Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Il Governo Renzi/ Gentiloni consolida le sue relazioni con gli sceicchi e gli emiri del Golfo

Il Governo Renzi/ Gentiloni consolida le sue relazioni con gli sceicchi e gli emiri del Golfo

di Luciano Lago - 11/04/2016

Fonte: Controinformazione


Ministra Pinotti con Emiro Qatar

 

Il Governo Italiano, rappresentato da Matteo Renzi, Gentiloni (Esteri) e Pinotti (Difesa) , ha da poco riconfermato le sanzioni alla Siria, un paese che lotta disperatamente da 5 anni contro le orde terroriste islamiche, mentre lo stesso  Governo italiano consolida le relazioni con le Monarchie petrolifere del Golfo, gli “Stati canaglia”, finanziatori e ispiratori del terrorismo islamico salafita.
In particolare lo scorso 30 e 31 Marzo, la ministra della difesa Roberta Pinotti, in accordo con il suo premier,  si è recata in visita ufficiale a Doha, nel Qatar, dove ha incontrato il ministro per gli Affari della difesa Khalid bin Muhammad Al-Attiyar ed il consigliere militare dell’Emiro gen. Hamad bin Ali Al Attiyah. Nel corso delle riunioni è stata esaminata la cooperazione militare tra Italia e Qatar, la situazione generale delle crisi nella regione , con particolare attenzione ad Iraq, Siria e alla Libia, paesi dove il Qatar svolge un ruolo chiave, oltre a discutere di iniziative di collaborazione in settori industriali relativi ai sistemi d’arma.

 

La ministra Pinotti ed il suo capo fiorentino, non possono non sapere o fingere di non conoscere quale sia il “ruolo chiave” che svolge questo paese, assolutista e dittatoriale, nel finanziare, armare e sostenere i gruppi terroristi salafiti che operano in Siria ed in Iraq e le loro propaggini in altri paesi come Libano, Sudan e Somalia.

A questo proposito è noto che in Siria e in Libia l’emirato del Qatar ha direttamente appoggiato i gruppi ribelli jihadisti, sponsorizzati anche da americani ed europei, attraverso individui e organizzazioni autonome con base in Doha. Il Qatar ha finanziato e armato gruppi jihadisti e terroristici ed ogni volta che qualche governo  e l’ Onu hanno fatto presente il problema alle autorità, queste non hanno mai preso provvedimenti ed anzi hanno lasciato a piede libero gli accusati. Il ministero degli Affari religiosi continua a invitare imam estremisti nel paese, le persone accusate di aver raccolto e trasferito fondi ad al Qaeda, Jabhat al Nusra (la filiale siriana di al Qaeda) e all’Isis al massimo vengono arrestate per qualche settimana e poi rilasciate, e gli aiuti ufficiali dell’emirato in Libia e in Siria non vanno più agli alleati locali degli occidentali, ma ai Fratelli Musulmani e ai salafiti.

Ce ne sarebbe abbastanza per far considerare il Qatar uno “Stato canaglia” ma questo non accade perchè questo paese è uno stretto alleato degli USA, della Gran Bretagna, coopera strettamente con la NATO ed è in rapporti di business con tutti i paesi occidentali.

Nonostante questi precedenti, la ministra Pinotti ha diramato una nota del suo Ministero con cui ha fatto sapere che : “Italia e Qatar hanno avviato da tempo un dialogo e la visita del Ministro Pinotti ha contribuito a rafforzare i rapporti di cooperazione esistenti con il Paese del Golfo anche nel settore della formazione e dell’addestramento del personale militare”, riporta la nota del Ministero della Difesa italiano. “In particolare, il Ministro Pinotti ha espresso la sua soddisfazione per i risultati conseguiti a livello tecnico-militare con il Piano di Cooperazione sottoscritto a Doha alla fine dello scorso mese di gennaio”. Nei prossimi mesi, inoltre, presso la base aerea di Galatina, Lecce, sede del 61° Stormo dell’Aeronautica italiana, saranno avviate le attività di addestramento al volo per i piloti militari qatarini a bordo dei nuovi caccia-addestratori avanzati M-346 prodotti da Alenia-Aermacchi (Finmeccanica).
A seguito di tale addestramento, i piloti quatariani saranno ancora più abili e precisi nel centrare con le loro bombe le case, le scuole e gli ospedali dello Yemen, per distruggere quel disgraziato paese e piegare la resistenza della sua popolazione.

Gentiloni con ministro sauditaGentiloni con ministro saudita

Nel corso della missione in Qatar, Roberta Pinotti non ha mancato di recarsi in visita al salone espositivo internazionale DIMDEX 2016, organizzato dalle forze armate locali con cadenza biennale e riservato in particolare ai sistemi di guerra nel settore aeronavale. La ministra italiana, che fino a pochi mesi fa non distingueva un caccia da un missile (Vedi: La supercazzola del Ministro della Difesa Roberta Pinotti ) , adesso si è molto interessata alle ultime novità ed ha chiesto informazioni ai suoi assistenti circa l’efficacia dei nuovi sistemi d’armi presentati all’esposizione. Inoltre all’esposizione di Doha erano presenti le aziende di punta del comparto militare-industriale italiano e MBDA Missile Systems, società leader nella costruzione di missili e tecnologie avanzate, controllata da AIRBUS Group (37,5%), BAE Systems (37,5%) e la stessa Finmeccanica (25%) ha firmato un protocollo d’intesa per la fornitura alla marina militare del Qatar di alcune batterie missilistiche per la difesa costiera, il cui costo si aggira intorno ai 640 milioni di euro. “ Un bel contratto ed un ricco business, niente da dire.

La Ministra Pinotti non ha voluto prendere informazioni sulle attività che sta svolgendo in questo momento il Qatar ed in particolare sull’attiva collaborazione che sta sviluppando questo paese , assieme con l’Arabia Saudita, con gli Emirati Arabi R. , nelle operazioni di bombardamento sullo Yemen che hanno già prodotto alcune migliaia di vittime fra i civili e grandi distruzioni di case, scuole, ospedali  ed edifici pubblici in quel paese che ha avuto il torto di avere scelto un governo non gradito all’Arabia Saudita, al Qatar ed alle altre monarchie del Golfo.

Yemen, ospedale bombardato da aerei coalizione saudita-quatar emiratiYemen, ospedale bombardato da aerei coalizione saudita-quatar emirati

L’Arabia Saudita, il Qatar e le altre petromonarchie del Golfo hanno costituito una coalizione, con l’assistenza di USA e GB, per intervenire e schiacciare lo Yemen che risulta il più povero paese arabo della regione. Sono particolari che alla ministra della Difesa non interessano, visto che gli affari sono affari ed ai ricconi arabi del Golfo è meglio non fare domande indiscrete.

D’altra parte il Governo italiano, nei conflitti che si stanno svolgendo in Medio Oriente, ha scelto da quale parte stare, viste le sue alleanze nella NATO e la totale subordinanzione alle direttive USA: dalla parte degli Stati che fomentano terrorismo, destabilizzazione e creano conflitti, ovvero dalla parte di Arabia Saudita, Qatar, Emirati e Turchia, i diretti responsabili e mandanti dei vari conflitti che dilaniano la regione.

Peccato che le conseguenze nefaste di questi conflitti arrivino prima o poi anche sulle coste italiane. Questo però alla ministra Pinotti è meglio non dirlo perchè lei sta ancora studiando bene le caratteristiche dei sistemi d’arma e tutto il resto non è di sua competenza.