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La scienza, la medicina e la sinistra credulona

di Michael Zezima - 03/11/2006

 
Persino il New York Times ha ammesso che le “reazioni impreviste ai medicinali, imputabili a dosi eccessive accidentali e a reazioni allergiche, spediscono ogni anno più di 700.000 americani al pronto soccorso”. Che fine hanno fatto i rivoluzionari della prevenzione, i predicatori di stili di vita più sani e di terapie alternative?

In una recente partita della National Football League americana, il "quarterback" dei ‘Tampa Bay Buccaneer’, Chris Simms, ha riportato una lesione alla milza: il giocatore è stato immediatamente ricoverato in ospedale, dove ha subito l'asportazione dell’organo, ed è ora in via di guarigione.

L’intervento, di cui si è tanto discusso negli Usa, ha spinto Robert N. Jenkins del St. Petersburg Times a dichiarare che, in realtà, il giocatore “della sua milza non aveva poi così bisogno”. In un articolo intitolato “Gli esseri umani hanno organi superflui”, Jenkins ha fatto notare che nessuno di noi ha bisogno di organi come l'appendice, la cistifellea, le tonsille, l’esofago, lo stomaco e le ghiandole surrenali, poiché è opinione ormai comunemente accettata che tali organi siano meramente “residuali”.

Ciò che mi interessa di più in questa sede non è tanto discutere la faccenda in sé, ma il fatto che in molti, fra cui i più cinici sinistroidi, possano leggere l’articolo di Jenkins e accettare le sue premesse senza battere ciglio.

Conosco persone così sospettose da pensare che lo scandalo Foley [l’imbarazzante vicenda che ha visto protagonista il repubblicano Mark Foley, ex deputato della Florida, reo di aver scambiato messaggi indecenti con stagisti minorenni del Congresso, NdT] sia stato divulgato dai repubblicani per distogliere l'attenzione dal fallimento in Iraq. Tuttavia, questi stessi imperterriti sospettosi non faticano a credere come realmente esistano degli scienziati che hanno stabilito che non abbiamo bisogno della milza. Provate a spiegar loro che Israele ha attaccato il Libano per il rapimento di due soldati e loro vi risponderanno a dovere.

Ma quanti di loro fanno domande, diciamo, sul bisogno degli esseri umani dotati di un sistema immunitario regolarmente funzionante di assumere vaccini carichi di formaldeide, mercurio, alluminio, cellule di animali malati, e niente meno che materiali geneticamente modificati?

I conteggi elettorali sono sistematicamente messi in discussione, quelli sì, ma mai si sente parlare dell'efficacia delle sperimentazioni animali: infatti, concentrarsi su un simile argomento significherebbe con certezza essere etichettati come "disumani" dai progressisti. Le stesse persone che non credono ci fossero passeggeri sui voli che hanno colpito le Torri Gemelle non hanno problemi a mangiare un pomodoro pieno di geni di platessa. Del resto, è certo che i cibi modificati geneticamente siano sicuri. Sono i soliti esperti a ricordarcelo.

Persino i radicali più sospettosi e miscredenti si intimidiscono in modo sorprendente davanti al mondo della scienza e della medicina. Credono senza problemi che il fluoruro nell’acqua, il mercurio nei denti, la carne degli animali e le radiazioni elettro-magnetiche dei cellulari non siano pericolosi.

Credono che la medicina occidentale sia indiscutibile: i nostri infallibili medici e scienziati sanno come combattere il cancro, il diabete e gli attacchi di cuore, conoscono perfettamente le cause di malattie come l'Aids. E quando un uomo in camice bianco arriva e prescrive una pillola, loro la buttano giù – insieme alla propria ragione.

Persino il New York Times, organo della propaganda ufficiale americana, ha ammesso che le “reazioni incontrollate ai medicinali, solitamente imputabili a dosi eccessive accidentali e a reazioni allergiche, spediscono ogni anno più di 700.000 americani al pronto soccorso”. Che fine hanno fatto i rivoluzionari della prevenzione, i predicatori di stili di vita più sani e di terapie alternative?

Potete risparmiarvi la fatica di spedirmi e-mail al vetriolo per spiegarmi perchè ho torto sulle questioni farmaceutiche, sui cellulari, su una qualsiasi delle problematiche menzionate prima o su quello che vi pare. Non è questo il punto.

Vi pongo una semplice domanda: se essere un dissidente in America significa non credere alle idee convenzionali e porre dubbi sulle questioni che la propaganda ufficiale continuamente ci impone, come mai tante persone di sinistra accettano senza proteste la linea delle multinazionali del farmaco?

C’è da chiedersi se non sia il cervello ad essere superfluo.



Michael Zezima (Mickey Z.) ha alle spalle un’esperienza ventennale come scrittore e giornalista. È autore di Nuoce gravemente ai luoghi comuni – Manuale di autodifesa intellettuale, Nuovi Mondi Media, 2005.
Potete trovare Mickey Z. su http://www.mickeyz.net/

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Fonte: Countercurrents
Traduzione a cura di Anna Lucca per Nuovi Mondi Media