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Amato, ovvero del feticismo del manganello

di Giorgio Mattiuzzo - 15/02/2007

Fonte: cronachedamileto.blogspot.com/

 
In quanti hanno sperato che con il governo di sinistra molte cose sarebbero cambiate? In meglio, beninteso... Molti lo hanno creduto. Illusi. Chi comanda ha sempre e solo una cosa in testa: togliersi da davanti chiunque gli possa rompere le scatole. E se serve il manganello, che manganello sia.


Prendiamo un esempio a caso (l'utile idiota, per capirci): Giuliano Amato.


La manifestazione di Vicenza di sabato prossimo, organizzata per protestare contro l'allargamento della base Nato attorno all'aeroporto Dal Molin, potrebbe essere l'occasione per una recrudescenza del clima di diffusa ostilità nei confronti della politica e delle forze dell'ordine.


Messaggio chiaro e semplice: protestate pure, che i manganelli sono in arrivo. Naturalmente non esiste niente di tutto questo, se non nel cervello di Amato e dei suoi compagni di merende. Però il messaggio in stile mafioso è molto efficace. Chissà chi gli scrive i discorsi?


Un appuntamento che, alla luce dei recenti fatti di cronaca negli stadi e degli arresti del gruppo di neobrigatisti - molti dei quali provenienti proprio dall'area dell'antagonismo veneto - scaturiti dall'inchiesta della procura di Milano, potrebbe finire col convogliare forme di odio e di violenza nei confronti degli agenti di polizia.


Ma guarda tu il caso! Prima, fortunosamente, un agente muore durante il servizio d'ordine agli stadi e i giornali parlano di “ordine pubblico”. Poi, dopo tre anni che filmano quattro imbecilli che vanno per campi a sparare al buio, decidono che è arrivato il momento di arrestarli. E insomma, come non fare due più due, e aspettarsi l'ira di Dio anche a Vicenza?


Per il responsabile del Viminale la manifestazione potrebbe essere l'occasione di «saldare spezzoni di ostilità nei confronti delle forze dell'ordine».


E perché mai dovrebbero fare ciò? Naturalmente non si sa. L'importante è dire una sciocchezza purchessia.


Un'inchesta che «ha avuto una lunga evoluzione», partita nell'agosto 2004, e per la quale sono state adottate procedure come il differimento di alcuni arresti che hanno consentito alle forze dell'ordine di raccogliere ulteriori elementi per definire al meglio il quadro di riferimento in cui il gruppo terroristico operava.


Non si capisce chi stia cercando di prendere per il culo... Hanno aspettato il momento buono per usare quattro dementi per i loro scopi anzi, per l'unico scopo che hanno: spaccare le teste alla gente, che non si deve permettere di contestare “la politica”. Che Dio li stramaledica!

Ma le idiozie non sono finite:


Amato ha evidenziato l'appartenenza ideologica degli arrestati alla cosiddetta «seconda posizione» delle Br, che teorizza una guerra allo Stato di lungo termine sostenuta da un forte radicamento nel territorio.


Certo, 19 persone in tutta Italia: un vero radicamento nel territorio. Ma chi credono di prendere per il culo?


Di qui i tentativi di avvicinare, mediante infiltrazioni, esponenti del mondo sindacale - in particolare la Cgil -, dei movimenti anti-Tav, dell'antagonismo e dei centri sociali. Di uno, in particolare: il Gramigna di Padova, frequentato da molti degli arrestati.


E il cerchio si chiude, signore e signori: siamo partiti con gli stadi e finiamo con i montanari della Val di Susa. Perfetto, non c'è che dire. E non è tanto il discorso di quel povero mentecatto di Amato, che ha vissuto a stretto contatto con ladri, tangentari e massoni assortiti per anni e dal quale quindi non ci si può aspettare nient'altro che queste rivoltanti parole in libertà. Il problema è quel cretino di giornalista che gli da pure corda: un intero articolo dedicato ai deliri di un imbecille, è da non crederci.


Parlando nello specifico dell'appartenenza di alcuni degli arrestati alla Cgil, Amato ha spiegato che la loro iscrizione al sindacato «è di lettura ambivalente: può trattarsi tanto di adesione di questi iscritti alla Cgil, tanto di infiltrazione nella Cgil da parte di quel gruppo. Non sono in grado di avvalorare l'una o l'altra di questa tesi, ma vanno tenute in conto entrambe come possibili spiegazioni».


E allora stai zitto, cretino! E magari, nel frattempo, vai a farti un giro fuori dai piedi per una decina di anni, per la miseria.


Aspettate, perché mica è finita qui... ci sono anche gli anarchici, quelli che hanno ammazzato il Re, sempre loro...


Secondo il ministro, «c'è una rete terroristica non particolarmente estesa ma di cui dobbiamo tenere conto...


Ma se hai appena detto che sono radicati nel territorio peggio che la Chiesa, cretino!


...E' il momento di esprimere gratitudine a forze dell'ordine ma anche di contare su di loro affinché l'azione non si fermi perché c'è ancora qualcosa che si agita attorno a coloro che si volevano rendere protagonisti di azioni militari...


Magari possiamo abbatterla a forza di manganellate in faccia, che ne dici Amato? Ti piace l'idea? Come ai bei tempi di Napoli e Genova, quando la polizia l'aveva addestrata il tuo Governo dei miei stivali?


...Per non parlare degli anarco-insurrezionalisti che rappresentano, in parallelo, una ulteriore fonte di problemi. A cui però siamo sicuramente in grado di fare fronte».


Certo, a manganellate sulla testa, oppure creando false prove, o magari sparando contro i pericolosi lanciatori di estintori. Amato, ce le puoi raccontare tutte, dalla prima all'ultima, le tue cazzate: abbiamo visto bene come avete addestrato gli agenti di sicurezza a Genova, siamo sicuri che non mancherete di ripetere il sistema di controllo. Per cinque anni ha funzionato, adesso c'è bisogno del richiamino, come per il vaccino.

Intanto però quei quattro imbecilli della sinistra antagonista a 20000 euro al mese col cazzo che si presentano in pubblico, sabato, a protestare contro il governo cattivo. Loro sì che hanno fiutato l'aria che tira.