Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Dissociazione molecolare per la distruzione dei rifiuti

Dissociazione molecolare per la distruzione dei rifiuti

di fare verde - 06/09/2006

Dissociazione molecolare per la distruzione dei rifiuti: prima riduzione, poi nuove tecnologie.

 

E' di ieri la notizia di un viaggio in Islanda di una delegazione dei Verdi per visitare un impianto di smaltimento di rifiuti tramite la "dissociazione molecolare" che, appunto, a parere dei Verdi, e' destinato a soppiantare definitivamente gli attuali inceneritori, considerati inquinanti e costosi.

Fare Verde ritiene che siano ammissibili, utili e comprensibili tutti gli sforzi per trovare nuove tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti, ma prima occorre adottare chiari provvedimenti legislativi per la loro riduzione a monte, come ad esempio, l'introduzione del vuoto a rendere.
Da tempo in uso in molti paesi del Nord Europa, il vuoto a rendere prevede una  cauzione di circa 20 centesimi per bottiglie di acqua, birra, bevande gassate, latte e consente una restituzione del vuoto da riutilizzare in più del 90% dei casi.
Solo dopo una raccolta differenziata portata ai massimi livelli possibili (la Provincia di Treviso viaggia da tempo su percentuali pari al 75%) e una forte riduzione di imballaggi inutili e prodotti usa e getta, si possono prendere in considerazione le soluzioni tecnologiche più innovative per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti residui.
Diversamente, si continua ad alimentare il sogno della "sparizione dei rifiuti" mediante gli ultimi ritrovati della scienza e della tecnica invece di richiamare cittadini e produttori alle loro responsabilità nella crescita esponenziale del totale dei rifiuti prodotti.
E' utile ricordare, nella 5° giornata mondiale contro l'incenerimento, che in Natura nulla si crea e nulla si distrugge: i rifiuti inceneriti, ad esempio, si trasformano semplicemente in qualcosa di più pericoloso per l'ambiente e di più complesso e costoso smaltimento. Parliamo di fumi, scorie di combustione, "ceneri volanti" trattenute dai filtri e perfino fanghi prodotti dai sistemi di abbattimento dei fumi.
Anche gli inceneritori di ultimissima generazione, proposti come "puliti", in realtà si limitano a bruciare i rifiuti a più alte temperature producendo polveri molto più sottili del famigerato PM10: queste "nanopolveri" non vengono rilevate dalle attuali centraline antinquinamento, ma si diffondono ugualmente e più pericolosamente nell'ambiente.

La "dissociazione molecolare" dei rifiuti può essere una tecnologia innovativa da prendere in considerazione, ma prima il Governo si impegni a promuovere la riduzione, il riutilizzo e il riciclo degli imballaggi. Ciò, unitamente al compostaggio della frazione organica dei rifiuti potrebbe rendere inutile da subito qualsiasi nuovo inceneritore e rendere razionale ed ecologico anche il ricorso a nuove tecnologie di smaltimento alternative all'incenerimento.

"L’attuale consumo di risorse e una produzione di rifiuti che superano largamente le capacità di rinnovamento della terra stanno ipotecando la vivibilità per le future generazioni": è l'appello alla responsabilità di ciascuno lanciato dalla Chiesa in occasione della "Giornata per la salvaguardia del Creato" che Fare Verde condivide e rilancia in occasione della 5° giornata mondiale contro l'incenerimento.

Di fronte ai 31.150.000 tonnellate di rifiuti prodotti nel 2004, con una crescita del 3,7% rispetto all'anno precedente, siamo tutti chiamati ad uno stile di vita più sobrio e responsabile. In un paese che si dice Cattolico, dovrebbe esserci un "impegno comune dei cristiani, quello di sviluppare ulteriormente uno stile di vita nel quale in contrapposizione al dominio della logica economica e alla costrizione al consumo sia accordato valore a una qualità della vita responsabile e sostenibile", come indicato dalla Conferenza Episcopale.

Fare Verde si augura, quindi, che i Verdi in futuro propongano nuove innovative tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti residui solo contestualmente ad un efficace, coraggioso e innovativo progetto di legge per la prevenzione dei rifiuti mediante l'introduzione del vuoto a rendere e l'eliminazione dell'usa e getta.