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Nomenclatura intellettuale ignorante su scienza e filosofia

di Fabrizio Fratus - 20/11/2009

Fonte: antidarwin


In Italia, si sa, la cultura passa solo tramite una certa cerchia di accademici e se non si è della “cricca” evidentemente non si può avere nessun tipo di risonanza culturale; sono i fatti a constatarlo, oggi il dibattito culturale in Italia è morto e sepolto. Domina il pensiero unico che è sostenuto proprio da coloro che lo contestano a livello mondiale.

In tutti i campi vi è una nomenclatura intellettuale autoreferenziale organizzata a tal punto che ogni questione o ipotesi non condivisa viene automaticamente oscurata e derisa. È una scuola che nasce lontano ed è crescita nell’indifferenza relegando oggi l’Italia al provincialismo culturale.

Nel mondo si dibatte e si discute su evoluzionismo e Intelligetn Designer, su Neodarwinismo e neocreazionismo, su ateismo e teismo… in Italia no.  Appena qualcuno fa notare che la teoria di Darwin è in crisi in America, in Europa, in Russia etc. la nomenclatura intellettuale si chiede a riccio e dà dell’imbecille a coloro che fanno notare un dato evidente a tutti, cioè  che le scoperte scientifiche hanno sviluppato correnti di pensiero che negano “l’ideologia naturalista”.

Già il solo fatto che la teoria di Darwin è sostenuta da 14 teorie diverse di cui molte che si contraddicono tra loro dovrebbe fare riflettere.

La cosa che ci interessa però è fare notare come l’argomento, nel resto del mondo, sia di attualità. Solo 5 anni addietro, precisamente nel 2004, uno dei più famosi atei al mondo, se non il più importante in quanto ha trattato l’argomento sull’ateismo in moltissimi suoi libri costruendone un sistema di pensiero, ha cambiato la sua visione del mondo: da ateo a teista.

Seguace del principio socratico di “seguire l’evidenza ovunque essa porti” si è convertito al teismo dichiarando che l’evidenza conduce a Dio e solo l’idea di un progettista può spiegare l’esistenza del creato e la complessità irriducibile dell’esistente.

Parlo del filosofo Antony Flew che ha svolto un “pellegrinaggio della ragione che lo ha condotto dall’ateismo a Dio” come ha detto John Polkinghorne autore del testo “credere in Dio nell’età della scienza. Flew, autorevolissimo filosofo in tutto il mondo, nel suo ultimo libro “Dio Esiste” nel capitolo il “nuovo ateismo” ha rimesso al proprio posto il pensiero di studiosi come Dawkins e Dannet sostenendo che sono rimasti a ragionare con la logica del Circolo di Vienna e quindi del positivismo logico, ormai decisamente superato.

Antony Flew fa infuriare gli atei. Flew ha cambiato la posizione con la forza del ragionamento e analizzando le scoperte scientifiche. Nel suo libro spiega dettagliatamente come le nuove scoperte possono ricondurre solamente a Dio e come la logica non possa sostenere nessun tipo di ateismo. Una rivoluzione.

Il 9 dicembre del 2004 l’agenzia di stampa Associated Press apri la notizia con il seguente titolo: “Famoso ateo ora crede in Dio: uno dei principali atei del mondo ora crede in Dio basandosi sull’evidenza scientifica”;un colpo micidiale all’Ateismo.

Ma in Italia, la notizia, non è stata divulgata, si è letto qualcosa ma senza nessun commento… meglio fare dimenticare subito la notizia, mica che poi si apra un dibattito sull’argomento… mica che si decida di discutere su una certezza come la teoria di Darwin e l’ateismo.
Flew è l’autore di testi “sacri” per tutti gli atei come: Theology an Falsification, God and Philosophy e the Presumption of Atheism. Se B. Russell è sicuramente il più famoso ateo che noi conosciamo è anche colui che non ha scritto quasi nulla sull’ateismo al contrario di Flew che sull’ateismo ha costruito un vero e proprio sistema di pensiero.

Ma non solo Flew è argomento su cui aprire un dibattito. In tutto il mondo è ormai di attualità la discussione sul”progetto intelligente” dell’universo e del creato. Lo stesso J. Barrow, fisico di fama mondiale e premio Templeton nel 2006, ha dichiarato durante una discussione, riferendosi a Dawkins:

  “hai dei problemi con queste idee (origine dell’universo e scienza), Richard, perché non sei veramente uno scienziato. Sei un biologo” continuando con “i biologi hanno una comprensione limitata ed intuitiva della complessità. Sono bloccati su un conflitto ereditato dal diciannovesimo secolo e s’interessano solo dei risultati, di ciò che trionfa sugli altri. Ma i risultati non dicono praticamente nulla delle leggi che governano l’universo. [1]

 Sulla stessa linea di pensiero troviamo anche Paul Davies che con Barrow ha sviluppato le intuizioni di Einstein e altri scienziati con la teoria sulla relazione tra la razionalità della natura e la mente di Dio.

L’elenco di scienziati teisti è lungo, lunghissimo e sono, per la maggior parte i migliori nel loro campo… come mai in Italia si dice che la scienza nega Dio? Non mi sembra assolutamente che gli scienziati italiani e la nomenclatura intellettuale del nostro speciale paese abbia fatto scoperte che neghino l’esistenza di Dio confutando le scoperte che in tutto il mondo portano gli scienziati a pensare ad una mente divina.

Andiamo controcorrente restando esclusi dal dibattito culturale mondiale. Non seguiamo le prove e i dati scientifici; “non seguiamo l’evidenza ovunque essa porti”. In Italia si seguono le interpretazioni che sono frutto da pre-giudizio ideologico prodotto da una sub-cultura morta e sepolta da ormai molto tempo. Siamo ancora figli dell’ideologia dell’800. La nostra nomenclatura scientifica non segue l’evidenza del progetto come hanno fatto e  fanno i più grandi scienziati della storia. In Italia non si parla di della teoria dei fisici denominata “MENTE DIVINA”. Il dibattito è negato e la “ragione” è lasciata a divulgatori come Piero Angela e Cecchi Paone che sicuramente sono preparati e attendibili come Flew, Davies, Barrwos, Collins, Penrose e tanti tanti altri….

 [1] Julio Vittullo-Martin, A Scientist’s Scientist www.templeton.org/milestones/milestones_2006-04.asp