Basta con la presunzione occidentale di dettare le regole del gioco globali
di Antonio Catalano - 09/10/2025
Fonte: Antonio Catalano
La voce della Russia è oscurata, si parla di essa solo in termini mistificatori e propagandistici, val quindi la pena di ascoltarla direttamente attraverso le parole del suo presidente Putin, pronunciate all’ultimo Forum internazionale di Valdai a Sochi, il XXII. Si riportano i passaggi più significativi, chi voglia ascoltare l’intero discorso clicchi sul link riportato in fondo.
Il nostro Paese, nel tentativo di eliminare i motivi di scontro di blocco e di creare uno spazio di sicurezza comune, ha addirittura dichiarato due volte la nostra disponibilità ad unirsi alla Nato, per la prima volta nel 1954 durante l’era sovietica, la seconda volta durante la visita del presidente Usa Clinton. Entrambe le volte abbiamo ricevuto un rifiuto netto. Eravamo pronti a un lavoro congiunto, a passaggi non lineari nel campo della sicurezza e della stabilità globali. Ma i nostri colleghi occidentali non sono stati capaci di liberarsi dalla prigionia della geopolitica e stereotipi storici, da un’immagine semplificata e schematica del mondo. Purtroppo ha prevalso un altro approccio, i Paesi occidentali non hanno resistito alla tentazione del primato assoluto. Per resistere a questa tentazione era necessario avere la prospettiva storica e un buon livello di formazione, compresa la formazione intellettuale e la formazione storica. Ma chi prendeva quelle decisioni apparentemente non aveva quel tipo di formazione. Sì, il potere degli Stati Uniti e dei loro alleati alla fine del XX sec. ha raggiunto il suo apice, ma non ci sarà la forza di governare il mondo, dettare a tutti cosa e come fare, come respirare.
La parte russa lo sa, non c’è difesa contro con un piccone se non con un altro piccone. Il tentativo di controllare tutti e tutto intorno crea tensione eccessiva e colpisce la stabilità interna, spingendo i cittadini dei Paesi che cercano di svolgere questo ruolo di grandi a porre domande legittime: a che serve a noi tutto questo? Qualche tempo anche a me è capitato di sentire qualcosa di simile dai nostri colleghi americani, che dicevano: “Abbiamo conquistato il mondo, ma abbiamo perso l’America stessa”. Ne è valsa la pena? Sapete quanto impegno ci hanno messo i nostri avversar per dirlo senza mezzi termini, per mettere fuori gioco la Russia dal sistema mondiale, per spingerci nell’isolamento politico, culturale, informativo e autarchia economica? Per la portata delle misure punitive nei nostri confronti che pudicamente chiamano sanzioni la Russia detiene il record assoluto nella storia mondiale. Oltre trentamila tipi di restrizioni. Ma hanno ottenuto ciò che volevano? Penso che non c’è bisogno di spiegare in questa sede che questi tentativi sono falliti, la Russia ha dimostrato al mondo il più alto grado di tenuta, la capacità di resistere alla più forte pressione esterna che poteva spezzare non solo un singolo Paese ma un’intera coalizione di Stati, e stiamo provando per questo un legittimo orgoglio, orgoglio per la Russia, per i nostri cittadini e per le nostre forze armate.
Vediamo con quanto zelo i nostri vicini europei stanno cercando di rattoppare le crepe che sono apparse sull’edificio dell’Europa, pensano di risolvere i propri problemi gonfiando l’immagine del nemico. Ma la gente in questi Paesi vede e capisce tutto, perciò sta scendendo in piazza, nonostante l’escalation nel campo estero della ricerca di questo nemico. Stanno ricreando un nemico familiare, inventato secoli fa, la Russia. La maggior parte delle persone in Europa non riescono a capire perché bisogna avere così tanta paura della Russia, perché per resisterle devono sempre di più stringere la cinghia e dimenticare i propri interessi e condurre una politica autolesionista. Ma le élite europee continuano a fomentare l’isteria, si scopre che la guerra con i russi è quasi dietro l’angolo. Vogliono convincere la propria gente che la Russia vuole attaccare la Nato. Che razza di persone sono? O sono molto incompetenti o semplicemente sono imbecilli, loro stessi non ci credono ma stanno cercando di convincere i loro cittadini. Calmatevi, fate sogni tranquilli e affrontate seriamente i vostri problemi!
Sappiamo bene quanto siano inventati di sana pianta i piani aggressivi della Russia ma non possiamo non prestare attenzione a ciò che sta accadendo, la nostra difesa è sicurezza. Ecco perché stiamo tenendo d’occhio la crescente militarizzazione dell’Europa. Penso che nessuno dubiti che le misure di ritorsione della Russia non si faranno attendere, la risposta a queste minacce sarà molto convincente. Noi non abbiamo mai iniziato un conflitto militare, ma se qualcuno ha voglia di competere con noi sul campo militare da noi si dice “ognuno è padrone di se stesso”, lasciamoli provare. La Russia, lo ha dimostrato più di una volta, quando spunta una minaccia alla nostra sicurezza, alla pace e alla tranquillità dei nostri cittadini, alla nostra sovranità e alla statualità stessa, risponde tempestivamente. Non bisogna provocare. Non c’è stato un solo caso in cui non è finita male per il provocatore stesso, non c’è da aspettare eccezione anche nel futuro. La nostra storia ha confermato che la debolezza è inaccettabile, perché crea l’illusione che qualche controversia con noi può essere risolta con la forza. La Russia non manifesterà mai né debolezza né indecisione. Se lo ricordino coloro cui diamo fastidio per il fatto stesso di esistere, coloro che nutrono il sogno di infliggerci questa sconfitta strategica se ne pentiranno.