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Panama Papers: sospetto e inganno

di Christopher Balck - 11/04/2016

Fonte: Aurora sito


dae9a140-f829-11e5-b60e-3f87f579b6e2_unspecified-1Umberto Eco nel suo ultimo libro, Numero Zero, nel descrivere la realtà della manipolazione e dei media occidentali manipolati, a un direttore di giornale fa dire, “devi solo spacciare sospetti. Qualcuno è coinvolto in attività losche, e anche se non sappiamo quali, possiamo spaventarlo. Questo basta per i nostri scopi. Poi sui contanti, il nostro proprietario incasserà quando sarà il momento giusto”. E questo è esattamente ciò che accade con la comparsa contemporaneamente su tutti i media occidentali, il 3 aprile, di ciò che sono chiamati Panama Papers. La storia attribuita a un’oscura organizzazione chiamata Coalizione internazionale dei giornalisti investigativi (ICIJ), ha tutte le caratteristiche di un’operazione dei servizi segreti occidentali per tentare di sovvertire certi governi. L’obiettivo principale è, naturalmente, il Presidente Putin, per influenzarne le prossime elezioni e tentare ulteriormente di ritrarlo agli occhi dei popoli occidentali come un criminale. Ma obiettivi sono anche gli amministratori della FIFA, ancora molestati dal governo degli Stati Uniti per tenere la Russia fuori dai prossimi mondiali; Lionel Messi è uno dei migliori giocatori di calcio al mondo, forse perché rifiutò la richiesta delle figlie del presidente Obama di incontrarlo quando Obama visitò l’Argentina; Jackie Chan viene punito per il suo sostegno al Partito comunista cinese; e varie persone sono nella lista nera degli Stati Uniti per accordi con Corea democratica, Iran, Hezbollah, Siria e altri nemici degli USA. Vi è anche il presidente ucraino Poroshenko, forse per indicare che ne sono stanchi; il primo ministro dell’Islanda, costretto a dimettersi, senza dubbio per aver incarcerato banchieri, sequestratone le banche e dato al popolo una compensazione per le perdite subite nella crisi finanziaria del 2008; Hosni Mubaraq accusò gli Stati Uniti di cercare di rovesciarlo; Gheddafi assassinato, e Xi Jinping, il Presidente della Cina. Non ci sono statunitensi o capi della NATO, anche se il padre di David Cameron compare, forse uno schiaffo a Cameron per aver consentito il referendum in Gran Bretagna se restare nell’Unione Europea, riducendo l’influenza statunitense in Europa. In sostanza queste persone sono tutte considerate dal governo degli Stati Uniti nemici o critici, in un modo o nell’altro, o partner non più affidabili.

