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Alluvioni, Humus e Programmi Agroambientali Comunitari. Emergenza idrogeologica ...a Roma ?

di Giuseppe Altieri - 16/12/2008


 
ll problema del Tevere, come di tutti i fiumi, deriva principalmente dall'agricoltura,
che a forza di usare pesticidi e concimi chimici, arare dissennatamente i terreni, tagliare le siepi...
buttando disseccanti chimici, addirittura in autunno, invece di lasciare l'erba sui campi e lavorarla poco prima della semina come si faceva da sempre..
...insomma, invece di incrementare l'humus nei campi coltivati, lo distruggiamo da decenni, così che i terreni non trattengono più l'acqua (l'humus è come una spugna)
e, di conseguenza, la pioggia erode la terra e il fango finisce nei fiumi.
La piena è ad ORTE... l'agricoltura Umbra ne è responsabile,  come quella Laziale... e poi arriva a Roma...
quella Toscana lo è sull'Arno ...la Padana sul Po e così via...
Eppure, l'UE dal 1992 finanzia l'agricoltura biologica e l'incremento dell'Humus nel terreno (che potrebbe fissare milioni di tonnellate di CO2 dall'atmosfera con la fotosintesi),
dal 2000 in forma obbligatoria per gli agricoltori che ne fanno richiesta: con 600 € /ha per i seminativi e 900 €/ha per le colture arboree, somme che potrebbero convincere tutti gli agricoltori. 
Per piantare le siepi sono inoltre rimborsate tutte le spese (un salice pompa fino a 1000 litri di acqua al giorno, ndr), 
siepi che trattengono il terreno e proteggono dall'erosione dell'acqua e del vento...
Ma le regioni erogano oggi solo delle "elemosine" di 150-200 €/Ha per le coltivazioni biologiche, così i contadini non possono riconvertire le loro produzioni eliminando la chimica e il biologico rimane solo per chi è disposto a sacrificarsi per l'interesse comune, con conseguente aumento dei prezzi per chi vuole evitare i pesticidi e gli ogm.
Gli agricoltori hanno presentato ricorsi sui Piani di Sviluppo  Rurale dell'Umbria, Toscana, Marche e Campania, per avere adeguati pagamenti Agroambientali 
Ovvero la compensazione dei maggiori costi e mancati prodotti, più un 20% di costi di transazione, quale obbligo comunitario per le Regioni, al fine di riconvertire i terreni o continuare a produrre in biologico.
Un obbligo sancito dalla Corte dei conti UE, la quale ha appena diffidato Regioni e Commissione UE per non aver applicato correttamente gli obblighi dell'Ecocondizionalità  in  agricoltura.
Ad esempio a non usare disseccanti sotto le coltivazioni arboree e/o prima di seminare, per avere diritto al Sostegno al reddito PAC.
I Pagamenti Agroambientali (50.000 milioni di € stanziati dal 2007 al 2013, che aumenteranno di altri 30.000 almeno, a quanto sembra dal 2009, con la cosiddetta "modulazione")
si sommerebbero a quello PAC, per cui a tutti i contadini dovrebbe convenire coltivare in modo biologico, per legge.
Figuriamoci... le leggi europee e Nazionali (art. 9 e 44 edella Costituzione, l'art 32 sui diritti alla salute, ndr) vengono disattese...
I consorzi agrari, ormai acquistati dalla Coldiretti, continuano a vendere pesticidi e concimi chimici
e, come da 60 anni, a fare affari sulla pelle degli agricoltori e dei consumatori... oltre che dell'ambiente.
Il grido d''allarme ce lo hanno lanciato i nostri bambini, vittime del cancro il doppio che in Nord Europa (fonte, l'Espresso).
Ci stiamo ammalando tutti, sempre di più... mentre la Spesa per la "malattia" ha superato l'80% dei bilanci regionali.
Dove vogliamo arrivare?
A meno che i nostri dirigenti non si rinsaviscano, magari pensando ai propri figli... come una Grazia dal Cielo
Cosa aspettiamo intanto a prender contatto con Agernova, per fare ricorso in tutte le altre regioni?
Altrimenti non ci rimarranno che pesticidi  ed alluvioni... 
e prossimamente, l'inquinamento irreversibile degli OGM.
Per la fine annunciata della più straordinaria cultura Agroalimentare del Mondo, delle fondamenta della nostra sopravvivenza come italiani.
saluti 
prof. Giuseppe Altieri
Studio Agernova
tel 075-8947433