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Lezione (a tutti, fra cui me stesso) sullo Stato minimo tirannico

di Riccardo Paccosi - 20/11/2025

Lezione (a tutti, fra cui me stesso) sullo Stato minimo tirannico

Fonte: Riccardo Paccosi

Lo Stato Minimo Tirannico ha iniziato a palesarsi intorno agli anni '90 su argomenti apparentemente ineccepibili quali il divieto di fumo nei locali pubblici senonché, successivamente, suddeto divieto si è esteso alle spiagge e ad alcuni centri cittadini.
In Italia, lo SMT si è sviluppato con l'introduzione nel 2008 d'un Pacchetto Sicurezza attribuente maggiori poteri ai sindaci e dal quale sono discese, in varie città, ordinanze come il divieto di raccogliere conchiglie in spiaggia o di mangiare panini nella pubblica piazza.
Infine, lo SMT si è definitivamente imposto come paradigma di governo, in tutti i paesi occidentali, con l'emergenza pandemica prima e con il green deal subito dopo.
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Dal punto di vista della storia della filosofia, possiamo dire che il concetto di società del controllo andrebbe rivisto in quanto non si è trattato - come invece sosteneva Deleuze - d'un passaggio dalla società disciplinare a quella del controllo, bensì quest'ultima ha recato con sé una dinamica progressivamente neo-disciplinare che ha investito aspetti della vita che, nel corso di tutta la precedente storia umana, erano stati invece appannaggio dell'autonomia dei singoli individui e della capacità di autoregolazione propria della società.
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Suddetta capacità di autoregolazione della società è ciò che lo SMT intende progressivamente azzerare, giacché esso si fonda sulla considerazione che tanto gli individui quanto il popolo siano entità potenzialmente irrazionali e/o inefficaci, alle quali non può dunque essere affidato libero arbitrio su alcun aspetto dell'esistenza.

Questa visione concentrazionaria di società tanto del controllo quanto neodisciplinare, punta altresì a limitare al massimo la libertà di spostamento, ha trovato nella ID digitale il proprio strumento di amministrazione e nel meccanismo di credito sociale il proprio strumento di coercizione.
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Diversamente da quanto diffonde certa vulgata, definire tutto questo come una tardiva riproposizione del socialismo reale o di qualcosa comunque afferente alla dottrina comunista del novecento, rappresenta un errore storico, filosofico e finanche logico per almeno due evidenti ragioni: la prima ragione è che il processo di cui stiamo parlando vede, almeno in Occidente, i meccanismi disciplinari e di controllo in mano non già alla sfera pubblica bensì a delle corporation private; la seconda e più importante ragione consta del fatto che, nel socialismo reale, la valenza totalitaria era filosoficamente collegata alla garanzia universale dei diritti di lavoro, abitazione, istruzione e cura, mentre nello SMT di questo aspetto non vi è traccia se non come retaggio, in via di smantellamento, del breve trentennio socialdemocratico in Europa occidentale.
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In sintesi, lo Stato Minimo Tirannico è minimo perché, come vuole la dottrina neoliberale, lascia l'economia esclusivamentte in mano agli oligopoli privati e, quando un cittadino si ammala, perde lavoro o rimane senza casa, esso si astiene dall'intervenire.
D'altro canto, lo Stato Minimo Tirannico è tirannico in quanto investe la nuda vita - sia individuale che associata - d'un controllo pervasivo cancellante ogni spazio di autoregolazione: la gestione del proprio corpo, le modalità con cui incontrarsi e associarsi, la possibilità di spostarsi, la conformità del proprio pensiero.
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Era evidente da tempo - e inevitabile - che questa stretta biopolitica finisse per investire quegli aspetti dell'umanità che meno di tutti gli altri si confanno alla previsione algoritmica e alla misurabilità: la sessualità, l'amore e - nel prossimo futuro in modo più evidente di oggi - la riproduzione e la responsabilità genitoriale.
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Oggi, non esistono dottrine politiche in grado d'interpretare in termini critici lo SMT. Ciò è dovuto principalmente al perdurare della polarizzazione destra-sinistra. 
Vediamo, infatti, che la cultura politica di destra si limita a contestare la valenza tirannica, mentre la cultura politica di sinistra si limita a contestare la valenza minima.
Essendo lo Stato Minimo Tirannico qualcosa di nuovo che si sta materializzando intorno alla nostra vita, per analizzarlo criticamente e per combatterlo sarà dunque necessario un pensiero parimenti nuovo, irriducibile all'ingabbiamento nella diade destra-sinistra.