Chiariamo sulla nuova bufala di Zan, cioè che la teoria del gender non esiste
di Costanza Miriano - 16/07/2021
Fonte: Costanza Miriano
Chiariamo sulla nuova bufala di Zan, cioè che la teoria del gender non esiste.
Dunque. Da qualche centinaia di migliaia di anni l’uomo sulla terra nasce maschio o femmina (salvo rarissimi casi di malformazioni genitali). E continuerà a farlo. Il sesso si riceve durante lo sviluppo embrionale, e da allora marchia tutte le cellule del bambino, tutte, non solo quelle legate alla genitalità. Gli esseri umani sono maschi o femmine. Hanno un cervello maschile o femminile, velocità e forza e vista e udito e capacità maschili o femminili. Non ruoli, molti di quelli sono intercambiabili, ma diversi strumenti per esercitarli, con ricchezze e capacità diverse. Quanto al sesso, di solito i maschi sono attratti dalle femmine e viceversa. È previsto dalla natura perché solo così si trasmette la vita. Poi - per una serie di motivi che sarebbe lungo esplorare qui - si può provare attrazione verso lo stesso sesso (in pochissimi casi rispetto al totale dell’umanità ma molto rumorosi), ma in ogni caso un uomo rimane un uomo anche se non va a letto con le donne, e non può essere totalmente definito dalla sua attrazione sessuale.
Invece le teorie del gender - che vengono anche insegnate e sostenute in specifici corsi universitari fuori dall’Italia (e se passa il ddl Zan anche da noi) - affermano semplicemente che il genere può non corrispondere al sesso biologico e che una persona viene definita da come si percepisce. A partire da ciò deve essere considerata, con il pronome o l’asterisco giusto, e con infinite conseguenze legali e sociali e culturali. Questa è la teoria del gender che non solo esiste, ma che il ddl Zan vuole rendere legge e quindi cultura, anche attraverso iniziative nelle scuole.