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Mass media e potere

di Manuel Zanarini - 21/11/2008

  Che i mass media esercitino un potere fondamentale nella società odierna è risaputo, basta leggere il libro di Chomsky “La fabbrica del consenso” per farsene un’idea. Ma alcuni episodi accaduti recentemente sono emblematici; anche se in fondo lasciano aperta qualche speranza per il futuro. Il primo caso che vorrei citare è la campagna elettorale di Barack Obama, che lo stesso nuovo Presidente degli Stati Uniti ha definito la “migliore campagna elettorale della storia”. In effetti, la gestione dei mass media da parte dell’entourage di Obama è stata straordinaria. Prima, salta fuori la parente immigrata clandestina, che viene prontamente scaricata, “da cacciare come tutti gli altri clandestini”, in modo da rassicurare l’elettorato più conservatore; poi due fantomatici ragazzetti del Sud, che apparterrebbero all’ “Alleanza Ariana”, che secondo ridicoli calcoli avrebbero dovuto uccidere Obama e altri 101 persone di colore (per motivi di decenza e per non offendere l’intelligenza di alcuno, preferisco non dire come si è arrivati alla cifra di 102…); infine, la nonna che “casualmente” muore qualche ora prima del voto, non c’è che dire…curiosa coincidenza! Il secondo caso, invece, riguarda casa nostra, ovvero gli “incidenti” di Piazza Navona. Ora che la situazione si è raffreddata si è scoperta la verità dei fatti. Ma quello che vorrei sottolineare, non è tanto chi ha cominciato le scaramucce, bensì quello che è successo a livello mediatico. Fin dalla mattina, i poteri forti avevano cominciato a raccontare una parte assolutamente faziosa della vicenda, per trasmettere la solita immagine del “fascista sporco e cattivo”. E questo è durato anche nei giorni successivi, addirittura obbligando una trasmissione come “Chi l’ha visto?” ad occuparsi di vicende politiche che nulla hanno a che vedere col programma. Ripeto, non mi interessa stare qua a sindacare su chi avesse ragione, quanto il fatto che i poteri forti abbiano pensato subito di utilizzare i mass media per falsificare la realtà ed ottenere uno scopo politico: spezzare l’unità degli studenti nella migliore delle ipotesi, farci scappare il morto, nello scenario descritto da Cossiga (uno che di lavoro sporco se ne intende).  Come i due casi analizzati evidenziano, bisogna prestare molta attenzione a ciò che i poteri forti propugnano attraverso i mass media; anzi, visti i tempi di crisi e forte contrasto sociale che ci aspettano, bisognerà fare molta attenzione, perché la situazione sociale è destinata ad esplodere, con le inevitabili tensioni che ne conseguiranno. Gli “anni di piombo” in Italia e l’omicidio di J.F. Kennedy in America, per restare in tema, avvennero in contesti storico-sociali molto simili. Ma, come dicevo all’inizio dell’articolo, c’è qualcosa che fa ben sperare. Piaccia o no, se ne vogliano elencare le infinite controindicazioni, Internet rappresenta un elemento che potrebbe essere chiave in questa lotta per la verità. Infatti, subito dopo l’elezione di Obama, sono apparsi in rete  decine e decine di articoli in cui si denuncia la natura mistificatoria del nuovo Presidente degli Stati Uniti, che i poteri forti hanno utilizzato come “maschera” per passare dal regime dei “neocon”, a quello del “soft power”, per dirla con il Prof. Preve, riuscendo comunque a mantenere le leve del potere ben salde in pugno.Lo stesso fenomeno è accaduto in Italia. Nonostante i soliti tentativi dei poteri forti di mistificare la realtà per far tornare indietro il paese al ’77, guarda caso anche qua utilizzando le “maschere” dei giornalisti “di sinistra”, grazie ad Internet la verità è venuta fuori. Quindi, se da un lato è desolante vedere come ancora una volta i poteri forti cerchino di manipolare la coscienza della gente attraverso i media, dall’altro c’è da notare la possibilità, forse veramente per la prima volta nella storia, per il popolo di avere in mano uno strumento per opporsi al potere. Sta a noi utilizzarlo al meglio.