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Le "buone notizie" del Pentagono sui giornali iracheni

di Jamie Wilson - 02/12/2005

Fonte: comedonchisciotte.org

 
Di fronte agli attacchi terroristici suicidi, ai riferimenti agli squadroni della morte, ed ai rapimenti, il Pentagono è venuto fuori con una soluzione innovativa per risolvere i problemi in Iraq: comprare notizie buone. Usando appaltatori o intermediari che fingono di essere giornalisti freelance, l’esercito da tempo paga i quotidiani iracheni per pubblicare storie scritte dalla unità di propaganda militare con il fine ultimo di elogiare la missione USA.

Secondo il Los Angeles Times, gli articoli sono tradotti in arabo e pubblicati sui quotidiani di Baghdad, dove sono spesso presentati come imparziali racconti di giornalisti indipendenti. Alcune storie ottenute dal quotidiano americano indicano che gli USA hanno pagato per pubblicare dozzine di articoli fin dall’inizio dell’operazione di quest’anno con titoli del tipo “Gli iracheni vogliono vivere nonostante il terrorismo” e “Più denaro per lo sviluppo dell’ Iraq”.

Un ufficiale militare ha riferito al LA Times che l’esercito ha anche acquistato una quotidiano e preso il controllo di una stazione radio, entrambi usati per trasmettere messaggi pro-America. Si ritiene che l’offensiva della propaganda abbia causato scontento tra alcuni alti ufficiali dell’esercito al Pentagono ed in Iraq, specialmente quando gli USA assicurano di promuovere i principi democratici.

Alla conferenza stampa di martedì il segretario alla difesa Donald Rumsfeld ha detto che l’abbondanza di mass media “liberi” in Iraq è stato una delle sue storie di grande successo, offrendo al pubblico iracheno una “valvola di sfogo” nel discutere gli avvenimenti del giorno.

Un alto ufficiale del Pentagono ha dichiarato al Los Angeles Times: “Siamo qui per cercare di creare dei principi di democrazia in Iraq. Ogni discorso che facciamo nel paese riguarda la democrazia. E per farlo violiamo tutti i principi della democrazia.”

Al centro dell’operazione c’è un contratto concluso dal Pentagono con una piccola compagnia con sede a Washington, la Lincoln Group, il cui staff iracheno aiuta a tradurre e pubblicare le storie, con la pretesa di apparire giornalisti freelance o direttori pubblicitari.

Ieri un portavoce del gruppo Lincoln non ha risposto alle telefonate. In un’occasione documentata dal LA Times un uomo con lo stesso nome di un impiegato della Lincoln ha pagato 900 dollari agli editori del quotidiano Al Mada per pubblicare un articolo intitolato “terroristi attaccano volontari sunniti”. Ha pagato in contanti e non ha lasciato recapiti telefonici. Documentazioni ottenute dal Los Angeles Times mostrano che l’uomo ha dichiarato al Lincoln Group di aver dato al giornale più di 1200 dollari.

Gli editori iracheni apparentemente hanno reagito con un misto di sorpresa e scrollata di spalle quando gli è stato detto che erano il bersaglio delle operazioni di natura psicologica dell’esercito USA.

L’editore di Al Mada, considerato il più serio e professionale di tutti i quotidiani iracheni, ha dichiarato che se il suo povero giornale avesse saputo che la storia proveniva dal governo USA egli avrebbe “chiesto molto, molto di più”.

1° dicembre 2005
Fonte:
www.guardian.co.uk

Link:
http://www.guardian.co.uk/Iraq/Story/0,2763,1654661,00.html

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da MANRICO TOSCHI