L’Europa, non deve ignorare il pericolo proveniente dalla Russia, ma deve puntare ad una politica energetica comune per neutralizzare la Federazione. Sono queste in sintesi le parole pronunciate dal finanziere d’assalto e fautore delle “rivoluzioni colorate” in giro per il mondo, George Soros (foto). “L’Europa non può ignorare l’aggressione geopolitica della Russia”, ha dichiarato senza giri di parole il noto speculatore internazionale in un articolo intitolato “Alternativa alla Geopolitica: il problema russo”, pubblicato giovedì dal quotidiano economico russo Wedomosti. Non è un caso che il giornale suddetto sia nato da uno sforzo congiunto del Financial Times e del Wall Street Journal, rappresentanti di quella lobby anglo-statunitense che più avversa la rinascita della Federazione russa, dopo gli anni bui di Boris Eltsin e degli oligarchi. “Per avere successo, deve agire unita. Una politica comune europea non dovrebbe essere fondata esclusivamente sulla geopolitica, perché in questo caso l’interesse nazionale potrebbe essere più forte di quello comune. La Russia applicherebbe il principio del divide et impera, cosa che già compie”, ha proseguito Soros. A suo avviso, vi è ora un reale pericolo che la Russia possa provare ad attuare il suo vecchio sogno di appropriarsi di una parte dell’Europa, con questa pretesa vorrebbe risorgere a rango di potenza dominante. “In questa situazione, l’Europa deve perseguire una doppia strategia”, ha osservato Soros. L’Europa “da una parte deve difendersi dalla minaccia geopolitica della Russia” che è diventata ancora più attiva e aggressiva. “Dall’altra deve perseguire la forza della legge affinché la legge della giungla venga espulsa, e che l’esercizio della democrazia, la società aperta e la cooperazione internazionale sia più forte della geopolitica”. Ovvero creare situazioni come quelle che in Europa e in Asia Centrale hanno portato al potere dei burattini in mano alla Cia e a finanzieri senza scrupoli come Soros. Proseguendo l’articolo Soros ha poi dichiarato che è necessario aiutare l’Ucraina, che “è ora in una situazione molto pericolosa”, ed anche la Georgia. “La Russia ha la possibilità di affrontare questi Paesi, soltanto in virtù della sua superiorità militare e renderli così dei suoi satelliti”, sarebbe necessario opporsi a tutto ciò con i valori della società aperta, ha sottolineato il magnate. Un malcelato riferimento alle “rivoluzione colorate” messe in atto con i suoi soldi contro dei legittimi governi.
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