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Contro il cospirazionismo

di Alessandro Gilioli - 19/09/2008

Fonte: http://gilioli.blogautore

 
Voi lo ignorate, ma un gigantesco maremoto provocato dal distacco di un blocco vulcanico di 500 chilometri cubici dall’isola di La Palma, alle Canarie, sta per sommergere tutta la Florida e parte della Gran Bretagna. Voi lo ignorate, ma i vertici delle compagnie d’assicurazione lo sanno benissimo e infatti stanno adeguando tariffe e premi in vista dell’evento.

Allo stesso modo, forse non sapete che ci sono centinaia di aerei civili che spargono nei cieli migliaia di scie chimiche a scopi militari o speculativi, finanziati in questi esperimenti segreti da diverse società private, lobby farmaceutiche, banche e multinazionali. Così come nessuno vi ha mai detto che dietro lo scandalo del signoraggio bancario c’è la mano dell’Anticristo, che nei codici a barre di tutti i prodotti è nascosto il diabolico numero 666, che un asteroide classificato dalla Nasa distruggerà la Terra il giorno di Pasqua del 2036, che Bill Gates ha inventato un potente software per stanarvi se state usando programmi illegali e infine che (curioso effetto boomerang) Beppe Grillo è manovrato da un gruppo di imprenditori massoni il cui scopo è impadronirsi della Telecom.

Benvenuti nel meraviglioso mondo del cospirazionismo apocalittico sul Web: dove migliaia di siti, blog e forum raccontano in quali fantasiose proiezioni si possano scaricare - e forse in parte esorcizzare - le nostre paure quotidiane e le crescenti insicurezze sociali.

Il meccanismo, più o meno, è sempre lo stesso: c’è una spaventevole disgrazia in arrivo - o un complotto globale in corso - di cui i normali cittadini sono tenuti all’oscuro, perché i mass media si rifiutano di darne notizia. I perfidi demiurghi dei flagelli imminenti cambiano, ovviamente, a seconda del capriccio creativo e delle simpatie politico-religiose dei webmaster, ma restano sempre molto quotati gli ebrei (in generale), la Cia, l’Opus Dei e i succitati massoni, con posti d’onore per alcune aziende private (a Procter&Gamble, Walt Disney e Starbucks si sono di recente aggiunte Microsoft, Google, la russa Gazprom e la banca cinese Icbc) oltre a capi di Stato più o meno fuori di testa (tipo Ahmadinejad e Kim Jong Il). In ribasso la Trilateral, Nostradamus, Gheddafi e Mediobanca.

Quanto alle modalità con cui avverrà la fine del genere umano, si passa tranquillamente dalle pandemie dolose ai criptocataclismi totali, dagli impatti asteroidali all’eruzioni supermassive, fino all’anticipata collisione della Via Lattea con la galassia di Andromeda.

Ma a parte la recente vicenda del buco nero provocato dal noto protone ginevrino, l’apocalisse più quotata in questi ultimi mesi è quella del 21 dicembre 2012: giorno in cui secondo l’interpretazione un po’ ebbra di un’antica profezia maya il nostro pianeta dovrebbe avere termine, o giù di lì. Lo scenario previsto dai più per quel giorno è ricco di tsunami, uragani e terremoti, ma altri propendono per l’arrivo degli alieni o per l’inizio di un mondo nuovo, in cui l’intera popolazione terrestre riscoprirà l’amore per la natura e per il prossimo, abbandonando l’attuale modo di vita materialista e superficiale.

L’americano Gregg Braden, catastrofologo professionista, parla di un cambiamento del magnetismo terrestre, cioè dell’inversione dei poli: il polo Nord quindi diventerebbe il polo Sud, il Sole sorgerebbe a ovest e la Terra smetterebbe di girare per alcuni giorni, per poi riprendere a farlo in senso opposto. Siccome questa catena di eventi potrebbe in effetti provocare qualche emicrania, abbondano i siti - tipo Progetto2012 - che spiegano come non farsi trovare impreparati, grazie ai kit di sopravvivenza: medicinali, cibo a lunga conservazione, scorte d’acqua da posizionare all’interno di appositi furgoni, insieme a un materasso e un gommone gonfiabile, indispensabile in caso di maremoto. In “How to survive 2012”, il sito di Patrick Geryl, vengono mappati i luoghi della Terra considerati sicuri: le montagne di Spagna, Etiopia e Turchia, il Madagascar e la catena montuosa del Marocco. In alcuni video su You Tube si mostrano delle lettere di un non meglio precisato «uomo politico norvegese» in cui questi racconta di come il suo governo stia segretamente costruendo dei bunker sotterranei, destinati solo a chi è stato precedentemente selezionato e contattato.

Come si può vedere con un breve viaggio in Rete tra questi e altri siti, nel neomillenarismo si mescolano componenti tradizionalissime (la spada che divide sommersi e salvati, l’approccio alle catastrofi iniziatico e talvolta gnosticheggiante, magari una vaga speranza di teodicea e di palingenesi globale) a elementi invece molto contemporanei: come il presunto potere esoterico delle nuove tecnologie (diavolerie da cui noi comuni mortali siamo tagliati fuori) e la convinzione che grazie al Web 2.0 - la Rete libera e orizzontale dei blog - si possano divulgare quelle verità nascoste dai mainstream media che “non ce la raccontano giusta”.

Bene. Questo articolo finisce qui, ma possiamo scommettere che tra qualche giorno sarà ripreso e pubblicato da diversi siti Internet, per i quali costituirà la prova incontrovertibile che l’informazione è controllata e i poteri forti non vogliono farvi sapere la verità. A proposito: John Fitzgerald Kennedy è vivo ma viene tenuto nascosto in un sotterraneo del Mossad, il governo nordcoreano sta per scaricare un’epidemia di Sars su Los Angeles, Barack Obama è l’Anticristo e naturalmente il nostro pianeta imploderà prima del prossimo derby, quando il bosone di Higgs si sarà stufato di girare in tondo sotto la Svizzera.