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Qualcuno svegli Padoa Schioppa: Gli imprenditori NON hanno in banca i soldi del tfr.

di Uriel - 13/10/2006

Fonte: wolfstep

 
 
 
Sembra di vedere la commedia degli idioti. Definire "idiotopoli" il governo attuale sarebbe un complimento per loro, e un insulto agli idioti.

Padoa Schioppa non capisce. Oh, di questo avevamo qualche sentore. Ma stavolta non capisce proprio.

Dice agli industriali: la manovra finanziaria, dandovi molto in termini di cuneo fiscale e investimenti, e' cosi' buona che in cambio la cosa del tfr dovrebbe apparirvi una sciocchezza.

Siccome guadagnate 20, che ve ne frega di dover sborsare 1?

La domanda appare sensata, quasi ingenua. Si potrebbe dire che Padoa Schioppa non sia idiota, ma soltanto "un po' naif".

Riprendiamo la frase naif cui sopra:

Siccome guadagnate 20, che ve ne frega di dover sborsare 1?

Prendiamo la prima parte: "siccome guadagnate 20".

Problema: CHI guadagna 20?

I dirigenti delle aziende quasi mai sono degli industriali, nel senso che non sono la proprieta'. Come avviene nelle economie moderne (moderno non e' sinonimo di buono e neanche di vitale, sia chiaro) si tratta di persone pagate dagli azionisti.

Ed ecco la risposta al nostro quesito: oggi chi dirige le aziende guadagna un lauto stipendio, ma non e' proprietario dell' utile. L'utile, quello che aumentera' con la finanziaria di Padoa Schioppa, va agli azionisti.

L'industria non guadagna. Quando va meglio, e' la proprieta' dell'industria a guadagnare. Ma la proprieta' dell'industria e' , in italia, particolarmente delle banche.

Quindi, quando l'industria guadagna, immediatamente le banche si gettano sulla torta e non lasciano nulla perche vogliono dividendi.

Quindi, il problema e': qualsiasi cosa faccia il governo che NON sia liberare l'industria dalle banche l'industria non guadagna. Mai.

Stabilito che con la finanziaria l'industria NON guadagna 20, rimane il problema: devono pagare 1.

Ma questa e' la sfiga. Gli imprenditori , quell' "1", non ce l'hanno!

Nell'immaginario popolare, l'imprenditur ha la villa, gira col machinùn, e quindi ha i soldi.

Qual'e' il problema se deve pagare il tfr all' INPS?

Il problema e' la realta' che sta dietro il ghigno cialtronesco dei nostri ganassa.

Nella realta', l'imprenditore e' un pezzente. Piu' povero di un dipendente qualsiasi. Ma conduce uno stile di vita superiore a quello del dipendente. Come fa, direte voi?

L'imprenditur lavora a debito con le banche. Ha un'azienda che fattura 100, e con quei 100 si presenta da 4 banche chiedendo 4 volte 80 di fido.


Ottiene cosi' 320 di debito, che rinnova in continuazione perche' l'azienda continua a fatturare. Ad un certo punto, tocca il fondo. E se la banca non gli alza il "castelletto", fa il botto e fallisce.

(questo spiega l'ondata di panico che arriva ad ogni fusione bancaria. I fessi temono che fondendosi le banche, la moltiplicazione dei fidi finisca. Non capiscono che la banca "A" sa benissimo che fido abbia il tipo dalla banca "B", per via della centrale di rischio. Credono cioe' di essere furbi e di aver fregato le banche.)

Dopodiche',  riapre.

Questo e' il ritratto del 60% degli imprenditori industriali italiani. I quali, ovviamente, non hanno la liquidita' necessaria per dare il tfr alle banche.

La vita al di sopra delle loro possibilita' che conducono gli risucchia tutti i soldi che hanno, e moltissimi arrivano alla pensione senza sapere a chi cedere l'azienda: i figli, CHE SANNO BENE COME SIA MESSA L'AZIENDA DI PAPA', non vogliono rilevarne i debiti.

I figli vedono benissimo che il padre sbianca quando vede scritto "banca X" sul cellulare che squilla. Sanno benissimo ce certe volte il papi si fa negare alle telefonate non per stare con la famiglia, ma perche' sa benissimo che il direttore di banca lo cerca per via di un assegno.E quindi non vogliono rilevare l'azienda di papi.

Ma il succo e' questo: non hanno una lira. Vivono facendo debiti che hanno come garanzia formale l'azienda e come garanzia informale gli immobili di famiglia.

Adesso arriva Padoa Schioppa e dice: caro imprenditur che hai 10 dipendenti, paga il tfr allo stato.Tutto di un botto.


Ora, se tali dipendenti si fossero licenziati uno ad uno, due spiccioli per il tfr l'imprenditur li trovava. Ma se il governo costringe l'imprenditur a dare il tfr di botto, quei soldi il nostro ganassa non ce li ha proprio!

Allora, quando Padoa Schioppa dice che "non capisce questa resistenza dagli industriali", i casi sono due: o dorme o e' un idiota.

Siccome non e' un idiota, ne deduco che dorma.


E quindi, per favore, svegliatelo. Gli imprenditori NON hanno in banca i soldi del tfr. Hanno solo "fido", cioe' DEBITI.

E la questione del tfr non fa altro che evidenziare lo stato di cialtronesca straccioneria griffata , il nulla che sta dietro lo stile di vita boccaccesco di questi ridicoli ganassa(*).

Uriel

(*)Ganassa e' un termine semidialettale lombardo, per indicare lo spaccone, quello che ha sempre il sorriso a 54 denti e la mascella in movimento, sia per mangiare che per vantarsi e sparare granderie.