Il Pentagono brucia più petrolio della Grecia
di Roberto Fabbri - 25/07/2008
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I prezzi del carburante in inesorabile ascesa preoccupano e fanno molto arrabbiare noi comuni cittadini, ma come sempre bisogna sforzarsi di vedere il lato positivo anche dei guai: soprattutto ricordandosi che c’è sempre chi sta peggio. Al Pentagono, per esempio, non sanno più dove sbattere la testa: e stiamo parlando del ministero della Difesa degli Stati Uniti, mica della concessionaria d’auto dietro l’angolo. Gli ultimi conteggi rivelano che le missioni militari da tempo in corso in Irak e in Afghanistan l’hanno portato in vetta alla lista dei consumatori Usa: ogni giorno fa fuori 395mila barili di petrolio, per intendersi la stessa quantità di un intero Paese neanche tanto piccolo come la Grecia. La parte del grande bevitore la fa l’Aviazione militare, che brucia da sola la metà del carburante disponibile per le Forze armate. Che poi sarebbe un bel po’ meno di quanto effettivamente finisce in fumo: periodicamente l’Air Force riceve dal Congresso colossali assegni per pagare i conti del benzinaio (l’ultimo valeva un miliardo e mezzo di dollari), ma poi torna subito in rosso. |