La filosofia dell'inganno: le menzogne dei neoconservatori
di John Walsh - 01/12/2005
Fonte: comedonchisciotte.org
Come osservava I.F. Stone (1) in una famosa frase, tutti i governi mentono, ma ce ne sono alcuni che mentono più di altri. E il regime neoconservatore di Bush racconta frottole come se fosse il nostro cibo spazzatura quotidiano. Da dove nasce una simile propensione a mentire? Motivi ve ne sono molti, tuttavia non è abbastanza noto quanto i neoconservatori credano nella menzogna per principio. E’ “nobile” che l’elite lo faccia, perché le masse “volgari”, il popolo, non sarebbero governabili senza simili bugie. E’ l’idea della “menzogna nobile”, praticata con tanto successo e presunzione da Irv Lewis "Scooter" Libby e dai suoi complici e che fu forgiata dal “filosofo” politico Leo Strauss, i cui insegnamenti formano la base delle idee e dell’agenda dei neoconservatori, a tal punto che a volte vengono chiamati “Leoconservatori”.
Leo Strauss
Leo Strauss (1899-1973) fu un emigrante ebreo-tedesco che fuggì dal regime nazista e finì per approdare all’università di Chicago, dove raccolse un gruppo di seguaci che si è successivamente messo in grande mostra nella politica statunitense. Tra di essi vi erano Paul Wolfowitz, che ha ammesso apertamente di essere un discepolo di Strauss, così come il padrino dei neocon, Irving Kristol. Suo figlio William Kristol, direttore delle operazioni dei neoconservatori di Washington, editore del Weekly Standard e “presidente” del Progetto per un Nuovo Secolo Statunitense (PNAC) che tracciò i piani d’intervento della guerra in Irak. (Il Pnac inoltre dichiarò nel 2000 che sarebbe stato necessario un avvenimento simile a Pearl Harbor per trascinare il paese in guerra e un anno dopo si ebbe lo strano ed ancora misterioso attacco alle torri gemelle.) Da parte sua, Paul Wolfowitz formò, in senso intellettuale, Libby quando lo ebbe tra i suoi studenti a Yale. Altre stelle del firmamento neoconservatore sono Richard Perle, Douglas Feith e figure minori come Abram Shulsky, direttore dell’ufficio dei progetti speciali del Pentagono, creato da Donald Rumsfeld. Shulsky, altro allievo di Strauss, fu responsabile della quantità di menzogne presentate come intelligence che avevano l’obiettivo di portare gli Usa in guerra contro l’Iraq.
Nonostante i neoconservatori siano simpatizzanti del Likud e del sionismo, contano altresì tra le loro fila un buon numero di cattolici pre-Vaticano II, un gruppo di ottusi come Newt Gingrich e John Bolton e criptofascisti come Jeanne Kirkpatrick. La lista segue e Justin Raimondo, durante gli anni, l’ha completata in gran dettaglio su Antiwar.com.
Tuttavia è sufficiente segnalare che l’alter ego di Cheney fu Libby e che il numero due di Rumsfeld fino a poco tempo fa era Wolfowitz (da qualche mese insignito della più alta carica alla Banca Mondiale!). Così che, tanto Cheney, di fatto il presidente con un cervello evidentemente appannato, tanto il vecchietto che comanda il Pentagono, sono stati “orchestrati”, negli ultimi 5 anni, da straussiani più giovani ed emergenti.
Un’ottima descrizione delle idee di Strauss, dei suoi seguaci e della sua influenza si trova in “Political ideas of Leo Strauss” (a cui di seguito ci si riferirà con la sigla PI) e in “Leo Strauss and the american right” (AR), entrambi di Shadia Drury, professoressa di scienze politiche presso l’università di Calgary. La sua versione delle idee di Strauss e dell’importante ruolo che giocano nella politica statunitense lascerà il lettore in preda ad attacchi di brividi e nausea. Come racconta in PI (p. xii), “Strauss è la chiave di lettura per comprendere la visione politica che ha ispirato gli uomini più potenti degli USA sotto G.W. Bush. Ritengo che in nessuna società, figurarsi in una democrazia liberale, si può consegnare il potere politico a uomini che siano stati formati dalle idee straussiane”. Per coloro che intendano comprendere e approfondire l’agenda neoconservatrice, i libri della professoressa Drury costituiscono una lettura essenziale. Sono chiari e scrupolosi.
