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Irlanda: il passato scomodo. La polizia ha coperto decine di crimini dei paramilitari lealisti

di Alessandro Ursic - 24/01/2007

Passato scomodo
Un rapporto rivela: la polizia nordirlandese ha coperto decine di crimini dei paramilitari lealisti
Quello che molti cattolici nordirlandesi sospettavano da tempo è ora messo su carta, in un rapporto frutto di oltre tre anni di indagini: parte della polizia dell’Ulster proteggeva i paramilitari lealisti (protestanti) chiudendo gli occhi sui loro crimini, in cambio di soffiate utili. La rivelazione, contenuta in un documento pubblicato lunedì 22 gennaio, arriva in un momento politico delicato. A giorni è attesa una pronuncia definitiva del movimento repubblicano Sinn Fein sul suo appoggio alla polizia nordirlandese. Si tratta della chiave che potrebbe sbloccare le trattative per la formazione di un nuovo governo – con protestanti e cattolici assieme – cosa che spingerebbe Londra a ripristinare l’autonomia della provincia, sospesa nel 2002.
 
Nuala O'LoanLe conclusioni. Il rapporto, preparato dall’ombudsman della polizia, Nuala O’Loan, riguarda gli anni Novanta e parla di “collusione” tra la “sezione speciale” del Royal Ulster Constabulary (Ruc, l’ex nome della polizia nordirlandese) e i paramilitari dell’Ulster Volunteer Force (Uvf), uno dei gruppi lealisti fuorilegge che si batte affinché l’Ulster rimanga parte del Regno Unito. Nel periodo in questione, i militanti dell’Uvf commisero tra i 10 e i 15 omicidi con la copertura dello Special Branch del Ruc, che li utilizzava come informatori nel mondo della malavita locale. Oltre agli assassini, la protezione degli agenti speciali ha garantito l’immunità ai paramilitari da un’altra sessantina di crimini tra cui tentati omicidi, pestaggi punitivi, gambizzazioni, spaccio di droga, estorsioni. I poliziotti del Ruc distruggevano prove, conducevano interrogatori-farsa, e pagavano decine di migliaia di sterline i criminali-informatori per le loro soffiate.
 
Un agente del RucI vertici sapevano? L’indagine della O’Loan (una cattolica) è partita dall’omicidio nel 1997 di Raymond McCord, un 22enne protestante ex membro dell’Uvf, ucciso dai militanti del gruppo. Ma nonostante l’inchiesta sia relativa agli anni Novanta, la stessa O’Loan ha ammesso di temere che le pratiche da lei portate alla luce fossero più diffuse ed estese nel tempo. Il punto, come sempre in questi casi, è capire se i superiori sapevano. Secondo la ombudsman, non c’è dubbio: tutto ciò non sarebbe potuto accadere senza “la conoscenza e il sostegno” dei vertici più alti del Ruc. L’attenzione così si è subito spostata sull’allora capo della polizia, Ronnie Flanagan, che ha però detto qualsiasi coinvolgimento. Da più parti si stanno levando gli appelli al licenziamento di Flanagan, che per i meriti acquisiti sul lavoro è stato nominato “Sir” e ora è l’ispettore capo della polizia britannica: in pratica, controlla che le forze dell’ordine si comportino secondo gli standard. Se non paga lui, potrebbero non pagare neanche gli agenti coinvolti direttamente nella vicenda. Ogni tipo di prova, infatti, è stata insabbiata, e la O’Loan ha ammesso che iniziare dei procedimenti penali sarà difficile.
 
Un murales contro il Ruc, a BelfastUna forza discussa. In Irlanda del Nord, il Ruc è stato tradizionalmente percepito dai cattolici come una “forza di polizia protestante per una popolazione protestante”, un feudo dell’élite per mantenere lo status quo. Il ruolo del Constabulary è diventato particolarmente delicato con l’inizio dei Troubles, il periodo più sanguinoso del conflitto tra le due comunità, a partire dalla fine degli anni Sessanta: i paramilitari repubblicani facevano presto cambiare idea, a suon di violenze e intimidazioni, ai cattolici che avrebbero voluto indossare la divisa. E chi si batteva per la riunificazione dell’Irlanda ha sempre visto il Ruc come la longa manus di Londra nel conflitto, un tutore dell’ordine tutt’altro che imparziale. “Credo fermamente nel fatto che durante l’era Thatcher, questa collusione fosse approvata dai più alti livelli del governo britannico, e Tony Blair lo sa”, ha detto Martin McGuinness, numero due dello Sinn Fein ed ex comandante dell’Ira, commentando il rapporto O’Loan.
 
Gerry AdamsLa svolta dello Sinn Fein. Ma dal 2001 il Ruc è diventato il Police Service of Northern Ireland (Psni), una nuova forza di polizia che recluta molti più cattolici di una volta, tentando di togliersi di dosso l’etichetta del passato. La questione è diventata di primaria importanza politica, in vista dei tentativi di formare un nuovo governo tra protestanti e cattolici. Finora lo Sinn Fein, considerato il braccio politico dell’Ira, non ha mai riconosciuto ufficialmente il Psni, dando così un pretesto al Democratic Unionist Party per bloccare le trattative. A breve, però, la situazione dovrebbe sbloccarsi: domenica 28 gennaio si terrà un congresso dello Sinn Fein proprio per mettere ai voti il sostegno ufficiale al Psni. E’ previsto che vinca il sì, nonostante l’uscita del rapporto O’Loan. Anzi, anche grazie ad esso: per il leader Gerry Adams, le prove della collusione dimostrano che il suo partito deve partecipare al Psni, “per eliminare queste pratiche”. Per l’Irlanda del Nord sarebbe una definitiva pietra sopra il passato, e l’inizio di un futuro di cooperazione tra le due comunità. Ma bisogna fare in fretta: Londra ha dato tempo fino a marzo per la formazione di un nuovo governo.