Con la scusa della “sicurezza” Israele si annette la Cisgiordania
di Carlo M. Miele - 12/09/2008

Grazie alla sua “barriera di sicurezza” Israele è riuscito ad annettersi migliaia di ettari di territorio palestinese della Cisgiordania. La denuncia arriva da B'Tselem, l’organizzazione israeliana per i diritti umani che ha da poco pubblicato un rapporto sul tema.
Nel documento (Access Denied: Israeli measures to deny Palestinians access to land around settlements) l’ong spiega che i terreni sono stati sottratti ai palestinesi con la giustificazione che fossero necessari per proteggere le colonie ebraiche.
Tuttavia, in questa maniera, gli insediamenti israeliani (illegali dal punto di vista del diritto internazionale) sono cresciuti di dimensioni fino a due volte e mezzo, mentre i palestinesi si sono visti negare l’accesso ai propri terreni.
Questa pratica – precisa sempre B'Tselem – va avanti da trenta anni. L’aspetto nuovo è che, nella fase più recente, l’espansione delle colonie e la conseguente appropriazione illegale di territorio palestinese sono state formalizzate dall’esercito di Tel Aviv con la costituzione delle cosiddette "aree speciali di sicurezza".
Di fatto – denuncia l’ong - pur mantenendo la proprietà formale di una metà dei territori occupati, i palestinesi non possono più accedervi. I legittimi titolari vengono tenuti lontani “con attacchi violenti e atti intimidatori da parte dei coloni e a volte anche di soldati, recintandoli o usando mezzi fisici e elettronici tutto attorno”.
Attualmente in Cisgiordania (compresa Gerusalemme est) vivono circa 450mila coloni israeliani.
Israele ha più volte respinto le denunce di B’Tselem e di altre ong internazionali, sostenendo che il Muro in costruzione nei Territori occupati (giudicato illegale nel 2004 dalla Corte internazionale di giustizia), così come le aree di sicurezza che circondano gli insediamenti, sono necessari per impedire gli attacchi dei palestinesi.
Il concetto è stato ribadito nelle ultime ore dalle Forze di difesa israeliane (Idf), che in una dichiarazione ufficiale rilasciata alla Bbc hanno riaffermato anche l’importanza delle "aree speciali di sicurezza”, precisando che la Corte suprema israeliana si è pronunciata più volte a loro favore.
Un portavoce di Yesha, il consiglio che rappresenta i coloni della Cisgiordania, ha detto che il controllo di queste aree è una necessità per la sicurezza.
Secondo B'Tselem, tuttavia, quella della sicurezza è solo una scusa, come dimostra il fatto che i coloni hanno libertà di muoversi e di insediarsi all’interno delle cosiddette “zone cuscinetto”.
In più, e in contraddizione con tutti i piani di pace lanciati nel corso degli ultimi anni, la situazione che si è venuta a creare sul terreno rende sempre più difficile l’ipotesi della costituzione di uno Stato palestinese indipendente.

