Siria: chi aggredisce e chi è aggredito
di Franco Cardini - 02/03/2020
Fonte: Franco Cardini
LA SIRIA: CHI AGGREDISCE E CHI È AGGREDITO, CHI ATTACCA E CHI SI DIFENDE
Ma qual è la stata reazione dei media rispetto a questo nuovo scenario? Nessuno si chiede cosa ci facciano soldati turchi che pure sono in effetti una truppa d’occupazione in quell’area istituzionalmente e ufficialmente siriana, l’ultima in mano a Daesh; anzi, neppure si parla più di Daesh, ma di un’area controllata da generici “ribelli”. Ci si dimentica che la Turchia, insieme all’Arabia Saudita, è stata lo sponsor maggiore dell’ISIS in Siria, e che lungo il confine transitava di contrabbando a buon prezzo il petrolio rubato alla Siria, con buoni guadagni una parte dei quali finiva in un modo o nell’altro anche direttamente nelle tasche del presidente-sultano di Ankara. Per anni contro Assad è stata montata una propaganda mostruosa, sostenuta dagli “Elmetti Bianchi” premiati in Europa e negli USA, pronti a denunciare di continuo attacchi siriani a base di armi chimiche sempre smentiti poi dalle inchieste successive (ma le notizie false arrivavano da noi a gran voce e a colpi di grancassa mediatica, mentre le successive smentite si perdevano confinate in poche righe d’agenzia cui nessuno badava: questa è l’informazione democratica, babies – come direbbe Humphrey Bogart –, e voi non potete farci proprio niente).
Con l’aiuto della Russia (Sancte Vladimire, ora pro nobis…), Assad ha liberato la Siria dall’ISIS e dalla presenza straniera: però nessuno ha fatto vedere in televisione o sulle prime pagine dei grandi media occidentali il Natale festeggiato insieme da musulmani e dalle diverse comunità cristiane per le strade di Damasco e Aleppo che tornano alla vita dopo anni di massacri. Grazie all’esercito di Assad e all’aiuto russo.