Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Sapere e non fare è non sapere

Sapere e non fare è non sapere

di Ralph Nader - 28/08/2008

 

Un invito a visitare il quartier generale di Google e parlare con alcuni di coloro che hanno fatto questo gigante in dieci anni e che sta innervosendo Microsoft il quale dovrà meravigliarsi.

Il "complesso" tiene a diffondersi con la crescita di Google in tutti i campi, anche se il guadagno pubblicitario ancora comprende oltre il 90% del suo guadagno totale. La compagnia vuole "cambiare il mondo" e rendere tutte le informazioni digitali accessibili attraverso Google. Il motto della ditta - è "Non fare del Male", che viene applicato in modo accurato, specialmente per gli affari legati alla sicurezza nazionale statale di Washington, D.C. e con i censori della Cina Rossa.

I 2 fondatori di Google (lauree alla Stanford school) - Sergey Brin e Larry Page - puntano all'assunzione di persone brillanti e motivate che forniscono il loro servizio e lavorano alle loro dipendenze.

Ci fecero fare "un giro" prima di entrare in un grande spazio dove gente meravigliata poteva informarsi. Il traffico delle mail era controllato a livello mondiale grazie ad una varietà di globi elettronici con molte luci che segnalavano quali nazioni stavano producendo un traffico alto o basso.

L'Africa era la meno illuminata.

Uno dei nostri fotografi iniziò a fare una fotografia ma fu bloccato, con garbo, con poche parole sulla proprietà. Un nuovo tipo di segreto commerciale.

Io feci attenzione a tutti i posti dove il cibo - gratis e nutriente - era disponibile. La guida disse che il cibo non distava mai più di 150 piedi dal luogo di lavoro.

"Come possono mantenere la forma con tutti questi banchetti allettanti?" Io chiesi.

"Aspetti", disse, guidandoci verso una grande stanza dove un silenzio abbastanza misterioso circondava dozzine di Googlelites in esercizio che girovagavano da soli alle 15:45.

"Quante ore lavorano?" chiese uno dei miei colleghi.

"Veramente noi non lo sappiamo. Fino a quando vogliono", fu la risposta.

Nell'anfiteatro, il direttore delle comunicazioni ed io iniziammo un domanda e risposta, seguito da molte domande fatte dal pubblico.

Questo fu seguito da un intervista di You Tube.

Tu puoi vedere entrambi su: (Q&A) http://youtube.com/watch?v=KR-V6b141zU e (l'intervista)

http://youtube.com/watch?v=zzUrUNhIj4c&feature=related.

Google è un mezzo di informazione gigantesco, adornato da un software molto complesso, dove finirà? Le informazioni portano idealmente alla conoscenza, poi al giudizio, alla saggezza e all'azione. Come dice bene un vecchio proverbio cinese - "Sapere e non fare è non sapere".

Ma che accade quando una compagnia siede sulla cresta crescente della valanga dell'informazione digitale senza fermarsi a chiedersi, "informazione per cosa?"

Io commentai che avevamo avuto più informazioni disponibili negli ultimi 25 anni, sebbene la nostra nazione e il mondo sembrano peggiorare completamente; se si considerano gli indicatori della condizione umana.

Con l'informazione che è ritenuta "la moneta della democrazia", le condizioni dovrebbero essere migliorare attraverso i consigli.

"Conoscenza per cosa?" Io chiesi.

Bene, come antipasto, Google cerca di capire come realizzare i suoi dibattiti presidenziali, promovendone uno a New Orleans per l'autunno. Certamente esso raggiungerà un pubblico di internet considerevole.

Ma i candidati principali l'impediranno se varrà il criterio dell'incontro con gli altri avversari che devono partecipare secondo la maggioranza degli americani?

L'attuale Commissione sui dibattiti presidenziali è una corporazione privata no profit creata e controllata dai partiti Repubblicano e Democratico (vedi http://opendebates.org/).

Essi non vogliono altre sedie sulla scena e i sistemi televisivi seguono tutte questo formato escludente.

Google, con la sua Fondazione che cerca applicazioni creative che producano risultati per il benessere della gente, dovrebbe tenere audizione pubbliche regolari sul terreno nazionale per trovare tali idee. Si sorprenderebbero delle proposte della gente.

In qualche evento, gli esempi di sapere ma non fare sono dappertutto.

Lo scorso anno è morta più gente di tubercolosi rispetto a dieci anni fa. Gli scienziati medici sanno come curarla da quasi cinquanta anni. La conoscenza da sola non basta.

Da anni è disponibile la tecnologia per presentare il registro di voto aggiornato di ogni membro del Congresso. Ad oggi solo una dozzina di legislatori la usano, guidati dal Reps. Frank Wolf (R - VA) e Chris Shays (R - CT).

Il potere recalcitrante blocca ciò che tanta gente vuole direttamente dai siti web dei legislatori.

Qui Google può fare la differenza rispetto a Capitol Hill, se vuole connettere informazione, tecnologia ed elettori informati.

Quando internet cominciò, alcuni di noi pensarono che fosse facile e conveniente per la gente che si unisce per contrattare e agire come i consumatori. Alla fine, le grandi banche, le compagnie assicurative e delle carte di credito, le imprese dell'auto e così via avrebbero dovuto bilanciare il potere dei consumatori con milioni di membri e un amplio personale a tempo pieno. Non è accaduto.

Chiaramente tecnologia e informazione da sole non producono un cambiamento utile.

Questo dipende da come la politica decentrata (il potere sociale ed economico) è esercitata in una società corporativa dove pochi decidono al posto delle moltitudini.

Io lasciai Google sperando in una discussione più seguita e vasta sul tema posto con un'asserzione di Marco Cicerone, più di 2000 anni fa: "La libertà è partecipazione al potere".

Quello è ciò che connette conoscenza e azione benefica, se il popolo ha quella libertà.

 

Spero che la mia discussione con i dirigenti di Google abbia prodotto degli spunti per la riflessione che permea l'organizzazione e i capi di Google.

---------------------------------------------------------

Dite agli amici di visitare nader.org e di iscriversi a E-Alerts.

Tradotto il 27/08/2008 da F. Allegri per Futuroieri

http://digilander.libero.it/amici.futuroieri