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Londra tratta con i Taleban: un accordo onorevole e un ritiro dignitoso

di Vittorio Sabadin - 06/10/2008

 

 Il governo e i diplomatici di Gordon Brown stanno lavorando per porre fine alla guerra in Afghanistan, non attraverso un attacco decisivo ai Taleban, ma nell`unico modo con il quale sono sempre terminati i conflitti in quella regione: un accordo onorevole e un ritiro dignitoso.

Le voci che si rincorrono da settimane su una trattativa segreta con i numerosi capi della guerriglia sembrano trovare conferma nella dichiarazione del più anziano fra gli alti ufficiali britannici impegnato sul campo, il brigadiere Mark Caleton-Smith, il quale ha dichiarato all`inviata del Times Christina Lamb che «gli inglesi non devono aspettarsi una vittoria militare, ma devono invece essere preparati a un possibile accordo con i Taleban».

Caleton-Smith, che comanda la 16ma brigata d`assalto (32 caduti e 170 feriti negli ultimi sei mesi nella provincia di Helmand) ha detto apertamente quello che molti comandanti militari impegnati in Afghanistan si limitano a pensare: «Non vinceremo questa guerra. Il massimo a cui possiamo aspirare è di ridurre gli attacchi della guerriglia ad un numero gestibile per l`esercito afghano. Ma non dobbiamo aspettarci che quando ce ne andremo non ci saranno più bande di uomini armati che scorazzano in questo paese, sarebbe irrealistico».

Bruttissime notizie, per gli afghani che avevano sperato in una vita migliore dopo l`intervento degli americani e dei loro alleati, e pessime prospettive anche per il fratello del presidente Hamid Karzai, che secondo il New York Times sarebbe fortemente sospettato dal Dipartimento di Stato Usa di essere uno dei principali trafficanti di droga del paese. Ahmed Wali Karzai, capo del consiglio provinciale di Kandahar, non è mai stato incriminato perché protetto dal fratello, che ha chiesto alla Cia e agli Stati Uniti «prove evidenti» dei suoi misfatti. La produzione di oppio nel paese è largamente superiore a quella del 2001, l`anno dell`attacco americano. Secondo le stime dell`Onu è arrivata a circa 7.000 tonnellate, che servono a produrre il 93% dell`eroina venduta nel mondo, con un giro d`affari di 2,7 miliardi di dollari.

E` stato l`arresto di una guardia del corpo implicata nel traffico di droga a fare cadere forti sospetti sul fratello del presidente Karzai, cosa che spiegherebbe come l`occupazione del paese da parte delle forze della coalizione non abbia permesso di distruggere le coltivazioni di oppio delle quali venivano accusati i Taleban, ma le abbia anzi moltiplicate grazie a complicità ai più alti livelli.

Si vedrà nei prossimi mesi se la mediazione britannica porterà a qualche risultato. Anche i guerriglieri dopo sette anni di guerra sono stanchi di combattere e avrebbero manifestato disponibilità a una trattativa che dovrà ovviamente avere l`appoggio degli Usa, forse più facile con Obama che con McCain.

Ma poichè nessuno è mai riuscito a conquistare e a controllare l`Afghanistan, finirà quasi certamente anche questa volta con un accordo e un ritiro, come è avvenuto con gli Indoariani, i Medi, i Persiani, i Greci, i Maurya, i Kushan, gli Unni, gli Arabi, i Mongoli, i Turchi, i Britannici e i Sovietici. I politici studiano raramente la storia, ma i militari la conoscono molto bene.