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Bingo!: italiani in guerra (della NATO, con governo "pacifista")

di Enrico Piovesana - 20/09/2006

Nuova offensiva anti-talebana nell'ovest. Coinvolte forze del contingente italiano
Zona operazioneI soldati italiani sono impiegati in un’operazione militare, avviata ieri nella provincia occidentale di Farah “in risposta al crescente numero di attacchi terroristici” verificatisi nella zona: la stessa dove l’8 settembre quattro incursori della Marina Italiana (Comsubin) sono stati feriti in un’imboscata dei talebani.
La notizia è stata data oggi dal comandante Usa Michael Horan, capo delle operazioni di Isaf nella provincia occidentale di Farah.
L’operazione, nome in codice “Wyconda Pincer” (Tenaglia Wyconda – località del Missouri), interessa i distretti di Bala Baluk e Pusht-e Rod, e coinvolge truppe italiane, statunitensi, spagnole e afgane in un numero che non è stato reso noto.  
“Lo scopo di questa operazione – ha spiegato Horan – è coinvolgere i leader tribali locali allo scopo di migliorare la sicurezza nella provincia e opporsi alle forze talebane qui coinvolte in attività criminali e in attività di reclutamento”.
Ma sarà proprio così?
 
Stemma forze italiane in AfghanistanUn coinvolgimento limitato. Il caporale Giancarlo Ciaburro, addetto stampa del contingente italiano ad Herat, non nasconde un certo imbarazzo. “La diffusione di questa notizia da parte di Isaf è stata un grave errore perché dà luogo ad equivoci. Questa operazione di guerra contro i talebani e i narcotrafficanti locali è condotta esclusivamente dalle forze di polizia e dell’esercito afgano. Le forze Isaf si limitano ad attività di controllo e sorveglianza del territorio e di contatto con i leader delle comunità locali”.
Sulla zona delle operazioni, Ciaburro rivela che essa “si svolge a cavallo tra la zona di competenza del Comando Regionale Ovest, a guida italiana, e quella che ricade sotto il Comando Regionale Sud, a guida britannica. In pratica – spiega l’ufficiale – a cavallo delle province di Farah ed Helmand”. Quest’ultima è da quattro mesi zona di guerra tra talebani e forze Nato britanniche.
Sul numero dei militari italiani coinvolti nell’operazione, Ciaburro si limita a parlare delle “solite pattuglie che, come avviene da quando Isaf ha peso il comando delle operazioni nel sud, svolgono missioni di perlustrazioni a lungo raggio per garantire la sicurezza dei principali assi di comunicazione, in particolare della strada Kandahar-Herat”.
 
Alpini in AfghanistanTagliare le vie di fuga ai talebani. Il generale Fabio Mini, ex comandante della missione Nato in Kosovo, rincara la dose. “Questa operazione non è una novità. Non si differenzia dalle operazioni che i militari italiani stanno svolgendo a Farah già da diverso tempo, ovvero da quando è iniziata l’offensiva anti-talebana nelle vicine province di Helmand e Kandahar. Si tratta di operazioni di interdizione, ovvero di pattugliamento del territorio allo scopo di impedire ai talebani, in fuga dai bombardamenti, di scappare verso il confine iraniano. Cosa pensate che stessero facendo l’8 settembre, proprio nel distretto di Bala Baluk, i nostri incursori di Marina?”.