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Scomode verità

di Alessandro Di Battista - 08/07/2025

Scomode verità

Fonte: Alessandro Di Battista

Alcuni giorni fa (esattamente dal 18 al 21 giugno 2025) si è svolto a San Pietroburgo il Forum economico internazionale. Al termine dei lavori Vladimir Putin ha risposto alle domande di alcuni giornalisti stranieri.
In particolare, un giornalista spagnolo gli ha chiesto di commentare la decisione dei Paesi NATO (tutti tranne la Spagna) di raggiungere il 5% del Pil in spese militari nei prossimi anni. Per noi italiani significherebbe spendere centinaia di miliardi di euro in più in spese per la difesa.
Ebbene, salvo rarissime eccezioni, la risposta di Putin è stata del tutto ignorata dal sistema mediatico italiano. Eppure credo che gli europei avessero e abbiano il diritto di ascoltare la sua risposta.
Ogni giorno ci dicono che la Russia è un nemico, una minaccia per l’Europa. Mark Rutte, il segretario generale della NATO, ha detto alcune settimane fa che tra 4-5 anni la Russia “potrebbe iniziare a pensare di attaccare l’Europa”. Insomma, è opportuno conoscere il pensiero di Putin riguardo al riarmo europeo.
Ebbene, Putin così ha risposto: “In Europa dicono che stiamo per attaccare la NATO. Ma che assurdità è? Tutti capiscono che è un’assurdità. Stanno ingannando le loro popolazioni per spillare soldi dai bilanci statali. 5%, 3,5%, +1,5%. Usano tutto questo per giustificare i fallimenti nell’economia e nel settore sociale. Sullo sfondo di questa retorica sulla presunta aggressività immaginaria della Russia, si comincia a parlare della necessità di armarsi. Bene, che si armino pure. Riteniamo che il riferimento all’aggressività della Russia sia assolutamente infondato. Non siamo noi ad essere aggressivi, ma questo cosiddetto Occidente collettivo e aggressivo”.
Magari mentirà. Ad ogni modo Putin, quello descritto come il nuovo Hitler pronto a invadere l’Europa occidentale o ad attaccare la NATO, ha detto che la narrazione europea è falsa. Che i russi non hanno alcun interesse ad attaccare un Paese dell’Alleanza Atlantica e che questa balla serve solo a togliere denari dai bilanci degli Stati europei o NATO per farli arrivare alle grandi fabbriche di armi (le prime 5 sono statunitensi) e ai fondi finanziari (soprattutto USA) che sono i principali azionisti delle stesse fabbriche di armamenti.
Ha detto questo, e temo abbia ragione.
Inoltre ha parlato delle spese militari della Russia e anche in questo caso ha detto cose incredibili.
“Noi pianifichiamo di ridurre la spesa militare, mentre la NATO di aumentarla. Stiamo pianificando di ridurre le spese per la difesa. Per il prossimo anno, per quello dopo ancora, e per i prossimi tre anni. Non c’è ancora un accordo definitivo tra il ministero della Difesa, il ministero delle Finanze e il ministero dello Sviluppo Economico, ma in generale tutti stanno pensando in questa direzione. E l’Europa sta pensando a come aumentare le proprie spese, al contrario”.
La Russia oggi spende per la difesa il 6,35% del Pil. Spende dunque 172 miliardi di dollari all’anno. In pratica spende già adesso molto meno di quanto non spendano i Paesi UE.
In tutto ciò, due giorni dopo queste dichiarazioni di Putin ha parlato Zelensky e ha detto: “Putin potrebbe attaccare entro 5 anni un Paese NATO”. Non oggi, tra 5 anni. Intanto spendiamo centinaia di miliardi di euro in armi.
Vi faccio una domanda. Alla luce di tutto questo, chi è più pericoloso per gli interessi dei cittadini europei (soprattutto quelli italiani), la NATO o Putin? A voi la risposta!