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Le "buone intenzioni israeliane. Olmert rilancia l'espansione dei coloni in Cisgiordania

di redazione - 05/09/2006

 
Senza sosta proseguono i raid israeliani nella Striscia di Gaza, dove l´assedio dell´esercito si è rotto stamattina per poche ore per permettere degli approvvigionamenti minimi attraverso il valico di Karni. Nel campo profughi di Jebaliya cinque case sono state centrate da missili sparati da una squadriglia di elicotteri. L´obiettivo era la casa di un uomo di Fatah –il partito del presidente Abu Mazen - accusato di detenere armi.

Ma quello su cui più si dibatte lunedì a Ramallah come a Tel Aviv è la ripresa dei pieni di espansione edilizia nella finora più tranquilla Cisgiordania da parte del governo israeliano. Per la prima volta Olmert ha lanciato una gara di appalto per la costruzione di 700 nuove case in Cisgiordania, negli insediamenti di Maaleh Adumim (348 alloggi) e Betar Illit (342 alloggi), non molto distanti da Betlemme e Gerusalemme. Il bando del nuovo "statlement" del ministero dell'Edilizia è stato pubblicato lunedì sui giornali australiani.

L´unica altra lottizzazione autorizzata da Olmert avea riguardato un appalto molto minore, per la la costruzione di 98 case. Ma Olmert ha vinto le elezioni nell´aprile scorso presentando un programma incentrato invece sullo smantellamento di gran parte degli insediamenti in Cisgiordania, anche se il piano di ritiro è stato sospeso dopo la guerra in Libano. Olmert ha perr altro sempre ripetuto che Israele intende comunque mantenere le colonie più grandi, incluse Maaleh Adumim - davanti a Gerusalemme est cioè la parte palestinese di Gerusalemme - e Betar Illit vicino a Betlemme, insediamenti dove già vivono oltre 60mila persone. Ma adesso le potenzia addirittura. E l´atto non manca di essere duramente criticato dal fronte della pace, tanto in Israele quanto in Palestina.

Il leader del movimento israeliano Peace Now Oppenheimer accusa il governo Olmert di aver rinnegato le promesse elettorali, di condurre cioè un ampio ritiro in Cisgiordania e di sgomberare così decina di migliaia di coloni. Ha aggiunto che esiste il timore che il governo (di cui fa parte anche il partito laburista) autorizzi a posteriori l'estensione di avamposti illegali.«Invece che provvedere alle necessità della Galilea bombardata dagli Hezbollah, il governo Olmert dedica le risorse economiche alla Cisgiordania» ha polemicamente osservato Oppenheimer.

Dure critiche vengono anche da Saeb Erekat, consigliere delpresidente palestinese Abu Mazen, secondo cui il progetto di espansione in massa verso Gerusalemme e Betrlemme «mina tutti gli sforzi attuati per rilanciare il processo di pace», ha affermato Erekat. «Alla fine bisognerà scegliere tra gli insediamenti o la pace.Non si possono avere entrambi».

Fonte:http://www.unita.it/