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Detrazioni 55% per risparmio energetico: Lombardia in rivolta

di redazionale - 03/12/2008

Sono almeno 50.000 i cittadini lombardi che hanno realizzato interventi di efficienza energetica e la maggior parte di essi (più di due terzi, per l'esattezza) si vedrà negata la possibilità di detrarre il 55% delle spese sostenute.
A difendere i legittimi interessi dei cittadini della Lombardia c'è uno schieramento del tutto trasversale, a partire dal presidente della Regione Formigoni che afferma: "In questi anni la Regione si è impegnata fortemente a favore del risparmio energetico e numerose famiglie e piccole imprese hanno fatto investimenti facendo conto sugli sconti fiscali. Pertanto invito il governo a revocare i tagli, tanto più che essi hanno natura retroattiva".
Formigoni risponde prontamente all'appello dei Verdi che con Carlo Monguzzi, capogruppo in Regione, definiscono il provvedimento del governo "una vera e propria mazzata per chi ha sostenuto interventi che mediamente si aggirano sui 15mila euro".
Anche il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, si appella al Governo e al buon senso: "È una decisione incomprensibile, visto che il provvedimento del governo Prodi ha innescato in due anni un notevole risparmio energetico e un contributo importante agli impegni italiani del protocollo di Kyoto".
Alla corale protesta lombarda si unisce anche, udite, udite, la nuclearista Emma Marcegaglia, il capo della Confidustria, gli imprenditori sempre pronti a chiedere aiuti di stato pur di rimandare l'appuntamento con l'inevitabile sfida ambientale!
La Marcegaglia dice che è sbagliato "mettere un rubinetto alla detrazione fiscale sugli investimenti di efficienza energetica". Per una volta potremmo essere d'accordo anche  con lei...

Che dire? Forse il governo sta sbagliando davvero.

(fonte: La Repubblica 3/12/2008 - Cronaca di Milano