Palestina, Abu Mazen nuovo presidente di uno Stato che non c’è
di Carlo M. Miele - 24/11/2008
Il comitato centrale dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha nominato nella serata di ieri Mahmoud Abbas (Abu Mazen) nuovo presidente dello Stato palestinese.
Il titolo (rimasto vacante dal 2004, dopo la morte di Yasser Arafat) ha solo valore simbolico, in quanto uno Stato palestinese ancora non esiste e – vista la situazione sul terreno – non esisterà entro breve termine.
L’iniziativa dell’Anp, tuttavia, è stata duramente criticata da Hamas, l’altra principale forza palestinese, secondo cui il diritto di eleggere il presidente spetta al popolo.
La formazione islamica, che detiene il potere nella Striscia di Gaza, ha sottolineato che quella del leader di Fatah rappresenta “solo una manovra” per ignorare la scadenza del gennaio 2009, quando si concluderà il suo mandato di presidente dell'Anp.
"E’ un segnale delle difficoltà politiche che Abu Mazen e il suo gruppo stanno affrontando mentre sta per perdere la sua posizione ufficiale di presidente dell’Anp", ha detto uno dei leader di Hamas, Mahmoud Zahhar.
Di fatto, con l’avvicinarsi della scadenza di gennaio, la lotta di potere tra Fatah e Hamas si avvicina alla resa dei conti.
In passato Abu Mazen ha espresso l’intenzione di restare in carica fino all'inizio del 2010, quando terminerà il mandato dell’attuale Consiglio legislativo palestinese (Clp, il parlamento dei Territori), per poter poi svolgere simultaneamente elezioni politiche e presidenziali.
Nelle ultime ore. tuttavia, il presidente dell’Anp ha minacciato di convocare elezioni parlamentari anticipate all’inizio del 2009.
Secondo gli analisti, è improbabile che Abu Mazen dia seguito alle sue parole, vista la forza di cui i rivali islamici godono all’interno della società palestinese. Ma la sua minaccia ha suscitato comunque l’ira di Hamas, vincitrice delle elezioni del 2006.
“Abu Mazen - ha detto sempre Zahhar - non ha alcun diritto di indire elezioni. Una volta di più egli ignora il Clp, una volta di più vorrebbe violare la legge”.