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Allarme: l'Egemone sta perdendo la foglia di fico

di Piero Pagliani - 23/03/2020

Allarme: l'Egemone sta perdendo la foglia di fico

Fonte: Piero Pagliani

Il Financial Times ha “rivelato” l'esistenza di un dossier riservato della UE su supposte notizie false sul cornavirus messe in giro dalla Russia ai fini di sovvertire l'Europa.
https://www.corriere.it/…/coronavirus-l-allarme-europei-rus…
Alcune considerazioni si impongono.
0) Non si capisce perché la Russia dovrebbe voler sovvertire l'Europa. Crederci è un mistero della fede.
1) Ogni volta che c'è una difficoltà, di qualsiasi tipo, dalle elezioni perse dalla Clinton al coronavirus passando per l'unghia incarnita, si cerca nella Russia il colpevole o un complice. E' un riflesso condizionato, una specie di protocollo al quale occorre attenersi, superando persino i limiti di credibilità della guerra di menzogne, o meglio delle menzogne di guerra, del periodo della Guerra Fredda.
2) In realtà si sa benissimo che lo stesso governo russo è alle prese con la divulgazione in rete di notizie false sul coronavirus. Quei pochi osservatori occidentali che ne parlano, però classificano questa battaglia come “censura illiberale”. Ohibò, la censura, liberale evidentemente, la si può fare solo da noi.
3) Di passaggio faccio notare che nell'articolo del Financial Times queste supposte false notizie russe sono paragonate a quelle, sempre supposte false, riguardanti gli Elmetti Bianchi in Siria. In realtà che gli Elmetti Bianchi altro non siano che un reparto di public relations specializzato nella fabbrica di falsità, dipendente da al Qaida e dai servizi segreti Nato, è un fatto comprovato da documentazioni di ogni tipo e provenienti più che altro da giornalisti investigativi occidentali: foto, finanziamenti, ammissioni dei suoi membri, nomi, collegamenti, filmati. Per non parlare del fatto che sono stati fondati, guarda un po', da un ex agente di sua Maestà britannica, morto in modo misterioso lo scorso anno a Istanbul. Tutto questo è talmente documentato che la loro ventilata nomination al Nobel Alternativo per la Pace, nomination sponsorizzata da George Clooney, è stata rattamente e quattamente ritirata quando questi giornalisti investigativi (in generale britannici, australiani, canadesi e statunitensi) hanno per l'occasione iniziato a tirar fuori alcuni libri paga di agenzie dipendenti dal Dipartimento di Stato, le decapitazioni di bambini di questi "salvatori", le fucilazioni e i loro numerosi altri crimini contro i civili, e gli “staged chemical attacks” condotti da questi “angeli bianchi”. Non se ne è più parlato, nemmeno del famoso documentario agiografico finanziato da Clooney.
Che dire allora di questa storia del coronavirus sfruttato dai Russi? La solita pagliacciata? Io non penso. Io penso che sia un modo obliquo per lanciare un allarme. Gli USA in questa crisi hanno lasciato gli alleati europei da soli. Anzi, li hanno persino fatti infuriare con la pretesa di avere l'esclusiva sul prossimo vaccino. La situazione si è tesa talmente che lo stesso quotidiano La Repubblica, filo statunitense e filo atlantista, ha commentato con malcelato disgusto la partenza con un aereo statunitense militare dalla base di Aviano con a bordo 500.000 tamponi prodotti da una ditta di Brescia, cioè di una città particolarmente martoriata dal virus. Ora, può darsi benissimo che non sia un gran danno o addirittura non sia per nulla un danno, come alcuni sostengono, ma in tal caso è ancora più significativo il tono ostile dell'articolo di questo giornale di solito scodinzolante filoatlantista (https://www.repubblica.it/…/coronavirus_tamponi_da_brescia…/).
Al contrario la Cina è da subito accorsa in nostro aiuto e adesso lo stanno facendo Cuba e la Russia con importanti aiuti in materiali e personale specializzato.
https://www.tgcom24.mediaset.it/…/coronavirus-mobilitazione…
