Nomine Obama. Charles Freeman accusa: costretto a lasciare dalla lobby filoebraica
di Paolo Valentino - 13/03/2009
Charles Freeman, l'ex ambasciatore in Arabia Saudita chiamato dall'amministrazione Obama come capo del Consiglio dell'Intelligence Nazionale, si è ritirato dalla candidatura dopo esser stato al centro di polemiche per dichiarazioni fatte su Israele e sulla Cina. Freeman ha chiesto di ritirarsi, ha annunciato il direttore dell'Intelligence Nazionale Dennis Blair che ha accettato la decisione. L'ex ambasciatore aveva irritato parte del Congresso dopo aver parlato della "oppressione" dei palestinesi sotto Israele e per commenti sulla Cina.
"Obiettivo della potente lobby ebraica - ha scritto in una lunga e mail inviata a tutti i media - è di controllare il processo politico, attraverso l'esercizio di un diritto di veto sulla nomina di persone che contestano le sue posizioni". Il risultato, secondo Freeman, è "l'impossibilità per l'opinione pubblica di discutere, o per il governo di considerare qualsiasi opzione politica per il Medio Oriente, che non sia condivisa dalla fazione al potere in Israele".
La Casa Bianca tace, ed è stato questo assordante silenzio, che ha costretto Freeman a ritirarsi.