icij-320x310Il posizionamento immediato del Presidente Putin come primo bersaglio di tale storia, nonostante il fatto che non sia menzionato nei documenti insieme alla tempistica, portano un osservatore ragionevole a concludere che tali informazioni siano state diffuse non per informare, ma per sovvertire e screditare governi legittimi; ovvero è un’operazione di propaganda che utilizza informazioni che attraggono l’attenzione delle masse. I ricchi che nascondono denaro è sempre un buon modo per generare rabbia tra la gente e provocare disordini per destabilizzare i governi, come s’è visto in Islanda. Non importa se le informazioni siano vere o no. Alcune informazioni possono esserlo, ma lo studio legale dal quale sono state rubate fa capire che tale storia sia falsa. Ma non ha molta importanza, perché la storia è ciò che importa, e questo è tutto quello che la gente vede. Questa conclusione è tanto più ineludibile quando la vera natura dell’ICIJ si rivela. Per capire cosa sia tale storia, è importante sapere che l’ha diffusa, con chi è collegato e chi paga. La chiave è la lista dei membri del Consiglio consultivo, del Consiglio di Amministrazione e dei finanziatori dell’organizzazione madre, il Centro per l’Integrità Pubblica (CFPI). Il ICIJ afferma sul suo sito di essere un’organizzazione senza scopo di lucro, che tecnicamente può essere vero, ma evita di aggiungere che agisce per il profitto di coloro che lo finanziano e che controllano le sue operazioni. I finanziatori del CFPI sono il Fondo per la Democrazia, la Fondazione Carnegie, la Fondazione Ford, la Fondazione MacArthur, l’Open Society Foundations di George Soros, il Fondo dei fratelli Rockefeller, il Fondo della famiglia Rockefeller e molti altri dallo stesso pedigree. I donatori singoli sono persone come Paul Volcker, ex-presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti e molti altri dei potenti dell’élite aziendale e finanziaria degli Stati Uniti. Nel Consiglio consultivo vi sono Geoffrey Cowan, direttore di Voice of America, nominato dal presidente Clinton nel 1994, e nel 1994-96 direttore associato dell’United States Information Agency. Ora è presidente della Fondazione Annenberg che ospita i presidenti degli Stati Uniti nel ritiro in California, un doppione di Camp David, tra cui il presidente Obama. E’ anche membro del Council on Foreign Relations, il think tank statunitense a cui aderiscono diversi ex-capi della CIA, segretari di Stato e figure dei media, col ruolo di promuovere globalizzazione, libero scambio e altre politiche economiche ed estere vantaggiose per i ricchi e potenti degli USA. Il Consiglio consultivo comprende anche Hodding Carter III, ex-assistente del segretario di Stato del presidente Carter e poi giornalista dei principali media occidentali come BBC, ABC, CBC, CNN, NBC, PBS, Wall Street Journal, ed attuale presidente della Fondazione Knight. C’è Edith Everett, presidentessa della Gruntal and Company, una delle più antiche e grandi banche d’investimento di New York; Hebert Hafif, avvocato della dirigenza; Kathleen Hill Jamieson, preside dell’Annenberg School for Communication, esperta nell’uso dei media per scopi politici, come influenzare le elezioni politiche; e Sonia Jarvis, avvocatessa che lavorò con il presidente Clinton. Vi sono anche Harold Koh Hongji, consulente legale del dipartimento di Stato nel 2009-2013, nominato dal presidente Obama, e che nel marzo 2010 intervenne a sostegno della legittimità degli omicidi con i droni. C’è Charles Ogletree, professore di diritto di Harvard e amico intimo del presidente Obama; Allen Pusey, direttore dell’American Bar Association Journal; Ben Sherwood, co-presidente di Disney Media, ex-presidente di ABC News e altro membro del Council on Foreign Relations. Paul Volcker non solo è un sostenitore finanziario ma è anche presente nel Consiglio. A parte la posizione di ex-presidente della Federal Reserve (1979-1987), è stato anche presidente del Consiglio consultivo economico degli Stati Uniti, nominato dal Presidente Obama (2009-2011), ex-presidente della Commissione Trilaterale, ha lavorato per la Chase Manhattan Bank ed è molto vicino alla famiglia Rockefeller. Ci sono anche Harold Williams, ex-presidente dell’US Securities and Exchange Commission (1977-1981) e membro del consiglio di amministrazione di decine di aziende; William Julius Wilson, professore di sociologia presso Harvard e, non meno importante, Christiane Amanpour, a capo della propaganda di guerra della CNN, dove pochi giorni prima era apparsa recitando una farsa d’intervista a un membro dello staff del ICIJ sui Panama Papers, facendo finta di non saperne nulla. Infatti intervistava un membro della sua organizzazione, ma non l’ha mai detto agli spettatori. Per qualche motivo il suo nome non compare sul sito del CFPI ma appare nell’ultimo rapporto annuale dell’organizzazione, del 2014-15. Il Consiglio di Amministrazione comprende Peter Beale, ex-capo di CNN.com, ex-agente di Reuters, redattore del Times di Londra e direttore editoriale di Microsoft; così come Arianna Huffington, presidentessa del Post Media, e Bill Kovach, giornalista del New York Times, per citare solo alcune delle figure istituzionali presenti.
ICIJ supportersIl punto è questo, non si tratta di un gruppo scandalistico indipendente dedito a verità e democrazia, ma è un gruppo di propagandisti che, sotto la maschera del giornalismo, inganna per conto del governo e dei servizi segreti degli USA. Infatti, nella relazione annuale citano il presidente Obama che gli approva l’operato. A gennaio tale gruppo attaccò il governo della Cina con un’altra storia di “fughe” di documenti finanziari implicanti la leadership cinese, ed hanno ripreso tale storia, senza dubbio nell’ambito del “pivot in Cina”. Quindi avete le informazioni necessarie per capire, ma che CNN, The Guardian, la BBC, CBC, New York Times e tutto il resto si rifiutano di fornire per poter valutare correttamente la storia diffusa mondialmente dai media. Il ruolo dei media occidentali non è informare il pubblico ma, come dice Umberto Eco, “insegnare alla gente come pensare“, manipolando opinione e azione. La soppressione di tali informazioni è una menzogna e come un altro grande scrittore, José Saramago, scrisse, usano “la menzogna come arma, come avanguardia dei carri armati e dei cannoni, la menzogna su rovine e cadaveri, sulle miserabili e perennemente frustrate speranze dell’umanità”. È il caso che costoro siano denunciati per ciò che sono e siano chiamati a rispondere del raggiro verso le persone che pretendono di servire, quale peggiore crimine ci può essere che ingannare il popolo?Psyop-2016-04-06-at-11.23.20-PMChristopher Black è un avvocato penalista internazionale di Toronto e aderente della Law Society of Upper Canada, noto per vari importanti casi sui diritti umani e crimini di guerra, in esclusiva per la rivista on-line “New Eastern Outlook“.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora