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Perchè la Russia dovrebbe sostenere militarmente l'Iran

di Riccardo Paccosi - 15/06/2025

Perchè la Russia dovrebbe sostenere militarmente l'Iran

Fonte: Riccardo Paccosi

Come apparentemente confermato dalla telefonata di ieri con Trump, Putin sembra sembra intenzionato a mantenere fiducia nella volontà  del Presidente americano di chiudere il conflitto in Ucraina.
Eppure, i fatti raccontano una storia di fiducia tragimente mal riposta.
Il primo giugno - ovvero il giorno prima dei colloqui russo-ucraini a Instabul - Gran Bretagna e Ucraina hanno attaccato le basi militari russe. Gli Stati Uniti hanno dichiarato di non essere coinvolti e, in pubblico, i russi hanno dato impressione di crederci.
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Poi, la notte del 13 giugno - ovvero il giorno prima degli ultimi incontri previsti fra Iran e Stati Uniti e poi annullati - Israele e i suoi protettori occidentali hanno scatenato un attacco contro l'Iran avente le medesime caratteristiche tecniche (droni trasportati in automobili camuffate) di quello contro la Russia di pochi giorni prima.
Nel caso iraniano, gli Stati Uniti hanno fatto trapelare di aver imbrogliato l'Iran fingendo di litigare con Netanyahu e infondendo così alla Repubblica Islamica - proprio come nel caso della Russia pochi giorni prima - un falso senso di sicurezza.
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Dopo questi due casi speculari di aggressione nel bel mezzo di trattative diplomatiche, secondo diversi sostenitori di Trump il Presidente - sia che abbia imbrogliato, non sia stato in grado di controllare la forze militari atlantiche - ha dimostrato completa inaffidabilità.
Il punto, allora, è quale lezione dovrebbe trarne la Russia.
Essa non sarebbe in grado di gestire un nuovo fronte di conflitto diretto ma, probabilmente, sarebbe in grado di fare quello che stanno facendo britannici e statunitensi con Ucraina e Israele: supportare l'Iran con know-how e tecnologia bellici.
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L'analista politico russo Aleksei Pilko lo scrive chiaramente su Bloomberg: "insabbiare l'accaduto (la presa in giro) per preservare il contesto dei negoziati e le prospettive di ristabilimento delle relazioni, sarebbe per la Russia la peggiore idea di tutte. La strategia più corretta sarebbe quella di sostenere l'Iran, poiché in Medio Oriente si sta aprendo un secondo fronte di una nuova Guerra Fredda, più importante per gli Stati Uniti – il nostro principale avversario – dell'Ucraina".
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Questo problema si ricollega a una questione di ordine generale: l'equilibrio del terrore fondato sulla deterrenza è saltato da molti anni e, pertanto, parti del potere occidentale si sono convinte del fatto di poter scatenare una guerra nucleare delimitata e di poterla addirittura vincere.
Solo un riequilibrio dei rapporti di forza può realmente impedire tale scenario e suddetto equilibrio può essere garantito solo dal fatto che la NATO non si trovi più a combattere contro un singolo stato, bensì contro una coalizione.