Il continente discarica
di redazionale - 06/02/2008
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Gli statunitensi la chiamano "plastic soup": un "minestrone di plastica". Si tratta di un'enorme distesa di rifiuti che galleggia nel Pacifico coprendo un'area che è il doppio degli Stati Uniti soprannominata "Great Pacific Garbage Patch". L'immensa massa di spazzatura viene tenuta insieme dalle correnti: inizia
A lanciare l'allarme dalle pagine dell'Independent Charles Moore, un oceanografo americano che ha scoperto quella che definisce «la grande chiazza di spazzatura del Pacifico» con i suoi 100 milioni di tonnellate di scarti a renderla la più grande discarica del pianeta. Marcus Eriksen, direttore della Algalita Marine Research Foundation, fondata da Moore, ha dichiarato: «All'inizio la gente ha pensato di trovarsi su un'isola di rifiuti di plastica, sulla quale potevi quasi camminare. In realtà è una specie di minestrone di plastica, grande forse il doppio della parte continentale degli Usa». Curtis Ebbesmeyer, oceanografo che ha seguito l'accumulo di plastica nei mari per quasi 15 anni, compara il "minestrone" a un organismo vivente: «È come un animale che si muove senza guinzaglio. E quando si avvicina alle coste, i risultati sono terribili. La macchia "vomita" e le coste vengono ricoperte di oggetti di plastica». Un quinto della spazzatura - che va dai palloni da fotball ai kayak, alle buste della spesa - viene dalle navi. Il resto è stato buttato da terra. |



