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Eccolo!

di Lorenzo Merlo - 29/06/2025

Eccolo!

Fonte: Lorenzo Merlo

Articolo intollerante nei confronti di un mondo espresso in un commento – emblema di un popolo intero e di una cultura pervasiva – inconsapevole di tutto tranne di quello che ha imparato sui sussidiari e nei master.
Eccolo, è lo scientista! Basta niente che si pesca da solo.
Preso dal suo mondo, non riesce a fermarsi e neanche a rallentare per il momento necessario ad accorgersi che la velocità cancella il mondo, lo restringe al punto di fuga, unica mira. In groppa al missile del sapere, getta giudizi verso tutto ciò che gli sfila a fianco.
In questo articolo, come in diversi altri, avevo fatto cenno ai limiti della cosiddetta conoscenza scientifica. Avevo fatto presente che ci sono verità che se ne ridono del metodo scientifico. Avevo anche scritto che il problema non è relativo alla scienza, ma agli scientisti, ovvero a coloro che oltre la scienza non vedono conoscenza.
Niente! Non c’è stato niente da fare, lo scientista non ce la fa a concepire null’altro che la propria verità, ma meglio chiamarla dottrina o dogma.
Accecato da se stesso, per dimostrare il valore della devozione incorruttibile nei confronti del solo modello di conoscenza di cui dispone, non arriva ad altro che contrapporlo a ciò che neppure conosce, se non costringendolo entro la scatola degli scarti. Luogo immondo dove nasconde e getta tutto ciò che il suo povero vocabolario costringe entro un solo titolo: ciarlatanesimo.
Riportando prima parte del testo dell’articolo del mio articolo (A), facendolo seguire da un intermezzo proto-sarcastico-derisorio (B) e concludendo con farina del suo sacco (C), ecco l’esaustivo intervento scientista a sostegno della sola conoscenza cui è costretto a credere. Peccato che la contrapposizione tra sapere scientifico e conoscenza estetica, contemplativa, meditativa, energetica, non solo non era presente nel pezzo, ma nemmeno nel suo autore.
Ecco il suo commento:
A
“Affidarsi alla narrazione logico-razionalistica del cognitivismo – una specie di sinonimo di affidarsi alla narrazione logico-razionalisica della scienza – è scientismo. In quanto ogni alternativa è classificata dalla narrazione stessa nella sua categoria ciarlatanesimo. Ne viene che ciò che non rientra nel suo autoreferenziale canone scientifico, non esiste, non contiene verità, certamente lo si può tralasciare.”
B
Perché ho la sensazione – nota bene: sensazione, emozione a-razionale, sentimento, non certezza, prova o giudizio – perché, dicevo, ho la sensazione che questa frase possa essere riscritta esattamente speculare da quelli che vengono chiamati provocatoriamente scientisti (più rispettoso e probabilmente reale sarebbe forse razionalisti) contro i ciarlatani?
C
Provo.
“Affidarsi alla narrazione emotivo-supernaturalistica-extasensoria del cognitivismo – una specie di sinonimo di affidarsi alla narrazione dell’energia cosmica immateriale e omnipervasiva, della conoscenza come convinzione personale autogenerata – è irrazionalismo cognitivo. In quanto ogni alternativa è classificata dalla narrazione stessa nella sua categoria: lo scientismo. Ne viene che ciò che non rientra nel suo autoreferenziale canone di verità conoscibili solo dal proprio io interiore per illuminazione, meditazione o fede, non esiste, non contiene verità, certamente lo si può tralasciare.”
Infine, ecco anche il colpo di fioretto come chiosa. Nient’altro che una narrazione dell’universo che, in sella al razzo dello scientismo, non gli appare.
“Con il fortissimo pericolo del santonismo, genialmente rappresentato da ‘Quelo’” 
È in questa aulica reazione – di cui mai si vergognerà, dalla quale mai prenderà le distanze – il sommo, magno potere in mano alla cultura scientista, ai saperi meccanicistici, analitici, settoriali creduti conoscenza. Un sapere creduto superiore che, non a caso, fa concepire la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale sinonimo di progresso.