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Barack O’Bilderberg: Scegliersi il Presidente

di Andrew G. Marshall - 13/06/2008

 

 

 

Un passo indietro al Bilderberg

 

Domenica 8 Giugno 2008 è stato l’ultimo giorno del meeting annuale del gruppo Bilderberg, che si è svolto a Chantilly, in Virginia. Il gruppo “Amici Americani del Bilderberg”, che stila la lista degli invitati al mettine, ha rilasciato un comunicato stampa prima dell’inizio dei lavori quest’anno. Si afferma che “la Conferenza tratterà principalmente i temi di un mondo libero dal nucleare, del cyber terrorismo, dell’Africa, della Russia, della finanza, del protezionismo, dei rapporti USA-Europa, dell’Afghanistan, del Pakistan, dell’Islam e dell’Iran. Si attendono circa 140 partecipanti”.

Il Bilderberg, che si riunisce una volta l’anno sin dal 1954, è un gruppo altamente segreto di “thin tank” e qualcuno afferma che vi partecipino i rappresentanti più importanti della politica europea e americana. Fu fondato da Joseph Retinger, dal Principe Bernhard dei Paesi Bassi e dal Primo Ministro belga Paul van Zeeland.

Il Comitato Direttivo del Bilderberg, composto da circa 30 membri (con una lista segreta), decise “di invitare ogni anno le 100 personalità più potenti dell’Europa e del Nord America, nel segreto di alberghi a 5 stelle. Il gruppo mantiene la più assoluta segretezza: ciò che si dice ad una riunione del Bildeberg, rimane all’interno del Bildeberg”.

Solitamente, si riunisce per 3 anni di fila in Europa ed il quarto in Nord America. Ma l’ultima nel Nord America si era tenuta nel 2006 a Ottawa. Quindi, perché hanno rotto la tradizione, organizzandola negli Stati Uniti quest’anno? Le speculazioni abbondano circa discussioni su un possibile attacco contro l'Iran, crisi finanziaria mondiale con epicentro gli Stati Uniti, come pure le attuali elezioni presidenziali negli Stati Uniti.

Il Bilderberg è da tempo un importante forum per far incontrare i politici occidentali con la elite finanziaria: i leaders delle corporazioni multinazionali, le banche internazionali, le istituzioni finanziarie mondiali, istituzioni governative, “think tank”, e soggetti singoli estremamente potenti, come Rockfeller o monarchi europei, tra i quali la Regina Beatrice di Olanda, figlia di un membro fondatore (il Principe Bernard), la Regina Sofia e il Re Juan Carlos di Spagna.

Citando il “The Globe and Mail”, anche i Primi Ministri Canadesi hanno partecipato alle riunioni come ospiti in passato (spesso poco prima di diventare Primi Ministri), tra questi Pierre Trudeau, Jean Chretien, Paul Martin and Stephen Harpe.

Tony Blair, che è appena stato incaricato di stabilire il “nuovo ordine mondiale”, ha partecipato alle riunione del Bilderberg, prima di diventare Primo Ministro, proprio come l’attuale Premier, Gordon Brown.

Cosa molto interessante è che, secondo quanto riportato dal “Washington Post”, Vernon E. Jordan, un dirigente statunitense molto potente, che siede nei consigli direttivi di società come American Express, Xerox, J.C. Penney, Dow Jones, e Sara Lee, giusto per citarne qualcuna, sia un ottimo amico dell’ex Presidente Bill Clinton. Ad ogni modo, “è stato Jordan a presentare l’allora Governatore ai leaders mondiali, durante l’annuale riunione del Bilderberg, tenutasi in Germania nel 1991. Vi erano moltissimi Governatori presenti in quell’occasione, ma solo Clinton fu preso sul serio, perché presentato da Jordan”. Subito dopo, Clinton divenne Presidente degli Stati Uniti!

 

Barack e il Bilderberg

 

Recentemente, ci sono stati molti dibattiti circa la possibilità che Barack Obama abbia partecipato alla riunione del Bilderberg in Virginia. Queste voci sono notevolmente aumentate dopo che Barack Obama e Hillary Clinton hanno reso noto un loro incontro riservato, tenutosi proprio in Virginia.

Come ha riportato “AP”, “i giornalisti che viaggiano al seguito di Obama, hanno pensato che qualcosa fosse successo tra i due, quando sono arrivati all’ aeroporto internazionale Dulles, dopo un evento in Nord Virginia, e si sono resi conto che Obama non era sull’aereo. Hanno chiesto spiegazioni su dove fosse il Senatore dell’Illinois, ma (il portavoce di Obama, Robert) Gibbs ha sorriso e si è rifiutato di rispondere”.

