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L'asse New York/Londra baricentro geoeconomico del mondo. Intervista a Eugenio Benetazzo

di Giovanna Canzano - 14/10/2008

 

“Molti analisti ed uffici studi di banche d'affari non hanno saputo prevedere

come si sarebbe evoluto lo scenario planetario, questo in virtù di ancoramenti ad obsoleti modelli econometrici che non sono più in grado di essere attendibili

 visto che non contemplano l'impatto della globalizzazione in termini socioeconomici

 e soprattutto soppesano l'asse New York/Londra

come il baricentro geoeconomico del mondo”.( Eugenio Benetazzo)

 

 

CANZANO 1– Sei descritto come ‘primo ed unico predicatore finanziario in Italia’, e, naturalmente avevi avvisato in anticipo che si poteva ripetere un crash finanziario sui mercati azionari e valutari simile a quello avvenuto nel 1929: in America quanto ha influito il problema dei mutui e come?

 

BENETAZZO – In realtà la crisi dei subprime rappresenta una conseguenza e non un fattore scatenante: ci troviamo infatti innanzi alla fase terminale del turbocapitalismo (volgarmente conosciuto con il termine di globalizzazione). Questa fase terminale è causata dalla convergenza di quattro macrotematiche strutturali fra di loro separate, ma al tempo stesso contigue: la politica sociale per le garanzie ipotecarie sui mutui, le delocalizzazioni selvagge del WTO, l'utilizzo dei processi di titolarizzazione bancaria per aumentare a dismisura la capacità ed erogazione di debiti da parte degli istituti di credito ed infine la fuorviante politica monetaria statunitense che in due epoche temporali troppo ristrette è passata da una fase espansiva ad una restrittiva creando i presupposti per una incontrollata "tonnara sociale".

 

CANZANO 2- Il Senato Usa dice sì al piano di salvataggio del sistema finanziario  messo a punto dal segretario al Tesoro Henry Paulson dopo il crack della banca d'affari Lehman e l'assorbimento di Merrill Lynch in Bank of America. Basta questo forte segnale del Senato degli Stati Uniti a dare fiducia a Wall Street ?

 

BENETAZZO – Gli Usa stanno sparando gli ultimi colpi pur di tentare l'impossibile ovvero far sopravvivere il malato moribondo. La locomotiva USA sta arrancando e sta perdendo la leadership globale. Ad oggi sono sempre più consistenti i rumors che considerano inutile e sottocapitalizzato l'intervento di Paulson per 700 MLD di $ sapendo come questo importo sarà destinato a lievitare nei prossimi mesi a oltre 2.000 ML.

 

CANZANO 3- In qualche modo gli aiuti vengono dati solo alle banche  che devono tutelare alcuni interessi degli investitori mentre altre meno importanti vengono ‘fatte’ sparire (pulizia bancaria)?

 

BENETAZZO – L'idea che emerge dal comportamento della autorità statunitensi porta ad una discriminazione finanziaria volta a produrre una sorta di pulizia etnica nei confronti di tutti quegli istituti di credito che sono considerati essere artefici della diffusione e propagazione del contagio finanziario nel pianeta.

 

 

CANZANO 4- TFR: secondo le norme della legge n. 252/2005, è stato anticipato al 1 gennaio 2007 l'avvio della previdenza integrativa. Si diceva che il sistema finanziario italiano potrà giovarsi di notevoli risorse per lo sviluppo, e che ai lavoratori sarà data la possibilità di integrare le loro pensioni con il nuovo strumento. E’ ancora valida questa ipotesi?

 

BENETAZZO – I fondi pensioni sono fondi di investimento: abbiamo visto le performance recenti e di come questi prodotto siano profondamente inefficenti in termini di resa finanziaria. Non mi stupisco di come sia stata varata questa normativa volta a far convogliare al sistema del risparmio gestito privato nuovi flussi di liquidità (gli accantonamneti delle quote di TFR appunto) proprio in un momento storico in cui da tre anni si assiste a pesantissime e progressive ondate di riscatto  e smobilizzi da parte dei risparmiatori italiani che adesso si stanno facendo restituire quanto avevano investito precedentemente.

 

 

CANZANO 5- Il FITD ovvero il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi  pensa a proteggere i depositi dei risparmiatori e correntisti italiani. Una sua estrema applicazione pratica consenta il salvataggio di quanto depositato ?

 

 

BENETAZZO – Iniziamo con il menzionare come questo fondo non sia un fondo quanto un consorzio bancario ovvero tutte le banche aderenti si impegnano ad intervenire collegialmente per supportare l'istituto che si trovasse in default finanziario. Tuttavia il loro aiuto presuppone un meccanismo di intervento ex post, che comporta il reperimento ed il versamento dei fondi da parte di tutte le altri banche solo dopo che si è verificato lo stato di insolvenza.

Negli altri paesi europei il meccanismo ha un intervento ex ante ovvero i fondi a riserva vengono raccolti alla fine di ogni anno solare ed accantonati dal relativo fondo. Ne consegue che a mio avviso in caso di default di un grande gruppo bancario in Italia questo meccanismo garantista potrebbe incepparsi.

 

CANZANO 6- I depositi presso le POSTE ITALIANE sono anche a rischio?

 

BENETAZZO – I prodotti postali tradizionali sono garantiti dallo Stato Italiano.

 

CANZANO 7- Quanto questa crisi inciderà sulle piccole e medie imprese e quanto su quelle italiane?

 

BENETAZZO – La crisi non ha ancora manifestato tutto la sua potenzialità detonatrice, infatti devono emergere ancora i due prossimi bubboni finannziari: la crisi delle carte di credito e quella del credito industriale. Nei prossimi mesi subiremo una pesantissima ridimensionamento dell'accesso al credito da parte dei piccoli imprenditori (revoche di fido e rientri forzati). Tutto questo sarà una conseguenza da parte del sistema bancario di riallinerae i quozienti di solidità patrimonilae per cui a parità di riserve e mezzi proprio (che non possono essere aumentati in poco tempo) si necessiterà di abbassare velocemente gli impieghi e le posizioni a riuschio.

 

CANZANO 8- Perchè molti non si rendono conto della situazione?

 

BENETAZZO – Molti analisti ed uffici studi di banche d'affari non hanno saputo prevedere come si sarebbe evoluto lo scenario planetario, questo in virtù di ancoramenti ad obsoleti modelli econometrici che non sono più in grado di essere attendibili visto che non contemplano l'impatto della globalizzazione in termini socioeconomici e soprattutto soppesano l'asse New York/Londra come il baricentro geoeconomico del mondo.

 

Le date e le tappe del Tour: www.eugeniobenetazzo.com/tour.htm

Autore di DURI E PURI (ASPETTANDO UN NUOVO 1929)  edito da Macro Edizioni

Autore di BEST BEFORE (PREPARATI AL PEGGIO)  edito da Macro Edizioni

 

 

Presidente CDA Deltoro Holding SPA (www.deltoroholding.com)

Vicepresidente Nazionale Assoconsulenza (www.assoconsulenza.com)

 

 

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