone la fascia più alta del reddito incassa l’1,2% in più del reddito complessivo.

Per quanto riguarda il CPI, l’Economist scrisse nel 2005: “Quando i prezzi petroliferi salirono, nel 1973-1974, Burns chiese agli economisti della Fed di eliminare il costo dell'energia dall'indice dei prezzi al consumo (CPI), per ottenere una misurazione meno distorta. Quando poi ci fu l'impennata dei prezzi alimentari, eliminarono anche quello dall'indice - fecero poi seguito le auto usate, i giocattoli, i gioielli, la casa e via di seguito, fino ad escludere circa la metà del paniere del CPI perché 'distorto' da forze esogene”.

Qualche testata importante non ha accettato la linea del Census Bureau. Il Baltimore Sun, ad esempio, ha titolato: “Mentre i benestanti sono diventati più ricchi, la classe lavoratrice ha perso terreno”. Il Detroit Free Press: “Il reddito medio sale in Michigan, e altrettanto fa la povertà”. Il Boston Herald contrappone alla tesi del rapporto, secondo cui nel Nordest vi sarebbe stato il maggiore aumento dei redditi familiari ed un presunto calo della povertà, il fatto che da mesi gli espropri delle case registrano aumenti tra il 50 ed il 100% nel Massachussets. Un terzo delle famiglie di Boston spende più della metà del reddito per la casa. Il Saginaw News riferisce che in sei anni il reddito medio nell’omonima contea del Michigan è diminuito di 5336 dollari, cioè del 15% mentre l’aumento della povertà “riflette la deindustrializzazione”.