Fosforo bianco a Gaza?
di Carlo M Miele - 05/01/2009
Nella sua offensiva nella Striscia di Gaza, Israele starebbe usando i famigerati proiettili al fosforo bianco, capaci di causare ustioni mortali a chi ne viene colpito.
Ad affermarlo è il quotidiano britannico Times, secondo cui l’uso delle armi è stato registrato nel nord della Striscia, dove diversi testimoni descrivono la tipica nube bianca.
Il fosforo bianco è stato usato spesso dalle truppe britanniche e statunitensi in Iraq, mentre Israele ha ammesso il suo utilizzo durante la sua guerra in Libano del 2006.
In base alla Convenzione di Ginevra del 1980, l’arma può essere utilizzate solamente a scopo di illuminazione, per spaventare o per nascondere le proprie truppe, ma mai per attaccare il nemico.
Soprattutto, il suo utilizzo è vietato nelle aree densamente abitate per gli enormi danni che può causare alla popolazione.
Quando entra in contatto con l’ossigeno presente nell’aria, infatti, il fosforo bianco produce anidride fosforica, generando calore e distruggendo completamente i tessuti organici.
Particolarmente alti sono i rischi nella striscia di Gaza, una delle aree più densamente popolate del mondo, dove vivono quasi 1,5 milioni di persone in meno di 400 chilometri quadrati.
“Se il fosforo bianco venisse usato deliberatamente contro una folla di persone qualcuno finirebbe all’Aia. Il fosforo bianco è anche un’arma terroristica”, ha commentato sulla stampa britannica Charles Heyman, esperto militare ed ex ufficiale dell’esercito di Londra.
Al momento lo stato ebraico ha smentito le affermazioni del Times. “Israele usa armi concesse dal diritto internazionale”, ha detto il capitano Ishai David, portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf).
L’utilizzo del fosforo bianco a Gaza, tuttavia, è stato confermato da un esperto della sicurezza israeliano, secondo cui le Idf avrebbero fatto ricorso all’arma per coprire con schermi fumogeni l'avanzata delle truppe e illuminare di notte i campi di battaglia.
“Queste esplosioni – ha dichiarato al Times la fonte, rimasta anonima - sono incredibili da vedere, e producono un grande quantità di fumo che acceca il nemico, in modo che le nostre forze possano avanzare”.
Intanto cresce il bilancio delle vittime dell’offensiva israeliana nella Striscia. Secondo fonti mediche palestinesi, i morti sono più di 500 e i feriti oltre 2.500, tra cui numerose donne e bambini.
Cresce anche il numero di civili morti, che a 24 ore dall’inizio dell’attacco di terra sono almeno 64. Tra questi, cinque membri di una stessa famiglia, colpiti dal proiettile di un carro armato israeliano mentre erano a bordo della loro macchina, e un infermiere, ucciso mentre si trovava in un’ambulanza.