Gli ambienti di Bruxelles, legati a quelli della Nato, mi immagino quindi che siano attoniti. Hanno paura delle ricadute politiche e geopolitiche di quanto avviene e soprattutto del crollo verticale di presa egemonica (cioè legata al consenso e all'identificazione di interessi comuni) della ormai solo sedicente potenza egemone, crollo dovuto al suo comportamento nei confronti della crisi sanitaria proprio mentre gli ex interessi comuni con la crisi economica già si stavano sempre più differenziando e separando.
Da qui l'allarme: attenzione, o Egemone, che la tua egemonia sta andando in frantumi.
Essendo quello dell'egemonia un fenomeno che si elabora prevalentemente a livello ideologico, non stupisce allora che la metafora siano le "fake news".
Sono quegli ambienti che speravanonella vittoria della Clinton perché in lei vedevano, per l'appunto, la possibilità che potesse riunire i brandelli di egemonia del signore imperiale, un poì come aveva fatto, maldestramente, Obama e che adesso sperano in Biden. Ma è un puro desiderio, perché Obama è stato l'ultimo bluff possibile, l'ultimo gioco di prestigio che nessun mago potrà più ripetere, per quanto abile possa essere (e Biden mi sembra ancora meno abile della spaventosa Clinton). Sono le grandi svolte che fanno ripetere le tragedie in forma di farsa (per quanto sangue ci si impegni a gettare sul palcoscenico).
E sempre le grandi svolte epocali sono state accompagnate da crisi naturali. O perché queste hanno innescato i cambiamenti o perché li hanno accelerati. Chi veramente conosce la Storia, e oltre alle date e agli attori convenzionali dei grandi cambiamenti conosce la storia non convenzionale delle svolte epocali, questo lo sa benissimo. Ed è perfettamente logico, perché l'uomo fa parte della natura, anche se c'è il vezzo e il vizio da parte degli intellettuali di pensare che si nutra solo di idee e si muova esclusivamente in base a delle idee.
Purtroppo i marxisti troppo spesso sono dei capiscuola in questa attitudine - al pari, anche se in modo diverso, degli “scienziati economici” borghesi - perché sovrasemplificano un'esposizione dei processi storici che Marx stesso riconosceva aver già dovuto semplificare (e in passi cruciali ha segnalato questo problema). Per cui, in barba al materialismo storico, si riferiscono spesso al totem di un conflitto tra un capitale e un lavoro che non si capisce se stanno sulla Terra e si nutrono di cose materiali e sono partecipi di tutte le contraddizioni di questa Terra, e tra di esse quelle della geografia, della fisica e della biologia, (contraddizioni che a noi arrivano sempre sotto forma di fenomeni politici e sociali) oppure volteggiano tra i cherubini sulle nuvole e si nutrono d'aria. Un metafisico conflitto tra un metafisico capitale e un metafisico lavoro.
Il famoso “capitalismo immateriale” (che sta alla finanziarizzazione come la toma sta per Roma) è stato il parto più stravagante di questa attitudine. Non se ne parla più.
Il “sono tutti cattivi”, non ci sono aggressori da una parte e vittime dall'altra, è un altro esito di questa attitudine metafisica. Un esito pilatesco, comodo, piagnucoloso ma smerciabile con successo. E' infatti un esito che è molto ben accetto e coltivato proprio dagli aggressori. Potete atteggiarvi a ultrarivoluzionario, a castigamatti, a Robin Hood, ad acerrimo nemico del sistema, ma state tranquilli che se dite che sono tutti cattivi i lacché dei veri cattivi vi apriranno tutte le porte, vi faranno scrivere sui giornali mainstream e vi inviteranno in televisione in prima serata. In Italia gli unici ad arrabbiarsi del vostro invito sarebbero la Meloni e Salvini perché il loro risibile e becero anticomunismo (anch'esso metafisico) non gli fa capire ancora bene il gioco.
Provate invece a distinguere tra aggressori e aggrediti e vi va bene se non vi fanno la pelle.
Come minimo vi accuseranno, per l'appunto, di propagare fake news da far sanzionare da parte di solerti funzionari del Ministero della Verità.
Purtroppo uno degli esiti di questa crisi sanitaria poterebbe essere un mondo ancora più orwelliano.