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L'Occidente, il Mondo e l'icona Pop

di Nicola Guerra - 20/04/2022

L'Occidente, il Mondo e l'icona Pop

Fonte: Nicola Guerra

Rampini in un suo articolo ha fatto notare che quando parliamo di una Russia isolata dovremmo specificare in Occidente, perché nel resto del mondo non è così. Effettivamente in Asia, Africa, Sudamerica e persino Medio Oriente non è così. Basta, come fa notare Rampini, contare gli stati che non applicano sanzioni.
Si dirà che c'era da aspettarselo. Direi di no, e piuttosto sorprendenti sono le posizioni di India e Israele. Supponendo che quest'ultimo agisca per sicurezza interna, ha 1.5 mln di ebrei russi, e per prevenire destabilizzazione nell'area, la posizione indiana è invece sorprendente. L'India, considerata dai media ormai in orbita americana in funzione anticinese, non si è rivolta contro Mosca, anzi. Uno sgarbo non gradito che vede una diplomazia muscolare, come quella adottata in Pakistan, in piedi da giorni. Ma non pare siano rose destinate a fiorire.
Perché questa situazione? Sono tutti insensibili primitivi che non hanno a cuore la democrazia? Le ragioni, se vi fosse volontà e lucidità, andrebbero cercate e capite. Bisognerebbe stilare una lista di ipotesi e verificarle. La Russia resta a livello mondiale un partner economico credibile? La Russia mantiene una sfera diplomatica e geopolitica più ampia di quanto analisi spesso scolastiche le attribuiscano? La Russia eredita il posizionamento dell'URSS a favore dei popoli oppressi? Oppure sono decenni di imperialismo US a far preferire i 'mali minori' russo e cinese? Gli US a forza di intervenire in ogni quadrante geopolitico, talvolta anche un poco a casaccio, per essere potenza egemone in ogni dove hanno finito per attirarsi molti nemici? È un vantaggio operare muscolarmente in ogni quadrante o sono più efficaci mix strategici? Insomma ci sarebbe una lunga lista di ipotesi da valutare, pesare, misurare. Ma niente la supponenza dell'Occidente e il suo autocompiacimento lo rendono cieco.
Così cieco che tutto è ridotto ad un dualismo bene contro male. Putin sanguinario. Putin col polonio per tutti. I soldati russi stuprano e mangiano il nemico. I russi che diventano nuovamente sovietici e neosovietici. Come può funzionare una tale ottusità a livello globale? Non funziona per chi ha ricevuto i confettoni americani e non sono in pochi. O per chi ricorda i massacri in Vietnam, o Abu Grahib o Guantanamo. Funziona evidentemente di più quando Putin, serafico, all'ipotesi tribunalesca risponde: cominciamo dalla Nato. Però qui in Occidente le TV ripetono la litania. Arrivando a augurare la morte di Putin o un male incurabile. Neanche si fosse al derby Brescia-Atalanta.
Che poi se guardiamo a questo Occidente, più il tempo passa e più le posizioni si complicano. I tedeschi, che così tanto per gradire si riarmamo, sono contrari alle sanzioni sul gas. Lo dice persino la loro confindustria. E chissà se tra qualche tempo Stream2 rimarrà tubo morto come dicono gli americani o no. In Francia la Le Pen parla di uscita dalla Nato senza che mai Macron la attacchi su quello. Anzi pare certe volte che la Le Pen dica in parole semplici ciò che Macron pensa. Che buffa situazione. Forse Macron chiamava Putin per il personale francese a Mariupol, ma più probabile che ci sia poca voglia di servire la Nato, desiderio di chiarire le posizioni in Africa e voglia di distinguersi da Nato e anglosfera che nel quadrante Indo-Pacifico alla Francia rompono assai. Insomma chissà che col trascorrere del tempo e con le continue sparate di Zelensky, guarda caso contro Germania e Francia, anche questo Occidente non cominci a mostrare intensi pruriti. Solo sul riarmo tedesco potremmo farci mille domande. Faranno da soli? Proseguiranno i progetti franco tedeschi? Come hanno preso la cosa oltremanica e oltreoceano?
La sensazione è che se il tanto auspicato default della Russia non arriverà, e francamente pare difficile che arrivi e che se anche arrivasse non finirebbe per travolgere anche noi europei, il tempo giochi a favore di Mosca e di tutti quei paesi che vedono di buon occhio un nuovo ordine mondiale alternativo.  E la sensazione è che la sovraesposizione di Putin possa renderlo a livello globale quella icona, anche un po' pop, che divenne Mao.
Magari sbaglio tutto io, ma a uno sguardo sul mondo e non sul nostro ombelico le dinamiche mi sembrano queste.