Viaggi in aereo e sei musulmano? Bada come parli o resterai a terra
di Sasra Volandri - 03/01/2009
Usa, cacciati in nove (3 i bambini) da un veivolo: «Conversazioni sospette»Stai attento a quel che dici, specialmente se sei di religione islamica, abiti negli Stati Uniti e stai per prendere un aereo. Stai attento davvero perché rischi seriamente di rimanere a terra; anche se non hai fatto nulla di male e sei un cittadino modello.
E' quel che è accaduto a gruppo di nove musulmani, tra cui tre bambini molto piccoli, il quale è stato costretto a scendere da un aereo all'aeroporto Reagan di New York in seguito all'allarme lanciato da altri due passeggeri. Sembra che gli agitatissimi viaggiatori avevano ascoltato delle conversazioni considerate "sospette". L'Fbi ha subito interrogato i nove malcapitati, otto dei quali sono cittadini americani nati e cresciuti negli Stati Uniti, concedendo poi loro il nulla osta per volare. Ma la compagnia aerea (la AirTran), violando qualsiasi principio di ugualianza non li ha comunque voluti a bordo. Così il gruppo, già scosso dall''esperienza kafkiana, è stato costretto ad acquistare i biglietti per un altro volo di un'altra compagnia. Cornuti e mazziati, insomma.
La notizia è stata riportata dal quotidiano The Washington Post , che cita la testimonianza di uno dei nove sventurato passeggeri, un giovane uomo che si chiama Kashif Irfan. Testimonianza che rende ragione dell'assurdità dell'intera vicenda: «Mio fratello Atif e la moglie stavano parlando del posto più sicuro dove sedersi in aereo. L'unica cosa che mio fratello ha detto è stata: "wow, i reattori sono proprio accanto alla finestra", penso che fosse un commento sulla sicurezza».
Secondo Irfan, 34 anni, il suo gruppo, tra cui c'erano tre bambini rispettivamente di 2, 4 e 7 anni, sono stati presi di mira per l'aspetto chiaramente musulmano, le barbe lunghe degli uomini, i veli delle donne. Irfan, oltre ad essere cittadino statunitense di mestiere fa l'anestetista e non l'agit-prop in iuna moschea clandestina. Suo fratello Atif, 29enne, invece è un avvocato benestante. Sono nati a Detroit e vivono con le famiglie ad Alexandria, in Virginia. Quando sono stati invitati a scendere dall'aereo stavno raggiumngendo Orlando, in Florida, per partecipare ad un raduno religioso.
Quando i due passeggeri hanno lanciato l'allarme ad alcuni membri dellequipaggio, la sicurezza a bordo dell'aereo ha avvertito la polizia a terra e il pilota ha sospeso tutte le operazioni che precedono il decollo. Tutti i passeggeri sono stati fatti scendere e i loro bagagli sono stati nuovamente controllati, dalle forze dell'ordine. Tramite il portavoce, l'AirTran, che rischia di fare una figura barbina ha commentato in serata che si è trattato di un equivoco, scusandosi con i diretti interessati. Chissà se gli risarcirà i biglietti.