E’ pertinente al caso di “Scooter” e alla gran quantità di menzogne che stava occultando l’idea di Strauss secondo la quale una “elite filosofica” (vale a dire gli straussiani) deve governare. Inoltre, deve farlo in modo occulto. Come qualcuno avrebbe sottolineato prima dello scorso venerdì: “Chi ha mai sentito parlare di Scooter Libby?”, un individuo che ha costantemente evitato di essere al centro dell’attenzione e che ha sempre operato dietro le quinte. La ragione per una tale gestione nascosta, o cospirativa, è che il popolo “volgare”, come a Strauss piaceva chiamare il resto della gente, non è in grado di apprezzare le “verità più elevate”, quali l’inevitabilità e la necessità del conflitto nelle relazioni tra stati e l’utilità del conflitto nel governo stesso di uno stato. Di modo che l’elite occulta deve rimanere sicura che miti quali la religione o la gloria della nazione non vengano indeboliti, poiché sono gli strumenti migliori per governare al popolo ignorante e condurlo in guerra. (Si noti che gli straussiani non sono religiosi. Essi sono al di sopra della religione, capaci di affrontare verità dure come la mortalità dell’essere umano. Però, dal suo punto di vista, la religione è un fattore per governare secondo simili principi). Irving Kristol, parafrasando Strauss, afferma che la religione è molto più importante di quanto non pensassero i padri della nazione statunitense e che per riscattare gli USA è necessario “infondere nuova linfa vitale alle ortodossie religiose che attualmente si incontrano spesso in uno stato comatoso” (AE, p.148). Ogni religione è funzionale alla causa, con l’unica eccezione, quando possibile, dell’Islam, che è più o meno proibito, considerando l’affinità di tutti i neocon con i dirigenti di Israele. Per tale motivo, i neoconservatori sposano facilmente l’ideologia e la “leadership” del fondamentalismo cristiano, la quale può mantenere la moltitudine sotto controllo e condurla a guerra e morte. I neoconservatori si interessano soprattutto di politica estera, come Strauss, motivo per il quale, in cambio dell’appoggio della destra religiosa sui temi di politica estera, si allineano al programma dei fondamentalisti per quanto riguarda gli affari interni. Dal punto di vista di Strauss, è una circostanza dalla quale non possono uscire sconfitti.
A ben vedere, menzogne utili in grande scala, come il mito religioso o il nazionalismo cieco, richiedono, in momenti delicati, l’appoggio di menzogne minori. Così si giunge a menzogne “più piccole”, come le “armi di distruzione di massa” o “l’arma del delitto che ha la forma di un fungo atomico”. E anche in questo caso l’elite mantiene il suo ruolo. Deve sfruttare la sua “abilità retorica” per fare in modo che l’argomento debole suoni più forte. In altre parole, l’intrigo non solo deve proteggere miti e fabbricare menzogne, deve anche lavorare per venderli. Ciò che Strauss chiamò retorica, noi la chiamiamo inclinazione.
Tutto questo si riassume in una parola: mentire. Ciò nonostante, per Strauss queste bugie sono necessarie per il buon funzionamento della società e il trionfo della propria nazione in guerra. E’ secondo tale logica che la menzogna si fa “nobile”. Strauss prende a prestito e deforma un’espressione di Platone che con menzogna nobile intendeva un mito o una parabola capace di trasmettere una verità sottostante sulla moralità o la naturalezza. Però, in mano a Strauss, la menzogna nobile si trasforma in un modo di ingannare il popolo. Le “menzogne nobili” di Strauss sono lontane dall’essere “nobili”. Hanno l’obiettivo di ingannare la moltitudine e di garantire il potere ad una speciale elite”(AR, p.79).
Altre idee di Strauss riguardano da vicino il caso di “Scooter” Libby. Come concretizzare il passaggio dell’elite straussiana dalle aule universitarie ai corridoi del potere ? Dipende dalla fortuna e dagli incontri “casuali” tra i “potenti” e gli straussiani. In questo i neocon attuali vanno oltre Strauss e non lasciano nulla al caso. Parrebbe inoltre che cerchino gli stupidi, gli ingenui o quelli mentalmente debilitati. Così, William Kristol arriva ad essere il capo della squadra del vicepresidente Quayle (chiamato da Bush padre a ricoprire la carica di Vice Presidente degli Stati Uniti dal gennaio del 1989 al gennaio del 1993 ndr) e Libby diventa il braccio destro dello stordito Cheney. E ce ne sono molti altri.
Infine, Drury sottolinea come Strauss e i neoconservatori non siano realmente conservatori. Sono radicali, in guerra con tutto il mondo moderno, il che li porta a volgersi verso gli antichi per cercare un’ispirazione, non senza comunque fare a meno di deformare gli insegnamenti di Socrate e Platone per trovare una giustificazione. Però l’Illuminazione arriva preceduta dalla Scienza, ulteriore nemico delle idee di Strauss. Questi afferma di non essere contro la scienza in quanto tale, ma “contro la scienza “popolarizzata” o la diffusione del sapere scientifico. La scienza deve essere appannaggio di una piccola minoranza; deve essere occultata all’uomo comune.”(PI p.154). Questo è impossibile. La Scienza, per sua propria natura, è una vasta impresa sociale che richiede la diffusione più ampia possibile dei suoi risultati. Tutte le società che tenteranno di rinchiuderla falliranno, dunque, per selezione naturale, il progetto straussiano è condannato al fallimento.
Ad ogni modo, prima che questo accada, gli straussiani possono fare molto danno. Come afferma Drury: “Non si può affidar loro il potere politico.” Ma possiamo comunque apprendere da loro l’importanza dell’insolenza, non nella ricerca della “menzogna nobile”, ma della verità. E dobbiamo quindi essere fermi nella volontà di individuarli ed emarginarli dal potere. In tale prospettiva, Shadia Drudy ci ha reso un grande servizio.
John Walsh
jvwalshmd@gmail.com
Fonte: www.rebelion.org
Link: http://www.rebelion.org/noticia.php?id=22498
10.11.05
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di OROSPESA
Note:
(1) I. F. Stone (1907 - 1989) fu un famoso giornalista investigativo indipendente americano, di orientamento politico radicale (in Italia si direbbe di sinistra).