La stampa al seguito di Obama non è stata informata dell’incontro segreto, fin quando l’aereo che si presumeva lo trasportasse stava atterrando, suscitando molte domande arrabbiate da parte dei giornalisti al portavoce Robert Gibbs. Un reporter ha chiesto “come mai non ci è stato detto nulla del meeting finché non siamo stati sull’aereo e questo aveva già le porte chiuse?”. Gli è stato risposto che “il Senatore Obama aveva il desiderio di realizzare alcuni meetings e gli altri hanno espresso la volontà che ciò avvenisse in modo molto discreto, e questo è quello che stiamo facendo”. Poi è stato chiesto se “ci saranno altri meeting stanotte, e se incontrerà più persone”, Gibbs ha risposto: “non ho intenzione di fornire ulteriori dettagli circa i meetings in questione”. Più tardi ha ribadito che “c’era la volontà di tenere delle riunioni con delle persone che hanno espresso il desiderio che ciò avvenisse in modo molto discreto”.

Venerdì 6 Giugno, è stato riportato che Jim Tucker, un esperto del Bilderberg, ha “contattato l’ufficio di Obama per chiedere se avesse partecipato alla riunione del Bilderberg. Un portavoce del Senatore si è rifiutato di parlare dell’argomento, senza smentire che Obama abbia incontrato effettivamente il Bilderberg”.

 

Il Bilderberg sceglie il Vice Presidente di Obama

 

Come ha riportato il “Financial Times” a Marzo di questo anno, Barack Obama ha incontrato James A. Johnson, ex Direttore Esecutivo della Fannie Mae( la principale società non bancaria che offre servizi finanziari al mondo, NdT), “per compilare una lista di possibili Vice Presidenti”. Un piccolo elenco di nomi è stato commentato nell’articolo, che comprendeva oltre a Hillary Clinton, “Jim Webb, l’es Segretario della Marina, veterano del Vietnam e Governatore della Virginia; John Edwards, l’ex candidato alla Vicepresidenza nel 2004; Ted Strickland, il Governatore dell’Ohio; e Kathleen Sebelius, il Governatore del Kansas”. Altri potenziali nominativi potrebbero essere “Sam Nunn, l’ex Presidente della Commissione del Senato per i Servizi Militari; e Wesley Clark, l’ex capo della Nato in Europa”.

James A. Johnson, Vice Presidente della Perseus, una importante banca commerciale, è anche un membro direttivo della “Goldman Sachs”, del “Forestar Real Estate Group Inc”, del “KB Home”, della “Target Corporation “e del “UnitedHealth Group Inc”; inoltre è un membro del “American Friends of Bilderberg”, del “Consiglio per gli Affari Esteri”, della “Trilateral Commission” e membro onorario della “Brookings Institution”.

Tra gli invitati più importanti alla riunione del Bilderberg, figura Kathleen Sebelius, il Governatore del Kansas, che è presente nella lista dei papabili Vicepresidenti di Johnson, così come riportato dal “Financial Times”. Infatti Kathleen Sebelius è l’unica delle persone della lista che figura ufficialmente come partecipante alla riunione del gruppo Bilderberg. Che sia un segnale che sia lei la “prescelta”? Il tempo ce lo dirà.

Comunque, un altro Democratico era presente alla convention. Si tratta di Tom Daschle, forse potrebbe essere un suo ritorno in politica.

 

Non dimentichiamoci di Mc Cain

 

Solo perché la grande popolarità di Obama sta oscurando quella di Mc Cain, questo non significa che possiamo ignorare l’altro candidato.

Dopo tutto, l’elite non tralascia mai nessun candidato, e infatti, fa sì di averli entrambi nelle proprie mani. Tra gli invitati al meeting del Bilderberg di questo anni, c’erano il Governatore Repubblicano del Sud Carolina, Mark Sanford, il Segretario di Stato Condoleeza Rice, che potrebbe essere un’ottima scelta per Mc Cain, nella battaglia contro il primo candidato presidente “nero” della storia.

Mc Cain, inoltre, ha già ricevuto il benestare dall’ex Segretario di Stato, Henry Kissinger, dal Generale Alexander Haig, da Lawrence Eagleburger e da George P. Shultz. Non c’erano uomini della pari influenza di Kissinger e di Shultz, alla riunione di questo anno.

Cosa interessante da notare è che George P. Shultz “è da tempo vicino alla presidenza Bush, avendo presentato Condolleza Rice alla Hoover Instituion nel 1998”.  “Condi” potrebbe essere in procinto di entrare nel giro che conta, o era solamente al meeting per chiacchierare di politica estera?

E’ anche importante sottolineare che Mc Cain ha un incaricato di trovare fondi per la campagna a Londra, il quale è stato ospite a un evento organizzato“da Lord Rotschild (Ordine al Merito e Cavaliere della Grande Croce dell’Impero Britannico), e di Nathaniel Rotschild”.

Il “Washington Post” riferisce che “i biglietti d’ingresso costavano tra i 1.000 e i 2.300 dollari.

 Il “Post” inoltre riferisce che “gli organizzatori si sono rifiutati di parlare della raccolta fondi e di quanto denaro è stato raccolto, cosa appena accennata da Mc Cain. Un invitato ha detto che c’erano circa 100 persona alla cena. Se tutti hanno versato il massimo, l’evento avrebbe fruttato 230.000 dollari per la campagna elettorale”

 

tratto da www.globalresearch.ca.

tradotto da Manuel Zanarini